“Dove ci sono i grandi eventi Radio1 c’è stata e c’è sempre – ha sottolineato Simona Sala, il direttore di Radio1 e del Giornale Radio, che ha fatto un grande atto d’amore alla storica e ultracitata ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. “Questa trasmissione non tramonterà mai anzi si moltiplicherà – ha detto – e non ci ci spaventa affrontare un racconto anche diverso se dovesse passare come pare lo spezzatino totale della Serie A- Ne capiamo le ragioni economiche ma non è l’unica strada percorribile”. Il direttore di Radio 1 ha poi spiegato che “ non difendiamo Tutto il calcio minuto per minuto per nostalgia anche se è una trasmissione che ha accompagnato diverse generazioni, anche la mia. Quel calcio non c’è più ma noi difendiamo quello che il nostro prodotto rappresenta e che è il succo del servizio pubblico e cioè il calcio come fenomeno sociale, il calcio democratico, il calcio di passione e di emozioni, il calcio dei tifosi che non si possono permettere l’abbonamento pay ma anche di tutti gli italiani, gli uomini e le donne che il calcio lo giocano lo sentono e lo vedono”.
Radio 1 per Euro 2020
“Dove ci sono i grandi eventi Radio1 c’è stata e c’è sempre – ha sottolineato Simona Sala, il direttore di Radio1 e del Giornale Radio, che ha fatto un grande atto d’amore alla storica e ultracitata ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. “Questa trasmissione non tramonterà mai anzi si moltiplicherà – ha detto – e non ci ci spaventa affrontare un racconto anche diverso se dovesse passare come pare lo spezzatino totale della Serie A- Ne capiamo le ragioni economiche ma non è l’unica strada percorribile”. Il direttore di Radio 1 ha poi spiegato che “ non difendiamo Tutto il calcio minuto per minuto per nostalgia anche se è una trasmissione che ha accompagnato diverse generazioni, anche la mia. Quel calcio non c’è più ma noi difendiamo quello che il nostro prodotto rappresenta e che è il succo del servizio pubblico e cioè il calcio come fenomeno sociale, il calcio democratico, il calcio di passione e di emozioni, il calcio dei tifosi che non si possono permettere l’abbonamento pay ma anche di tutti gli italiani, gli uomini e le donne che il calcio lo giocano lo sentono e lo vedono”.
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