di Marco D'Alessandro - L'attesa per la riaccensione dei motori dopo l'ultima gara del 2019, sta assumendo tempi quasi equiparabili a quelli di una gravidanza. Non potrebbe essere altrimenti, d'altronde. Nella migliore delle ipotesi che si stanno progettando in queste ore, il primo fine settimana di Luglio (con sede austriaca) dovrebbe scrivere la prima trama di quella che potrebbe essere la Formula 1 del 2020, maledetta pandemia permettendo.
Navigando navigando, ingannando queste giornatacce, torniamo ad ascoltare la voce che si potrebbe apprestare a narrarci alla Radio il suo personale secondo Mondiale da inviato. Questa è un'intervista a chi è oggi una promessa del microfono e ieri è stato appassionato dall'altra parte della barricata. Vi vogliamo proporre la bellissima chiacchierata realizzata da Alessandro Secchi di P300.it a Manuel Codignoni: intervistatore e intervistato sono amici di lunga data. Grazie a portali come “Passione a 300 all'ora”, la penna di Manuel in tema di motorsport era già conosciuta prima dell'ingresso nel santuario di Radio Rai e chi ne ricorda la scrittura, ne avrà condiviso l'ottimismo al momento in cui ha saputo che sarebbe diventata la nuova voce dei Gran Premi alla Radio. L'aspettativa non è andata affatto delusa, per conto di chi scrive questo articolo. Anzi: ascoltare, riascoltare, registrare, montare e sintetizzare le sue radiocronache è stato entusiasmante parallelamente al debutto di Charles Leclerc sulla Ferrari, non solamente per la coincidenza temporale dei due esordienti.
Nell'intervista possiamo approfondire ancora di più il legame di Manuel con la passione per le corse e per il giornalismo. Un vero sogno che si è realizzato in un 2019 che lo ha visto ereditare nel migliore dei modi la postazione di Giulio Delfino. Un'annata ricchissima di eventi in Formula 1 che hanno introdotto Manuel nel paddock. La prima volta in pista da inviato, battezzato dal Delfino “Cicerone”. Il pubblico che più lo ha colpito, la prima volta dal vivo Eau Rouge a Spa-Francorchamps, le differenze tra i blogger e la stampa specializzata, per arrivare ad un gustosissimo aneddoto all'autodromo di Monza. Una quarantina di minuti e una buona dose di benzina, nella lunga attesa di rivedere la griglia di partenza e sventolare la bandiera a scacchi in faccia al virus.
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