di Marco D'Alessandro
Mentre in Russia andava in scena il Mondiale, l'Italia si giocava il suo non-Mondiale che mai nessuno avrebbe immaginato. Sia nella figura di spettatori terzi, sia nel pianeta del calciomercato. Pochi giorni dopo esserci tolti il cappello alla tripletta con la maglia della nazionale portoghese, fermata poi agli ottavi di finale. Proprio all'indomani di Uruguay-Portogallo 2-1, i primi spifferi: Cristiano Ronaldo in Italia, in Serie A, alla Juventus. Una burla, poi un colpo di sole, quindi una suggestione fino ad esplodere come autentico bombone che verrà battezzato "colpo del secolo". Cinque Champion's League e cinque Palloni d'Oro che si congedano dal Grande Real tricampione d'Europa in carica, per volare a destinazione Torino. Cristiano Ronaldo che, ad anni 33, raccoglie la sfida di trasferire in bianconero la sua spaventosa industria da gol e di tutto quel che lo ha reso CR7, già uno dei più di grandi di sempre. Un colpo gobbo, di nome e di fatto, che ha scritto una storica pagina del calciomercato. Una trattativa che sarà ricordata, anche al di là di quel che poi il campo effettivamente dirà. Da raccontare, attraverso una portata mediatica che ha varcato dei confini ordinari che l'aria fritta del calciomercato non oltrepassa. Difficilmente ricordiamo che un trasferimento calcistico abbia trovato spazio addirittura nella "parte alta" dei Giornali Radio della Rai, ad esempio.
Noi questo clamoroso colpo di mercato lo ripercorriamo proprio con le voci della Radio, ma questa volta in formato notizia. Le tappe e l'evolversi dei rumors, i pareri illustri come Fabio Capello e Franco Causio, la corrispondenza dalla sede piemontese di Martino Villosio, l'annuncio di Giovanni Scaramuzzino nello svolgimento del Tour de France, la pagina sportiva che guadagna il primo piano nell'attualità, la presentazione ufficiale con i servizi di Daniele Fortuna inviato all'Allianz Stadium. Un lungo blob, notizia per notizia. Un Gr7, si potrebbe dire.
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