
di Alessandro Atti
La morte di Fabrizio Frizzi ha lasciato un vuoto in tutti.
Occupandosi di sport Frizzi è stato conduttore de La partita del cuore per diversi anni, nell’ultima occasione insieme a Riccardo Cucchi dalla cui pagina Fb traggo queste parole.
L'ultima volta ci eravamo incontrati per la Partita del Cuore, a Torino nel maggio dello scorso anno. Mi aveva colpito, anche in quell'occasione, lo scrupolo con il quale preparava la diretta coinvolgendo tutti con il suo sorriso e la sua umiltà. Se è così forte l'emozione suscitata dalla sua scomparsa, è perché in tv era come nella vita. E la gente lo aveva capito. Un abbraccio Fabrizio.
Parlando del Frizzi radiofonico ricordo in particolar modo una trasmissione “Radiouno 90 ovvero Domenica Mondiale”. Il programma era ideato da Michele Guardì che con Frizzi collaborerà per anni e prevedeva oltre alla parte di spettacolo una parte riguardante lo sport in senso stretto curata da Mario Giobbe.
Abbiamo potuto ascoltare un cronista coreano commentare il gol di Schillaci che è valso la vittoria dell’Italia contro l’Eire nei quarti di finale oppure la disperazione del cronista brasiliano sul gol di Caniggia con cui l’Argentina eliminò il Brasile agli ottavi.
La sigla era cantata da Fabrizio Frizzi insieme al piccolo Totò Cascio che si era fatto conoscere al grande pubblico recitando nel film Nuovo Cinema Paradiso per la regia di Tornatore.
Potremmo parlare all’infinito della situazione degli stadi 28 anni dopo ma non mi sembra il caso di farlo ora.
Alla famiglia Frizzi le condoglianze di tutta la redazione di Tutto il Calcio Blog.
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