di Stefano Stradotto
ricerche e contributi audio-video Fabio Stellato
con la collaborazione di Alessandro Atti
un particolare ringraziamento per la collaborazione nell'assemblare i dati relativi agli inviati per le varie edizioni dei Giochi va a March Moccia
Si sono chiusi domenica scorsa i XXIII Giochi Olimpici Invernali, come sappiamo con sede in questa edizione a PyeongChang in Corea del Sud. Un'ottima spedizione per la squadra azzurra che ha visto però, venendo all'ambito radiofonico, il quasi totale disimpegno da parte di Radio 1: un solo inviato sul posto, cronache dirette pressoché assenti a parte pochissime e brevissime eccezioni. E così, a Giochi conclusi e a bilanci anche radiofonici completati, ecco l'occasione per andare a scoprire, a ricordare, come in passato Radio Rai abbia seguito le Olimpiadi del ghiaccio e della neve e soprattutto con chi. Rileggeremo (ed in certi casi riascolteremo) nomi che hanno fatto la storia delle radiocronache sportive e ne riscopriremo altri che forse avevamo dimenticato, o magari mai nemmeno ascoltato per motivi anagrafici. Parallelamente il resoconto delle squadre degli inviati radiofonici olimpici sarà lo spunto per rivivere alcune delle emozioni italiane da medaglia e per rileggere anche il resoconto azzurro delle edizioni in questione tramite il medagliere.
Il nostro viaggio parte dalla prima edizione indietro nel tempo della quale siamo riusciti a ricostruire integralmente i nomi degli inviati, vale a dire quella di 42 anni fa..
INNSBRUCK 1976
Un'edizione che vede un importantissimo spiegamento di forze da parte di Radio Rai, con una spedizione numerosa e composta, tra gli altri, anche da alcuni tra i nomi più storici della redazione radiocronache.
INVIATI: GUGLIELMO MORETTI, ROBERTO BORTOLUZZI, SANDRO CIOTTI, ANDREA BOSCIONE, ETTORE FRANGIPANE, HUGO SEYR, ALESSANDRO RUDOLF, ATHOS MOSTI
Moretti, storico caporedattore e tra i padri fondatori di Tutto il calcio, ovviamente nelle vesti di team leader, mentre si staccano dal calcio nientemeno che Bortoluzzi e Ciotti. Boscione e Frangipane hanno legato parte significativa della propria carriera al racconto degli sport invernali.
Una spedizione radiofonica numerosa e prestigiosa, sicuramente anche grazie alla vicinanza della sede olimpica e sulla scorta dell'edizione precedente, quella di Sapporo, che l'Italia aveva chiuso con 5 medaglie vale a dire il record per le edizioni fino ad allora disputate, con l'esplosione di Thoeni, non a caso portabandiera in Austria. Lo sci alpino monopolizza anche il medagliere azzurro del '76, sono gli anni della mitica valanga azzurra.
MEDAGLIERE ITALIA (10a posizione): 1 ORO (Gros), 2 ARGENTO (Thoeni, Giordani) 1 BRONZO (Plank)
Mancando estratti radiofonici dell'epoca vi proponiamo la vittoria di Piero Gros nello slalom (davanti a Thoeni) in questo servizio televisivo firmato da Bruno Pizzul
(canale Elena David)
LAKE PLACID 1980
Trasferta più impegnativa e drastica diminuzione degli inviati al seguito per i Giochi statunitensi dell'80. Confermati solo i due "titolari" degli sport invernali.
INVIATI: ANDREA BOSCIONE, ETTORE FRANGIPANE
In qualche modo direttamente proporzionale alla riduzione dei radiocronisti al seguito sembra essere anche il numero di medaglie raccolte dall'Italia; anche in questo caso un solo sport a segno, rispetto a Innsbruck fuori lo sci alpino, dentro lo slittino.
MEDAGLIERE ITALIA (13a posizione): 0 ORO, 2 ARGENTO (Hildgartner, doppio slittino), 0 BRONZO
In questo video di Lucio Celletti per "Archeologia dello sport" la parziale ricostruzione della gara individuale di slittino che regala l'argento ad Hildgartner.
SARAJEVO 1984
Ettore Frangipane guida la spedizione olimpica invernale anche a Sarajevo 1984; si aggiunge Giacomo Santini, tornano dopo otto anni Seyr e Rudolf, mentre fa il suo esordio per la prima di quattro Olimpiadi invernali un nome che diventerà di spicco come quello di Livio Forma.
INVIATI: ETTORE FRANGIPANE, GIACOMO SANTINI, LIVIO FORMA, HUGO SEYR, ALESSANDRO RUDOLF
Le medaglie azzurre restano due ma passano dall'argento all'oro; allo slittinista Hildgartner si aggiunge Paoletta Magoni.
MEDAGLIERE ITALIA (10a posizione): 2 ORO (Magoni, Hildgartner), 0 ARGENTO, 0 BRONZO
In questo filmato l'oro della Magoni nello slalom.
(canale Elena David)
CALGARY 1988
Si esce nuovamente dall'Europa e come otto anni prima sono solamente due gli inviati per la lunga trasferta canadese, entrambi confermati rispetto a Sarajevo.
INVIATI: ETTORE FRANGIPANE, LIVIO FORMA
Scatto in avanti nel medagliere azzurro nel quale spicca l'esplosione di uno dei più grandi sportivi della storia italiana (e non solo): Alberto Tomba, capace di imporsi a soli 22 anni sia in slalom sia in gigante.
MEDAGLIERE ITALIA (10a posizione): 2 ORO (Tomba, Tomba), 1 ARGENTO (De Zolt), 2 BRONZO (Passler, staffetta biathlon)
E l'estratto che vi proponiamo, il primo radiofonico di questa nostra carrellata e fin qui non presente online, non può che riguardare "Tomba la bomba". Ecco la radiocronaca effettuata da Frangipane per la vittoria nello slalom gigante.
ALBERTVILLE 1992
Per i Giochi invernali francesi del '92 gli inviati di Radio Rai diventano tre, si aggiunge infatti Gianfranco Bianco della sede piemontese.
INVIATI: ETTORE FRANGIPANE, LIVIO FORMA, GIANFRANCO BIANCO
Per l'Italia l'edizione 1992 segna l'inizio dell'epoca d'oro per le nostre spedizioni alle Olimpiadi invernali: le medaglie lievitano a 14, tra i numerosissimi allori da ricordare su tutte le esplosioni di due atlete che entreranno da lì in poi nella leggenda come Deborah Compagnoni e Stefania Belmondo.
MEDAGLIERE ITALIA (6a posizione): 4 ORO (Tomba, Compagnoni, Polig, Belmondo), 6 ARGENTO (Tomba, Martin, De Zolt, Albarello, Belmondo, staffetta maschile fondo), 4 BRONZO (Vanzetta, Vanzetta, staffetta femminile fondo, doppio slittino)
Sulla trionfale Olimpiade azzurra di Albertville abbiamo la possibilità di proporvi le voci e i bilanci proprio dei tre inviati radiofonici.
LILLEHAMMER 1994
Per la prima volta dall'ideazione dei Giochi Invernali il CIO decide di alternare le Olimpiadi estive ed invernali che fin lì si disputavano nel corso dello stesso anno solare. Dal 1994 in poi ecco dunque che un biennio separerà le due versioni delle rassegne a cinque cerchi. Per avviare questo nuovo ciclo si rende necessario collocare una nuova edizione dei Giochi invernali a soli due anni di distanza da Albertville.
A Lillehammer ricca Olimpiade per l'Italia e ricca squadra radiofonica, con gli inviati che salgono a cinque. Ultima edizione per Frangipane e Forma, con quest'ultimo che in seguito non verrà più staccato dal calcio essendone diventato una delle tre voci principali.
INVIATI: ETTORE FRANGIPANE, LIVIO FORMA, ROBERTO COLLINI, MARCO FIOCCHETTI, ANDREA FUSCO
Poteva apparire difficile migliorare il già sontuoso bottino di Albertville '92 e invece all'Italia riesce questo e anche di più con le medaglie che toccano quota 20, con ben 7 ori ed un'Olimpiade da vera e propria potenza: solo Russia, Norvegia e Germania ci tengono dietro e nemmeno di molto. Record azzurro servito e, fino ad oggi, ineguagliato.
MEDAGLIERE ITALIA (4a posizione): 7 ORO (Compagnoni, Di Centa, Di Centa, Weissensteiner, staffetta maschile fondo, doppio maschile slittino, staffetta maschile short track), 5 ARGENTO (Tomba, Di Centa, Di Centa, Vuillermin, doppio slittino maschile), 8 BRONZO (Belmondo, Albarello, Fauner, Kostner, Kostner, Zoeggeler, bob a due, staffetta femminile fondo)
Sulle indimenticabili imprese di Lillehammer (su tutte una Manuela Di Centa capace di portare a casa 5 medaglie di cui 4 individuali) ecco di nuovo il resoconto della squadra di inviati al completo.
NAGANO 1998
Per l'edizione 1998 si approda in Giappone. Nonostante la trasferta extra-europea che in passato aveva indotto a spedizioni non numerose (cosa che avverrà anche negli anni a venire) per Nagano partono addirittura in sette, capitanati dal team leader, l'allora caporedattore Ezio Luzzi che cura lo studio. Per il resto l'unico superstite di Lillehamer è Collini, mentre Dotto sostituisce idealmente Forma tra gli inviati "strappati" al calcio e fanno il loro esordio Decleva, Calcagno, Vivarelli (da Bolzano) e Ciuk (da Trieste).
INVIATI: EZIO LUZZI, ROBERTO COLLINI, GIANNI DECLEVA, EMANUELE DOTTO, FEDERICO CALCAGNO, ROBERTO VIVARELLI, MARIO CIUK
Il boom di medaglie registrato in Norvegia quattro anni prima si ridimensiona ma l'Olimpiade azzurra resta ricca di momenti da ricordare.
MEDAGLIERE ITALIA (10a posizione): 2 ORO (Compagnoni, bob a due), 6 ARGENTO (Compagnoni, Belmondo, Zoeggeler, Carrara, Prugger, staffetta maschile fondo), 2 BRONZO (Fauner, staffetta femminile fondo)
Anche per questo 1998 eccovi tutte le voci degli inviati di Radio Rai.
SALT LAKE CITY 2002
Per il ritorno negli Stati Uniti a 22 anni da Lake Placid gli inviati si riducono a tre, con prima ed unica apparizione di quel Fabrizio Noli che in seguito si affermerà come vaticanista del Giornale Radio.
INVIATI: GIANNI DECLEVA, EMANUELE DOTTO, FABRIZIO NOLI
Nuova impennata nel medagliere azzurro con in particolare quattro splendidi ori tra cui un nuovo successo di Stefania Belmondo a dieci anni esatti dal primo di Albertville. Per lei un oro, un argento e un bronzo.
MEDAGLIERE ITALIA (7a posizione): 4 ORO (Belmondo, Paruzzi, Ceccarelli, Zoeggeler), 4 ARGENTO (Belmondo, Kostner, staffetta maschile fondo, staffetta maschile short track), 5 BRONZO (Belmondo, Putzer, Zorzi, Trettel, Fusar Poli-Margaglio)
Non avendo a nostra disposizione alcun frammento radiofonico di Salt Lake City ve ne proponiamo uno televisivo che vede comunque in cronaca un inviato protagonista nel team radiofonico, come abbiamo letto, otto anni prima: ci riferiamo a Marco Fiocchetti che racconta per Rai Sport, con il commento tecnico di Paolo De Chiesa, l'oro di Daniela Ceccarelli nel super G.
(canale "GIOCHI OLIMPICI")
TORINO 2006
Ed eccoci all'Olimpiade casalinga, la seconda italiana dopo quella di Cortina 1956. Torino accoglie la XXa edizione dei Giochi Invernali e Radio Rai non si fa trovare impreparata impiegando nel team olimpico sette inviati.
INVIATI: BRUNO GENTILI, FILIPPO CORSINI, EMANUELE DOTTO, GIANNI DECLEVA, ROBERTO ANTONIUTTI, UGO RUSSO, ENZO DELVECCHIO
Bruno Gentili è il team leader dell'evento e cura le conduzioni da studio alternandosi ovviamente con Corsini; poi un paio di sport a testa, con lo sci alpino e il fondo affidati a Decleva, alcune gare di fondo e il biathlon a Dotto, Russo, all'esordio invernale, per le discipline del ghiaccio dunque sia pattinaggio di velocità che artistico, Delvecchio, alla prima ed unica Olimpiade invernale, a dividersi invece tra l'hockey e la pista di slittino e bob, mentre Antoniutti si occupa di interviste in particolare legate allo sci alpino.
Una squadra completa che racconta in maniera impeccabile le emozioni, sempre dal gusto particolare, di un'Olimpiade in casa. Il bottino di medaglie è ottimo, con ben 5 ori e 11 metalli complessivi, anche se spicca il curioso 0 in casella alla voce argenti.
MEDAGLIERE ITALIA (9a posizione): 5 ORO (Zoeggeler, Fabris, G.Di Centa, staffetta maschile fondo, staffetta maschile pattinaggio velocità), 0 ARGENTO, 6 BRONZO (Fabris, Piller Cottrer, doppio maschile slittino, bob a due femminile, staffetta femminile fondo, staffetta femminile short track)
Uno dei grandi del fondo azzurro, Pietro Piller Cottrer, torna a casa con un oro in staffetta e un bronzo individuale; ecco la radiocronaca del bronzo nella disciplina dello skiathlon con la voce di Gianni Decleva, per la prima volta online.
VANCOUVER 2010
Solo due confermati rispetto ai giorni torinesi quattro anni dopo in Canada, il titolare dello sci Decleva, agli ultimi Giochi Invernali, ed Ugo Russo che conferma l'eclettismo dimostrato anche e non solo nelle Olimpiadi estive.
INVIATI: GIANNI DECLEVA, UGO RUSSO
Più che dimezzate le medaglie rispetto alle Olimpiadi di casa, con l'unico oro che viene agguantato proprio all'ultima gara utile, lo slalom speciale di Giuliano Razzoli.
MEDAGLIERE ITALIA (16a posizione): 1 ORO (Razzoli), 1 ARGENTO (Piller Cottrer), 3 BRONZO (Zoeggeler, Pittin, Fontana)
Ed allora riascoltiamoci proprio la radiocronaca dell'unica vittoria italiana con Gianni Decleva, affiancato da Ugo Russo, ed Emanuele Dotto in studio a Saxa Rubra per Sabato Sport.
SOCHI 2014
E venne l'Olimpiade russa, storica in negativo per gli appassionati di Olimpiadi alla radio: Radio Rai non ha infatti alcun inviato sui campi di gara dei Giochi Invernali. Si tratta di un'assenza che riguarda in primis anche il settore televisivo, visto che i diritti sono in mano a Sky che dirotta poi sul canale satellite Cielo le ore in chiaro. Penuria di postazioni ma soprattutto un'annata di ristrettezze e restrizioni (che qualche mese più tardi colpiranno, ad esempio, anche i Mondiali di calcio) fanno scattare il semaforo rosso dunque anche per la radio.
Nonostante l'assenza sul posto si sono tuttavia registrati casi di gare in cui, da Saxa Rubra, sono stati improvvisati brani di radiocronaca all'interno dei consueti spazi sportivi del palinsesto, mentre gli annunci di alcune medaglie sono stati dati in diretta al Gr1. Ad occuparsi dei Giochi sono stati essenzialmente Emilio Mancuso, nel frattempo diventato voce dello sci dopo il pensionamento di Decleva, e Germana Brizzolari. Si ricorda anche un fugace tentativo di cronaca di Nico Forletta per una gara di biathlon. A Radio Rai è andata in qualche modo meno peggio rispetto a Rai Sport che proponeva solo brevi resoconti serali sulle prove degli italiani.
INVIATI: NESSUNO
CRONACHE E AGGIORNAMENTI DA STUDIO: EMILIO MANCUSO, GERMANA BRIZZOLARI
Otto emozionanti medaglie segnano un miglioramento numerico per l'Italia rispetto a Vancouver ma l'assenza di ori priva dopo 34 anni gli azzurri del gradino più alto del podio. Armin Zoeggeler entra comunque nella leggenda diventando l'unico ad essere andato a medaglia in sei edizioni consecutive delle Olimpiadi.
MEDAGLIERE ITALIA (22a posizione): 0 ORO, 2 ARGENTO (Innerhofer, Fontana), 6 BRONZO (Zoeggeler, Innerhofer, Fontana, C.Kostner, staffetta femminile short track, staffetta mista biathlon)
La medaglia più emozionante è forse quella di Carolina Kostner che corona una magnifica carriera centrando il podio olimpico così a lungo inseguito. La gara di pattinaggio artistico è una di quelle seguite in diretta da Radio Rai, in questo caso con gli aggiornamenti di Germana Brizzolari in studio assieme a Maurizio Ruggeri durante una puntata di Zona Cesarini dedicata all'Europa League di calcio.
PYEONGCHANG 2018
Ed eccoci arrivati al termine del nostro percorso, storia dei giorni scorsi, con le emozioni delle Olimpiadi coreane ancora negli occhi. Non nelle orecchie, come si diceva all'inizio, vista la quasi totale assenza di radiocronache. Rispetto a Sochi, è vero, un inviato sul posto è tornato, ma paradossalmente possiamo considerare maggiormente coperta per le dirette l'edizione di quattro anni fa quando, come abbiamo appena annotato, qualcosa da studio fu raccontato. In questo caso no, complici indubbiamente anche gli orari di gara. Fanno eccezione l'oro di Arianna Fontana nei 500 m di short track, acciuffato al volo nel GR1 delle 13, e qualche collegamento per il bronzo di Federica Brignone nel gigante. Mancati del tutto, ad esempio, gli ori di Goggia e Moioli, grandi favorite delle rispettive prove già alla vigilia dei Giochi.
INVIATO: EMILIO MANCUSO
Sul fronte sportivo è stata invece un'ottima spedizione con un trend in netta crescita, la top ten del medagliere riavvicinata ed il quinto risultato di sempre alle spalle solo delle edizioni di Lillehammer, Albertville, Salt Lake e Torino, 10 medaglie come a Nagano ma in questo caso con un oro in più rispetto all'edizione giapponese.
MEDAGLIERE ITALIA (12a posizione): 3 ORO (Fontana, Goggia, Moioli), 2 ARGENTO (Pellegrino, staffetta femminile short track), 5 BRONZO (Fontana, Brignone, Windisch, Tumolero, staffetta mista biathlon)
E proprio proponendovi l'annuncio dell'oro di Arianna Fontana (per la nostra portabandiera un oro, un argento e un bronzo) chiudiamo questo lungo post olimpico, auspicando per il futuro un ritorno al racconto degli sport invernali che, come abbiamo provato a riassumere, ha caratterizzato in tanti frangenti anche la storia della radio stessa; magari promuovendo o lanciando anche nuove voci al seguito di queste discipline, un nome su tutti quel Manuel Codignoni che si sta facendo velocemente strada nella redazione sportiva in svariati sport e che sappiamo grande appassionato ed esperto di sci e discipline invernali. L'augurio, in generale, è quello di ritrovare a Pechino 2022, nonostante la replica della trasferta asiatica, anche dei medagliati al microfono affiancati a quelli su neve o ghiaccio.
1 commenti:
come mai l'inviato della sede di Bolzano (Seyr) viene indicato solo episodicamente?
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