di Alessandro Atti
Lo stile di Aldo Biscardi, deceduto all'età di 87 anni, non può certamente considerarsi vicino a quello di Tutto il calcio. Ce ne occupiamo in quanto da responsabile dello sport del neonato Tg3, ideò insieme a Enrico Ameri il Processo del Lunedi.
Si trattava di un'idea che Ameri aveva proposto a Guglielmo Moretti, che la bocciò. Nelle prime due edizioni i conduttori erano Ameri e Novella Calligaris con Biscardi che interveniva dalla regia per definire in apertura il tema della puntata oltre a dare in audio indicazioni sui collegamenti. In poche parole non interveniva nel dibattito.
Nella prima puntata il dibattito verteva sull’importanza degli stranieri nel nostro campionato e fu introdotta da una scheda d’accusa che Biscardi affidò a un giovane giornalista della sede Rai di Torino di cui avremmo sentito successivamente parlare sia come radiocronista che come telecronista: Carlo Nesti.
In occasione dei mondiali del 1982 Biscardi conduce da Roma con Enrico Ameri collegato dalla Spagna. Durante il Mondiale tutti gli ospiti del Processo sono molto critici verso Berarzot reo ad esempio di insistere su un ormai vecchio Gentile non tenendo conto di giovani realtà come Lamagni del Cagliari.
La sera della finale sono in tre i giornalisti televisivi nella mix zone per intervistare Bearzot e cioè Beppe Viola per il Tg1 Gianfranco De Laurentiis per il Tg2 e Nesti per il Tg3. Bearzot non rilasciò l’intervista a Nesti in quanto rappresentava il Tg3 che lo aveva attaccato duramente.
Sotto la sua direzione della redazione sportiva del Tg3 sono cresciuti alcuni nomi importanti come Ivana Vaccari (per anni voce dello sci di Raisport) Gianni Cerqueti, Stella Bruno, Marco Mazzocchi, Silvio Sarta (che lo seguì a Tele+ quando Biscardi nel 93 vi traslocò) e Enrico Varriale (che 3 anni fa ripropose il Processo del Lunedi ). Una citazione merita anche Marino Bartoletti che co-condusse con Biscardi due edizioni (82-84) del Processo facendo il suo debutto televisivo. Dopo la Rai Biscardi passa a Tele + poi a Telemontecarlo diventata in seguito La 7.
A La 7 la sua è l’unica trasmissione sportiva (insieme alle telecronache del 6 nazioni di rugby e al campionato superbike).
Assieme al suo vice Darwin Pastorin negli ultimi anni dà notevole impulso al digitale terrestre sportivo di La 7 riportando tra gli altri Bruno Pizzul alle telecronache. Biscardi lascia La 7 a causa del suo coinvolgimento nelle intercettazioni che diedero il là a Calciopoli.
Del periodo di La 7 ricordo in particolare la rubrica Prima del Processo dove tra le altre c’era una rubrica in cui ci si occupava di letteratura sportiva alla quale partecipò anche Giovanni Scaramuzzino che presentò il suo “come quando ascoltiamo le partite alla radio “.
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