Repishow 2015, un anno di grande calcio alla Radio
di Marco D'Alessandro - Quando si arriva in zona festività e nella Zona Cesarini dell'annata, viene quella voglia di spolverare i ricordi e tracciare i bilanci dell'annata che si sta per passare agli archivi. Sette festività fa, nel 2009, per gioco, nacque una tradizione. Ovvero, realizzare un blob speciale dei gol raccontati alla Radio nell'anno solare e segnatamente quelli scanditi da Francesco Repice, voce narrante dei big match. Qualcosa di artatamente romanzato e kolossalizzato per far sembrare il calcio nient'altro che un'isola felice (sappiamo bene che purtroppo non è sempre così, però ogni tanto non fa male illudersi che il calcio sia solo un gioco).
Con un titolo costruito su un calembour ideato dall'amico di blog Francesco Del Giudice, in arte "Delgiu" ma anche "Prof". Lo show repiciano, quindi Repishow.
La cosa a quanto pare è piaciuta a non pochi fruitori del web, prima di Youtube, poi anche dei social e in particolare Facebook, laddove cresce sempre di più la pagina ufficiale di Francesco Repice.
Oggi siamo qui a ripercorrere quello che è stato il 2015. Anno intenso, e questo lo si dice di rito. Ma ci lasciamo alle spalle un'annata di emozioni molto forti, basta pensare inevitabilmente alle cavalcate della Juventus capace di riportare il calcio italiano in una finale di Coppa dei Campioni.
Sui gol, meglio quando sono "rrrreteeee", si viaggia nell'annata anche della Roma, contrastante ma con l'apice del Derby della Capitale che valeva il secondo posto. Il Napoli, anche se a Francesco ha avuto modo di raccontarlo solo nella gestione di Benitez. Le milanesi, qualche sussulto d'orgoglio del povero Milan e la ripartenza dell'Inter di Mancini. La Fiorentina e le sue giocate eleganti. Ma anche altro, come i giorni in cui Davide Golia e una provinciale blocca una grande. I personaggi, i campioni, gli Urli dell'Apache, el Canterano, le lezioni di Pjanic, i ruggiti del Pipita Higuain. Per uno stile di radiocronaca all'argentina, condito di soprannomi e citazioni che fulminarono Francesco quando, nel 2001, ebbe l'opportunità di assistere ad una radiocronaca di Alejandro Fantino dalla postazione alla Bombonera, per una partita del Boca Juniors.
E poi i monumenti, gli highlander. Le guantate del numerodeinumeriuno (tuttoattaccato e tutto d'un fiato), Luca Toni che vince la classifica cannonieri, il conteggio dei gol in Serie A di Francesco Totti.
Con l'augurio di una serena notte e di un anno nuovo ancora più ricco. Alle porte abbiamo una Serie A che mai come quest'anno pare combattuta e con il pronostico aperto. C'è il sogno di arrivare alla finale di Coppa Campioni alla Scala del Calcio: sogno subito proibito dalla scottatura di un sorteggio che agli ottavi di finale metterà a durissima prova Juventus e Roma. E poi chissà che non possa essere la volta buona per riportare a casa l'Europa League con cui bisticciamo dal secolo scorso quando ancora si chiamava Coppa Uefa e ci attraeva di più. Quindi arriverà un Europeo dal quale che chissà dove riuscirà a portare la truppa di Antonio Conte. Si viaggerà a Rio per le Olimpiadi. Ci si fermerà poco e ci sarà tanta Radio a fare da colonna sonora, con varie voci che stanno crescendo e si stanno sempre più ritagliando spazio.
Ma prima, come si diceva, l'ultimo tuffo nel 2015: una ventina di minuti accompagnate da più di 200 foto, con il sottofondo repiciano.
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