di Alessandro Atti
Non è facile provare a parlare di calcio o di sport in genere in questi giorni.
Come afferma Cucchi sulla sua pagina: "Forse è un errore. Ma anche in redazione, tutti noi di Radio1 Sport, sentiamo quanto fragili siano, in questo momento, i nostri ragionamenti sulla difesa a 4 di Conte o su Montella di nuovo in seduto su una panchina. E parte della nostra programmazione ha dovuto cedere il passo alle cronache da Parigi e dal resto del mondo. Ma continuare a parlare di calcio, servirà ad impedire a chi vuole terrorizzarci di riuscirci davvero. Perciò, mettiamoci al lavoro. E ricominciamo."
Ricominciamo cercando di sorridere parlando dei 25 anni di Mai dire gol, di cui in questi giorni ricorrono i 25 anni dalla trasmissione della prima puntata.
So che può sembrare fuori luogo in questo momento, ma ho deciso di occuparmi di Mai dire gol che ha rappresentato anche la capacità di sdrammatizzare il mondo del calcio; cosa che oggi non è possibile.
E pensare che, quando i gialappi proposero questo format, si sentirono rispondere dall’allora responsabile del pool sportivo Gilberto Evangelisti che il calcio in Italia era sacro e non si poteva scherzare sul sagrato della chiesa (dichiarazione rilasciata dai gialappi in occasione della presentazione dei dvd Mai dire story).
In occasione di quell’uscita Mediaset fece cancellare diversi video presenti su youtube e tratti da quella trasmissione. Ne fece le spese anche il nostro Marco d’Alessandro che si vide cancellare un video risalente ai mondiali del '98 con una papera di Riccardo Cucchi, il che portò alla chiusura del canale minutoxminuto2, il quale conteneva piu di 1100 video.
Anche la squadra di Tutto il calcio è stata spesso presente in un'apposita rubrica introdotta dalla mitica “A taste of Honey”. Andiamo a risentirla.
Ricordiamoci che in quegli anni, e sino al '94, la sigla di Tutto il calcio era stata sostituita da un'altra computerizzata e realizzata da Mario Lusini (autore tra le altre di "C’era un Ragazzo" di Gianni Morandi).
Resteranno negli annali il famoso “pronto Roma, pronto Milano di Alfredo Provenzali inviato dal Giro d’Italia, quando non riusciva a collegarsi con i due conduttori (De Luca e Icardi). Oppure quando Roberto Collini, per rimanere in tema di ciclismo, mentre stava registrando il servizio sulla Coppa Placci si inserì su De Luca da studio.
Alle volte per rimediare a una gaffes si finisce per farne un ‘altra.. E' quello che accadde ad Ezio Luzzi durante i mondiali '94. Per rimediare al piu classico dei “rete no fuori” si inventò uno sbandieramento inesistente del guardalinee.
Chiudiamo con questo spezzone tratto dalla puntata di Tutto il calcio del 14 aprile '91. I conduttori erano Massimo De Luca e Rino Icardi; il campo principale presidiato da Enrico Ameri è l’Olimpico di Roma per Roma-Sampdoria, in collegamento tra gli altri la Parigi-Roubaix di ciclismo seguita da Alfredo Provenzali.
http://www.maidire.it/2011/mai-dire-gol-1990-1991/mai-dire-gol-1-1990-1991-giornata-29/
fino al minuto 5.01
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