Cogliamo l'occasione con questo post di girarvi solo alcuni dei messaggi che ci sono giunti in redazione per l'addio al microfono di Ugo Russo.
Non neghiamo che siamo rimasti sorpresi di vedere il nostro video di Marco d'Alessandro (artefice unico di questo boom social-mediatico) catapultato nei maggiori network nazionali (un ringraziamento in particolare va al sito del giornale "La Nazione") ma questo voleva essere il nostro omaggio alla grande voce nel momento della sua ultima fatica e pensiamo di aver raggiunto il nostro obiettivo
Ecco alcune delle lettere che ci sono arrivate
Ugo Russo è stato la colonna sonora di tantissime domeniche. Ascoltandolo, sia che stessi tornando da sciare sia che mi fossi appartato da cresime e comunioni varie in compagnia della radiolina, per un attimo mi sembrava di essere allo stadio. La sua voce ha scandito nel mio cuore emozioni indescrivibili, come nessuna diretta televisiva è mai riuscita a fare. Descrivere accuratamente una partita è un compito arduo, farlo in diretta è quasi impossibile. Nel calcio ci sono quelle sottigliezze che nemmeno le immagini in HD riescono a cogliere: il discriminante tra un professionista e un dilettante.
La sua uscita di scena mi regala l'ennesimo brivido, il più violento. Il ringraziamento rivolto agli ascoltatori tra i singhiozzi è una splendida prova di umanità, caratteristica spesso omessa dalla diretta dove tutto dev'essere chiaro, immediato e senza defezioni. Come Ciotti, Ameri e Provenzali, Ugo Russo lascia un vuoto enorme in un calcio che non lo merita. Giornalisti dalla parlata a macchinetta e la moviola in campo occuperanno il suo posto, e forse a qualcuno andrà bene così. D'altronde il calcio di oggi non è nient'altro che una fabbrica di soldi, apprezzato da tantissime persone in quanto semplice divertimento: perché complicarlo in telecronache sofisticate?
Eppure a me mancherà molto la tua voce penetrante, che sovrasta il brusio del pubblico di ogni stadio per poi essere sovrastata a sua volta dal boato di un gol. Sarà dura fare a meno della tua genuinità. Grazie Ugo.
Andrea Silvestro – Fossano (Cn)
Buon pomeriggio a tutti voi, cari amici ascoltatori! Mi chiamo Lorenzo, sono un ragazzo romano di 24 anni, studente universitario e arbitro di calcio. Amo il calcio sin da bambino, amo "Tutto il calcio minuto per minuto" e amo tutte le persone che come voi trasmettono per questo sport una passione superiore persino a quella dei calciatori che scendono in mezzo al campo. Arrivo subito al dunque, non vorrei sottrarre spazio agli altri campi! Da piccolo la più classica delle punizioni per non aver finito i compiti o aver fatto i capricci a casa era quella di filar dritto in cameretta e non vedere le partite alla tv. Bene, non potete neanche immaginare quant'era bello distendersi sul letto, accendere la radiolina e sentire "Tutto il calcio minuto per minuto". Per me non eravate un'alternativa alla tv, eravate proprio la prima scelta. Con questa lettera i miei genitori sapranno che mi facevo mettere apposta in punizione proprio per non essere disturbato da nessuno mentre ascoltavo la vostra trasmissione! È grazie a voi che ho scoperto che Atalanta fosse una dea greca, a scuola dalla prima elementare al terzo liceo classico non l'ho mai sentita nominare! È grazie a voi che all'età di sei anni, a differenza dei miei amichetti, già sapevo che Piacenza si trovasse in Emilia-Romagna e Vicenza in Veneto! A quell'età pensavo anche che la parola "tunnel" significasse solamente una lunga galleria: è grazie a voi che ho iniziato a capire di calcio! Oggi, a 24 anni, sono arbitro di calcio. Ci tengo a dirvi che la passione con cui scendo ogni domenica sul terreno di gioco è la stessa che avete voi di "Tutto il calcio minuto per minuto". Sono innamorato di questo sport quanto voi e non smetterò mai di ringraziarvi per avermi trasmesso con le vostre radiocronache questa bellissima passione. L'arbitro dirige la partita, il radiocronista la racconta: nessuno di noi gioca o vince qualcosa ma entrambi diamo l'anima nel far rispettare le regole e nel raccontare la partita agli ascoltatori come se dovessimo esser noi a vincere il campionato a fine stagione!
Era da tanto che volevo scrivervi ma dopo aver sentito in diretta le lacrime del mitico Ugo Russo non potevo più rimandare. Grazie Ugo e grazie a tutti i radiocronisti di "Tutto il calcio minuto per minuto" per quanto fate per tutti noi dal 1959 ad oggi! Sono certo che continuerete ad allietare le domeniche di tutti gli italiani sempre con la stessa passione e competenza! Mi raccomando, non vedo l'ora di mettere in punizione i miei futuri figli... A voi la linea!
Chiudo con una chicca. Anche Tuttoilcalcioblog è finito su BLOB Il link lo trovate qui, a partire dal minuto 16:00.
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