Questa rubrica propone infatti alcuni pezzi di storia di Tutto il calcio grazie alla collaborazione con il canale You Tube di Marco d'Alessandro MXMCLASSIC.
Interrompiamo la nostra pausa estiva per una puntata speciale dei nostri classici. Riviviamo assieme le emozioni dell'ultimo scudetto giallorosso, quello della Roma di Capello del 2000-2001
Per dare maggior spazio alle Olimpiadi di Sydney, la data dell'inizio del campionato fu stabilita per il 1º ottobre 2000. Tra le favorite della vigilia (la Juventus, le milanesi, le romane con Parma e Fiorentina nel ruolo di possibili outsider) fu la Roma a partire meglio, rimanendo in vetta a punteggio pieno dopo tre gare. La domenica successiva, perdendo contro un'Inter in difficoltà (dopo la sconfitta con la Reggina della prima giornata, l'allenatore Marcello Lippi fu esonerato favorendo l'avvento di Marco Tardelli alla guida tecnica), i giallorossi cedettero il primato a Udinese e Atalanta coi primi che rimasero addirittura in vetta da soli dopo una settimana. Frattanto i giallorossi, guidati dalle reti di Batistuta, avevano ripreso la marcia conquistando definitivamente la vetta il 12 novembre. Inseguiti dall'Atalanta, i capitolini tennero un ritmo che permise loro di arrivare alla sosta natalizia con sei punti di vantaggio sulla Juventus, che proprio in occasione dello scontro diretto coi giallorossi del 22 dicembre (terminato 0-0) assunsero definitivamente il ruolo di principale antagonista della capolista. Malgrado qualche battuta d'arresto nel mese di gennaio, i giallorossi mantennero a distanza la Juventus concludendo il girone di andata con sei punti di vantaggio sui bianconeri e sui campioni uscenti della Lazio, propostisi come candidati al titolo dopo un avvio difficile che, ad un certo punto, aveva favorito l'avvicendamento in panchina di Eriksson con Zoff. Nella prima parte del girone di ritorno i giallorossi confermarono il proprio ruolino di marcia mantenendo vantaggi rassicuranti sulle inseguitrici: una svolta sembrò esserci quando, il 1º aprile, la Roma andò a +9 sulla Juventus e +12 sulla Lazio lasciando credere che il campionato si fosse chiuso in anticipo. Tuttavia, nelle successive due gare, i giallorossi accusarono una flessione crollando in casa della Fiorentina e pareggiando a fatica in casa contro il Perugia: le due rivali ne approfittarono recuperando parte del distacco, ma furono tenute a distanza dalla Roma grazie ai pareggi negli scontri diretti. Decisivo si rivelò, per lo scontro diretto di Torino del 6 maggio, il cambio di regolamenti sugli extracomunitari: benché sotto di due gol per gran parte della gara, la Roma riuscì a rimontare negli ultimi dieci minuti grazie al giapponese Hidetoshi Nakata, che segnò il primo gol e propiziò il pareggio, messo a segno da Vincenzo Montella sulla ribattuta di un suo tiro. Dopo tre settimane, i pareggi incrociati delle romane contro le milanesi portarono i giallorossi ad un passo dal titolo lasciando la sola Juventus come antagonista della capolista. Dopo il pareggio contro un Napoli in lotta per non retrocedere, il 17 giugno la Roma poté festeggiare il terzo scudetto battendo all'Olimpico un Parma privo di obiettivi da raggiungere. I verdetti per la zona Champions League furono decisi con due gare di anticipo: assieme alla Juventus (che proprio nell'intervallo tra primo e secondo tempo del match dell'ultima giornata comunicò la notizia dell'esonero dell'allenatore Ancelotti) e alla Lazio, si qualificò il Parma. Alla coppa UEFA, oltre alla Fiorentina vincitrice della Coppa Italia, ebbero invece accesso le due milanesi, entrambe reduci da una stagione particolarmente negativa (con l'Inter che, pur concludendo in fotofinish davanti al Milan, subì alcune pesanti sconfitte tra cui il 6-0 rimediato nel derby di ritorno). La qualificazione in Intertoto andò al Brescia, che con due giornate di anticipo riuscì a centrare la sua prima salvezza dopo 34 anni. In coda, assieme al Bari condannato con diverse gare di anticipo, l'ultima giornata vide un'accesa bagarre tra diverse squadre: grazie alla classifica avulsa favorevole e ad una doppietta di Vasari il Lecce sconfisse la Lazio in rimonta ottenendo la salvezza. Uscirono declassati anche il Napoli, cui non bastò un girone di ritorno positivo per rimediare ad un pessimo avvio e il Vicenza. L'ultima squadra a retrocedere fu la Reggina: costretti allo spareggio contro il Verona, i calabresi furono traditi della regola dei gol fuori casa, con la rete decisiva segnata da Cossato a nove minuti dal termine.[FONTE WIKIPEDIA]Ma ecco il momento saliente
Campionato di Serie A 2000-2001
34a Giornata - Roma - Parma 3-1
17 Giugno 2001
Radiocronaca di Riccardo Cucchi e Francesco Repice
Ecco la nostra collezione speciale
09 Lazio 1973-1974
06 Roma 1982-1983
01 Verona 1984-1985
03 Napoli 1989-1990 - 08 Fatal Verona
02 Sampdoria 1990-1991
10 Milan 1991-1992
04 Milan 1992-1993
07 Juventus 1994-1995
05 Milan 1998-1999
11 Lazio 1999-2000
12 Roma 2000-2001
Noi torniamo prossimamente
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