di Fabio Stellato
E all'ultimo tentativo finalmente Carolina ce l'ha fatta a salire sul podio Olimpico, un podio che va a coronare una carriera a dir poco straordinaria; un podio dedicato a tutti coloro (e sono tanti) che hanno sempre e solo associato il suo nome alle cadute di Torino e Vancouver, e mai alle 5 medaglie mondiali (di cui una d'oro) o alle 9 europee ( 5 d'oro); da oggi chi ha sempre remato contro, chi ha sempre guardato con ilarità e anche disprezzo a questa grande donna Italiana, è pregato di tecere per sempre.
Carolina è uno di quei beni preziosi, non solo dello sport italiano, ma dell'Italia intera, che vanno salvaguardati e preservati per sempre; un bene che stavamo perdendo troppo precocemente, quando una scellerata testa pensante decise di mettergli in mano una bandiera dal peso non indifferente, nella cerimonia d'apertura di Torino 2006. Fortunatamente nella vita si cade, ma poi ci rialza, e se si cade ancora, ci si rialza ancora, e Carolina Kostner da Bolzano ha sempre saputo rialzarsi, anche quando c'era qualcuno che la teneva schiacciata a terra.
Questa medaglia, nonostante sia di bronzo, è senza dubbio la medaglia piu' pesante che l'Italia ha finora conquistato in questa rassegna Olimpica, sia per la storia sportiva della gardenese, sia e sopratutto perchè è arrivata nella gara dal piu' alto contenuto tecnico di sempre, laddove anche Carolina ha espresso il suo miglior pattinaggio di sempre.
E per una volta il black-out della grandi occasioni è toccato alle sue dirette avversarie per il podio; a Mao Asada, campionessa di raro talento, che nello short ha fatto piu' disastri di quanti ne abbia fatti in un'intera carriera (meraviglioso ma inutile il suo libero) e a Julia Lipnitskaja, la 15enne beniamina di casa, le cui piccole e fragili spalle non hanno retto tutto il peso della Grande Madre Patria Russia.
Attenzione pero' a non sporcare questo risultato con sterili polemiche che hanno il solo risultato di creare confusione e inutile indignazione nel grande pubblico; Carolina NON HA SUBITO NESSUN FURTO. Il suo terzo posto è un risultato straordinario, che merita di essere tributato in tutte le maniere possibili ed immaginabili, ma che non deve essere mai accostato ad un risultato maggiore che obiettivamente, viste le altre due, non poteva arrivare.
Le polemiche che hanno invaso la rete e non solo, e che hanno macchiato la magica serata di ieri, riguardano solo Yu Na Kim, campionessa uscente, stella de jet set Coreano, assoluta dominatrice della specialità negli ultimi anni e Adelina Sotnikova (nella foto), 17enne Russa, vice campionessa europea, e da ieri nuova campionessa Olimpica.

La Kim meritava l'oro, la Sotnikova meritava l'argento, la Kostner ha meritato il suo bronzo e forse, anzi sicuramente, il distacco in termini di punti doveva essere inferiore, ma nulla piu'.
E non criminalizziamo la giovane russa però, come sta succedendo in rete in queste ore; ricordiamoci sempre che lei è stata autrice di un'esibizione magnifica, di primissimo livello; e se i giudici hanno sbagliato, lei non c'entra, lei ha solo fatto la sua gara.
Mettiamo quindi le polemiche in un cassetto, e godiamoci questa splendida medaglia di bronzo, arrivata in una magica serata che non si dimenticherà mai; i quasi 3 milioni di persone che ieri sera erano sintonizzati su Sky e Cielo, ricorderanno negli anni, dove erano e con chi erano ieri sera, ricorderanno il Bolero di Carolina, ricorderanno il Rondo' capriccioso di Adelina, ricorderanno il tango di Yu Na Kim, ricorderanno anche la macchia del risultato, ma ricorderanno anche le tante emozioni vissute, emozioni che nessun pannello giudicante puo cancellare.
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