#tuttoilcalcioblog
di Fabio Stellato
|
Ole Einar Bjoerndalen |
La suggestiva cerimonia di chiusura, allestita dal veneziano
Marco Balich, ha sancito la fine dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi, da dove l'Italia torna a casa con 2 medaglie d'argento e 6 di bronzo; un bilancio che, nonostante lasci una punta di amaro in bocca per lo
ZERO nella casella
ORO, non è da disprezzare (come piu' di qualcuno sta facendo), che è sicuramente in linea con le aspettative della vigilia e che, considerando anche le 8 medaglie di legno, dimostra comunque che a grandi linee il movimento gode di una discreta salute, fatta eccezione per qualche specifica disciplina (fondo su tutti, ma anche bob e skeleton).
|
L'abbraccio tra Ireen Wust e Putin |
|
Justine e Chloe Dufoir-Lapointe |
Come ogni edizione dei giochi che si rispetti, anche questa di Sochi si lascia alle spalle una valanga di emozioni, di sussulti, di lacrime, di storie che la magia del fuoco di Olimpia rende indelebili nella memoria di chi le ha vissute, e quando tra 20 anni ricorderemo questa edizione, non la ricorderemo come l'Olimpiade di questo o di quell'atleta, ma la ricorderemo come l'Olimpiade dei tanti, grandi personaggi, come
Ole Einar Bjoerndalen, che a 40 anni suonati vince due medaglie d'oro nel biathlon, diventando l'atleta piu' medagliato nella storia delle giochi invernali, o come
Darya Domracheva, bielorussa dal talento sopraffino, cresciuta in Russia, che ha vinto 3 ori nel biathlon. Sochi 2014 è stata l'Olimpiade di
Ireen Wust, 2 ori e 3 argenti nel pattinaggio velocità ed un abbraccio con
Vladimir Putin che ha fatto il giro del mondo con la stessa rapidità con cui quattro anni fa a Vancouver fece il giro del mondo il suo appassionato bacio con la compagna di squadra, nonche compagna di vita,
Sanne Van Kerkhof; è stata l'Olimpiade di
Camil Stoch, 3° atleta nella storia, dopo
Nykkanen ed Amman, a vincere entrambi i titoli del salto con gli sci,
laddove
Noriaki Kasai, alla veneranda età di 42 anni ha conquistato la
sua seconda medaglia Olimpica, 20 anni dopo Lillehammer; è stata anche l'Olimpiade di
Tina Maze e
Marit Bjorgen (2 ori a testa), reginette di
sci alpino e sci di fondo, di
Bode Miller che dopo il bronzo in SuperG
non ha saputo trattenere le lacrime nel ricordo del fratello
scomparso, di
Justine e Chloe Dufoir-Lapointe, sorelline canadesi la cui
commozione ha commosso tutti mentre si apprestavano a salire assieme sul
podio del freestyle moguls, per ricevere la medaglie d'oro e d'argento. Sochi 2014 è stata anche la magica Olimpiade del pattinaggio di figura,
non solo per la meravigliosa serata dell'artistico donne
(di cui potete leggere qui),
ma anche sopratutto per la fantastica prova di danza, dove la
perfezione era opposta alla perfezione....ed ha vinto la perfezione.
Sochi 2014 è ora un capitolo di storia dello sport, che chi l'ha vissuta, sia da protagonista e sia da spettatore, si porterà dentro per il resto della vita; un capitolo che, ancora una volta, come sempre accade in queste occasioni, fa a pugni con i beceri, quotidiani capitoli della storia del calcio; un capitolo che chissà, magari un giorno i nostri figli potranno studiare a scuola. Facciamo quindi ancora una volta nostro l'appello di
Carlo Vanzini e
Giovanni Bruno:
introduciamo la cultura sportiva nelle scuole come materia di studio, affinchè i nostri figli possano conoscere le tante storie e i tanti protagonisti che hanno fatto emozionare noi e i nostri padri.
Promuoviamo lo sport con la cultura dello sport
2 commenti:
Voi del blog potreste trattare con piu' frequenza questi sport minori, anche nel resto dell'anno. I vostri articoli sono molto efficaci e taglienti e colgono sempre nel segno.
Mark '76
Il problema Mark sta a monte...questo è "tuttoilcalcioblog", dedicato a tutto il calcio minuto per minuto et similari, quindi tutto cio che ruota attorna alla radio.
Per i grandi eventi, come i giochi Olimpici, abbiamo talvolta divagato con dei post che nulla c'entrano col nostro orientamento iniziale. Ci fermiamo pero' ai grandi eventi con le divagazione....seguire gli altri sport per tutta la stagione sarebbe bello si, ma snaturerebbe il blog, che si concentra sullo sport alla radio.
Un caro saluto
Fabio
Posta un commento