di Fabio Stellato
Due medaglie d'argento e tre di medaglie di bronzo; questo è il bottino, tutt'altro che misero (come si sente e si legge da piu' parti), dell'Italia dopo la prima settimana di gare ai giochi Olimpici invernali di Sochi.
Dopo l'argento di Innerhofer in discesa ed il bronzo di Zoeggeler nello slittino, è arrivato il bis del velocista altoatesino in supercombinata e la splendida doppietta di Arianna Fontana nello short track, argento nei 500 e bronzo nei 1500 (e per lei non è ancora finita).
A questi cinque podi vanno aggiunte quattro medaglie di legno, le quali non possono e non debbono avere il sapore della sconfitta; non si tratta infatti di podi mancati, ma semplicemente di quarti posti conquistati. Eppure, nonostante questa serie di brillanti risultati dei nostri portacolori, sfogliando la pagine di molti giornali, o navigando in rete per i vari siti sportivi e non solo, si continua inspiegabilmente a leggere di un'Italia sottotono, che a Sochi fa la comprimaria, dove non mancano i cosidetti esperti del settore, o pseudotali, pronti a fare le pulci a destra e manca, spesso senza cognizione di causa, il tutto solo perchè non sono arrivate le medaglie piu pregiate.
Fino a questo momento in tutte le discipline si sta in linea di massima rispettando l'andamento complessivo della stagione, andamento che ha visto i nostri colori brillare in talune specialità e non in altre.
E' importante far capire quindi che gli atleti italiani impegnati a Sochi non hanno fatto questo lungo viaggio solo per una gita di piacere o per recitare da comprimari, ma stanno portando alto il tricolore da protagonisti della manifestazione, e i protagonisti non sempre salgono sul podio. Purtroppo la poca e cattiva cultura sportiva del nostro paese, fa si che in occasioni come queste, molte verità sportive vengano distorte con estrema facilità, da chi ogni quattro anni si improvvisa analista sportivo, quando altro non è che un semplice analista del pallone.
In settimana abbiamo ancora molte cartuccie da sparare e di sicuro non tutte andranno a segno (è la legge dei grandi numeri), certo è che se Michela Moioli, Fishnaller, Visentin e chi per loro, andranno a segno, siamo sicuri che verranno giustamente tributati da tutti i media; dovessero invece fallire, e puo succedere, sarebbe bello che chi ad oggi non sa ancora chi siano questi nostri atleti, evitasse di confondere l'opinione pubblica, scrivendo e diffondendo editoriali e commenti dallo stampo puramente calcistico, come troppo spesso avviene.
Difendiamo lo sport, con la cultura dello sport.
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