La Radio-Pagella 2013-2014 Puntata 21

di Francesco Furlan

Salutiamo con grande soddisfazione il ritorno al gol (anzi al “rrrete”) di Francesco Repice (ma come si fa a non distinguere Ogbonna e Barzagli J), che non ha resistito alla tentazione solo sul primo gol della Juventus. Per il resto:

Vincitore di giornata: Riccardo Cucchi. Finalmente una partita degna di tal nome anche per la nostra voce principale, per scelta auto-relegatasi al pomeriggio della domenica (ma, vista la follia del calendario prossimo venturo, mi permetto di chiedermi se una simile scelta abbia ancora senso…). Dopo un paio di maramaldeggiamenti juventini ed uno scontro salvezza, torna al Dall’Ara per Bologna-Napoli, dove l’anno scorso aveva raccontato l’ufficializzazione del secondo posto dei partenopei. La partita stavolta è assai più equilibrata, con continui capovolgimenti di fronte e lui non si lascia sfuggire l’occasione. Fra l’altro, ha anche la fortuna di prendere tre gol si quattro in diretta (resta forse un filino sorpreso sul pareggio di Bianchi), ma, a parte questo, è tutta la sua prestazione a confermare (non che ce ne fosse bisogno, intendiamoci) la sua maestria. Tra l’altro, ne approfitto anche per fargli i complimenti e gli auguri per la nuova “A Tutto Campo”: io non l’ho mai potuta ascoltare (causa orario per me infelice), ma da fonti sicure ho appreso che si tratta di una trasmissione con i controfiocchi. Molto bene.

Top
Giuseppe Bisantis: dopo la clamorosa vittoria del Sassuolo della settimana scorsa, altra splendida partita raccontata dal nostro. Al Friuli accade di tutto e di più ed è noto che, quando le partite non languono, Bisantis può tranquillamente essere annoverato fra i migliori. Benissimo su tutti i gol (anche sul rocambolesco autogol del pareggio laziale) e, complessivamente, in ottima giornata sia dal punto di vista del ritmo, sia dal punto di vista della tempistica degli interventi lasciati al più che soddisfacente Sebastiano Franco, all’esordio come seconda voce per una partita di serie A. Prestazione maiuscola.

Emanuele Dotto: anche per lui una giornata davvero felice. Lo si sente fin dall’inizio che è in palla (“sventato il complotto del maltempo…”) e nel prosieguo della trasmissione la sua cronaca cresce in proporzione. Partita anche in questo caso divertente e ricca di episodi: esaltante soprattutto il racconto delle parate di Perin (sempre meno Pa-Perin) e degli errori degli avanti nerazzurri. Anche lui, come Cucchi, resta un po’ sorpreso sul gol da calcio d’angolo (magari in questo caso, gioverebbe ritardare un pochino l’interruzione…), ma la sua cronaca è senz’altro da annoverare fra le migliori della stagione.

Umberto Avallone: diciamocelo francamente: quando commenta la pallavolo, il buon Umberto è molto, molto più a suo agio di quando gli tocca commentare il calcio. Sarà forse che c'è meno tempo per pensare (e quindi anche meno tempo per incartarsi), ma quando racconta il volley, il nostro è sempre fluido, competente e preciso. Ieri sera ha anche sfoderato un bel commento. Insomma, davvero il gemello più bravo dell’Avallone che fa la seconda voce. A proposito: piccolo appunto su Palasport. La trasmissione condotta dall’ottima Martellini sta crescendo di puntata in puntata. Sarà il caso che RadioRai inizi ad interrogarsi sul suo futuro (della trasmissione, non della Martellini), visto che c’è il serissimo rischio che l’assurdo posticipo domenicale delle 18.30 inizi a diventare una (pessima) abitudine.

Simona Molinari: finalmente un ospite musicale come si deve a Sabato Sport. Ottimi gli interventi di Dotto ed ottima soprattutto lei, una delle poche interpreti di musica leggera che riesca ad ascoltare senza cambiare canale dopo venticinque secondi. Auspico un bis con Franco Cerri a Sanremo, ma mi rendo conto che non si può aver tutto dalla vita.

Flop
Niki Pandolfini: salvate il soldato Niki. Il bravissimo corrispondente siciliano è a fortissimo rischio di “guelizzazione” (ricordate la tristezza del buon Roberto, durante lo scorso campionato ?). L’anno scorso, anche nelle giornate storte del Catania, il nostro era sempre vivace e divertente nel suo racconto. Ieri, è sembrato (tanto per rimanere in tema) che al microfono ci fosse il suo gemello triste. Basso voltaggio per tutta la radiocronaca, con nadir toccato sul primo gol viola, con marcatore errato. Forza Niki, non ci deluda: il campionato è ancora lungo.

Massimo Zennaro: anche per la voce del Veneto, prestazione non brillantissima. La partita è piuttosto vivace, ma lui non sembra in grande vena. Il ritmo cala ulteriormente nella ripresa (ma qui non è colpa sua: sono le squadre che rallentano decisamente). Per lui, forse, anche un poco di timore reverenziale: gli tocca interrompere Cucchi a pochi secondi dalla fine per annunciare il gol del Parma e forse si sente un po’intimorito. Fra l’altro, l’abitudine di annunciare il cambio di risultato anziché la squadra che ha segnato (“il 2-1 del…”) ha effetti fibrillatori sui radio-ascoltatori.

Elisabetta Grande: ma gli ospiti musicali non potrebbero farli intervistare a Dotto ? E’ la Cabrini della musica leggera in Rai. Con questo, la Radio-Pagella saluta e si prende una settimana di vacanza, sperando sia l’ultima. Ci rileggeremo per le radiocronache della prima fine settimana di Febbraio.

PS: è di oggi la luttuosa notizia della scomparsa del maestro Claudio Abbado. Grande, grandissimo direttore d’orchestra al di là delle sue idee politiche (cui si è peraltro sempre attenuto con grande coerenza) di cui non è il caso di discutere, dato che poco o nulla attengono alla sua statura di interprete. Mi pare giusto ricordarlo con una delle sue ultime esibizioni, con quella che è stata l’ultima orchestra giovanile da lui fondata e che, mercè la non-politica culturale che domina da decenni in Italia, ha chiuso i battenti pochi giorni orsono: http://www.youtube.com/watch?v=tnYH2o5AdIA