Questa rubrica propone infatti alcuni pezzi di storia di Tutto il calcio grazie alla collaborazione con il canale You Tube di Marco d'Alessandro MXMCLASSIC.
Lo scudetto della Sampdoria scatenò la reazione delle grandi squadre che rivoluzionarono i propri assetti in vista di un immediato ritorno ai vertici. La Juventus ricompose l'accoppiata vincente Boniperti-Trapattoni e nel consueto mercato estivo vestirono la casacca bianconera il portiere Peruzzi, i difensori Carrera e Kohler ed i centrocampisti Reuter e Conte, mentre nel reparto avanzato venne confermato il trio Casiraghi-Schillaci-Baggio. Il Milan ripartì da Fabio Capello dopo il passaggio di Sacchi alla Nazionale italiana e salutò i ritorni del giovane mediano Albertini e della punta Serena mentre l'Inter sperimentò la zona di Corrado Orrico e si assicurò le prestazioni dei centrocampisti Desideri (prelevato dalla Roma) e Dino Baggio, arrivato dal Torino. La Fiorentina acquistò il bomber argentino Batistuta, il Bari l'inglese Platt, la Lazio e l'Ascoli i tedeschi Doll e Bierhoff mentre il Foggia vestì di rossonero il rumeno Petrescu e il russo Shalimov. Il Verona prese Stojković mentre il Torino scommise sulla voglia di riscatto dell'italo-belga Scifo. Il Parma si assicurò la corsa sulle fasce di Benarrivo e Di Chiara. Zdeněk Zeman fu la novità tra gli allenatori e che schierò il suo Foggia, che mancava dalla massima serie da ben tredici anni, con il 4-3-3. Una novità venne anche dal regolamento, con una nuova norma che riguarda il fallo di mano: se volontario costerà l'espulsione.
Dopo il ciclo sacchiano, che aveva portato numerose vittorie internazionali, il Milan di Berlusconi cominciò a mietere successi in serie anche in Italia. I rossoneri diedero avvio, in questa stagione, ad un dominio che si protrasse per un lustro. Il torneo iniziò il 1º settembre 1991 con diverse novità sulle panchine delle grandi: il Milan si affidò all'esordiente Fabio Capello, la Juventus, dopo il fiasco di Maifredi, tornò in mano a Giovanni Trapattoni e sulle panchine di Napoli ed Inter arrivarono rispettivamente Claudio Ranieri e Corrado Orrico, tecnici emergenti. La Sampdoria campione in carica invece mantenne Vujadin Boškov alla guida e si concentrò, nel corso della stagione, più che altro sulla Coppa dei Campioni. A Torino, il 15 settembre, si giocò subito un importante scontro diretto tra Juventus e Milan, che si concluse sull'1-1. Le due squadre furono le protagoniste d'inizio stagione, con Inter e Napoli leggermente staccate ad inseguire. I bianconeri, complice il rinvio di una gara degli uomini di Capello, balzarono in testa alla quinta giornata, ma persero 7 giorni dopo la vetta solitaria della classifica a favore del Napoli (vittorioso 4-1 ad Ascoli), a sua volta rimontato e superato successivamente dal Milan; la squadra, guidata dal bomber olandese Marco Van Basten superò a San Siro lo stesso Napoli per 5-0 il 5 gennaio, escludendolo dalla lotta scudetto, che si ridusse poi a due sole squadre a causa del calo dell'Inter nel girone di ritorno. I rossoneri vinsero il titolo d'inverno il 12 gennaio e chiusero, la domenica dopo, il girone d'andata con tre punti più della Juventus, collezionando nella prima parte del torneo 29 punti su 34 disponibili, un record che sarebbe stato migliorato (31 punti su 34) ancora dal Milan l'anno seguente. I rossoneri continuarono la corsa e si presentarono allo scontro diretto, il 9 febbraio, con 5 punti di vantaggio. Favoriti dall'1-1 finale, continuarono la loro fuga verso il titolo nei mesi a seguire. Il 5 aprile il Milan travolse per 5-1 la Sampdoria per un ideale passaggio di consegne. Lo scudetto ormai era solo questione di tempo e la matematica certezza arrivò al San Paolo di Napoli con due giornate d'anticipo, il 10 maggio. Il Milan vinse il campionato rimanendo imbattuto, ripetendo l'impresa dal Perugia nella stagione 1978-1979 (che non vinse il campionato) e come non accadeva ad una vincitrice della massima serie italiana dal 1922-1923, quando a trionfare fu il Genoa. Per i rossoneri fu il dodicesimo scudetto, primo di una lunga serie negli anni novanta. Oltre alla conferma del Parma, fece bene il neopromosso Foggia dell'allenatore Zdeněk Zeman, che chiuse al nono posto grazie ad un gioco altamente spettacolare. In zona Uefa un calendario favorevole aiutò la rincorsa della Roma, mentre rimasero escluse la Sampdoria campione uscente e, dopo 16 anni, un'Inter in crisi. Con diverse giornate d'anticipo sulla fine del torneo retrocessero il Bari, il Verona dopo un solo anno di permanenza in Serie A, la Cremonese e l'Ascoli. [FONTE WIKIPEDIA]
Ma ecco il momento saliente
Campionato di Serie A 1991-92
32a Giornata - Napoli-Milan 2-2
10 Maggio 1992
Radiocronaca di Sandro Ciotti
Ecco la nostra collezione speciale
07 Lazio 1973-1974
06 Roma 1982-1983
01 Verona 1984-1985
03 Napoli 1989-1990 - 08 Fatal Verona
02 Sampdoria 1990-1991
09 Milan 1991-1992
04 Milan 1992-1993
07 Juventus 1994-1995
05 Milan 1998-1999
Noi torniamo fra due settimane
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