La Radio-Pagella 2013-2014 Puntata 11
Vincitore di giornata: Riccardo Cucchi. Serata piacevole per il turno infrasettimanale. Otto campi in collegamento sono una rarità; se è vero che il ritmo incalzante impedisce la ricerca di particolari perle, è altrettanto vero che in una situazione da “vecchi tempi”, i più esperti sguazzano come pesci nell’acqua. E’ il caso di ieri sera, con Cucchi in grande spolvero per la partita del “Franchi”. Sempre preciso, misurato e bravissimo nel leggere la partita, tiene il pallino in mano per novanta e passa minuti senza alcun cedimento. Una cronaca di alta classe.
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Massimo Zennaro: continua il momento positivo della voce del Veneto. Gli tocca anche il post-posticipo del Tombolato, raccontato con verve e bel ritmo, specie se contrapposto al zoppicante Dotto di martedì. Molto bene anche nella serata del “Bentegodi”, dove la cronaca della quinta vittoria casalinga dietro fila del sempre più sorprendente Verona scorre sempre piacevole e, stavolta, senza incidenti (anzi, è lui a subire un’interruzione da “falso allarme” da Mazzeo).
Antonello Brughini: sempre piacevoli le sortite nella massima serie per l’Antonello nazionale. Ieri sera gli è pure toccata la partita più spettacolare del lotto (a mio avviso, forse, un pochino di spazio in più glielo si sarebbe potuto dare) ed è stato assolutamente sempre all’altezza della situazione. Che gli sia piaciuto il gol di Emerson, poi, è fuori discussione: “sinistro spettacolare, bellissimo, fantastico”; e quindi, non pago, “da rivedere almeno cento volte”. Viene il sospetto che avesse messo titolare il difensore del Livorno a Fantacalcio (come il mio avversario di ieri…).
Antonio Monaco: anche per lui un piacevole ritorno a raccontare le gesta del Sassuolo, come già capitato in passato più di qualche volta. Partita sfortunata per i neroverdi, ma assai positiva per il buon Antonio, sempre preciso, pur nell’obbligatoria concisione. Quando non giocano le squadre della sua regione, le sue prestazioni, a mio avviso, salgono di livello in modo esponenziale.
Flop
Emanuele Dotto: serata difficile per il bravo Emanuele. Il tour de force cui è stato costretto in quattro giorni (tre cronache e la conduzione di Sabato Sport) devono averlo davvero sfiancato. Martedì sera è arrivato con la voce ridotta al lumicino e la parte finale della radiocronaca (dopo la fine di Cittadella-Avellino) è stata davvero eroica, dato che sembrava sul punto di crollare ogni minuto di più. Praticamente inesistenti le sue perle che impreziosiscono così spesso il blob dell’amico Stefano. Altro segnale di una serata vissuta davvero in apnea.
Filippo Corsini: mi spiace doverlo ripetere tanto spesso, ma certe volte non riesco a capire le scelte di Corsini a proposito dello sviluppo delle partite. Bene la scelta di togliere Juventus-Catania da secondo campo dopo il gol di Bonucci, ma che senso ha metterla subito dopo Milano, anziché in coda a Livorno, come sarebbe stato logico ? Tanto più che lo stesso Repice si limitava di fatto ad aggiornare soltanto minuto e punteggio. Perplessità…
José Maria Callejon: appena il giocatore ex Real Madrid è arrivato in Italia, fra i radio-telecronisti deve essersi sparso il panico. Si tratta (polacchi, cechi o georgiani a parte) del cognome più difficile da pronunciare di tutta la serie A. Anche ieri sera, il povero Cucchi, in uno dei primi collegamenti, è riuscito a pronunciarlo in tre maniere diverse: Hajejon; Cajeon; Cajejon. Urge intervento di un/una madrelingua per sapere come caspita vada pronunciato il nome del centrocampista del Napoli. Altrimenti da qui alla fine dell’anno i nostri eroi dovranno escogitare qualche stratagemma per non nominarlo mai…
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