Questa rubrica propone infatti alcuni pezzi di storia di Tutto il calcio grazie alla collaborazione con il canale You Tube di Marco d'Alessandro MXMCLASSIC.
Arriva una nuova dirigenza alla Juventus, arriva Marcello Lippi e per la Vecchia Signora è tempo dello scudetto n° 23.
La Juventus ha una nuova dirigenza, la cosiddetta Triade composta da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e l'ex-bandiera Roberto Bettega e l'arrivo in panchina di Marcello Lippi, che con un modulo a tre punte (Baggio-Vialli-Ravanelli) rese la squadra bianconera forte fisicamente e atleticamente. Tra gli acquisti della Juventus figurano Ciro Ferrara, Paulo Sousa e Luca Fusi. L'Inter punta su Gianluca Pagliuca, pagato 15 miliardi, e salutano due bandiere come Walter Zenga e Riccardo Ferri che si trasferiscono alla Sampdoria. Il Milan, fresco vincitore della Champions League, ha lasciato pressoché immutato il suo organico mentre il Napoli si affida al centrocampista colombiano Freddy Rincón. La Lazio di Cragnotti nomina suo presidente Dino Zoff e affida la panchina a Zdeněk Zeman, che schiererà con l'attacco Casiraghi-Boksic-Signori. Sempre più solido il Parma di Scala che prende Dino Baggio dalla Juventus. La Roma di Carlo Mazzone è una formazione solida che fa perno sul difensore Aldair, sul nuovo acquisto Jonas Thern e poi su Giannini e sulla coppia d'attacco tutta sudamericana Balbo-Fonseca (quest'ultimo nuovo arrivato), che possono contare sugli inserimenti laterali di Amedeo Carboni e Francesco Moriero (preso dal Cagliari). La Fiorentina di Claudio Ranieri, appena risalita dalla Serie B, può sempre contare su Batistuta e sui nuovi acquisti Rui Costa e Márcio Santos. Il primo statunitense della storia della Serie A è il difensore della Nazionale Alexi Lalas, protagonista del Mondiale appena concluso negli USA, ingaggiato dal neopromosso Padova. Il campionato Marcello Lippi, allenatore della Juventus campione d'Italia dopo nove anni dall'ultima affermazione. Il campionato successivo al Mondiale americano partì il 4 settembre 1994. Le due protagoniste d'inizio stagione furono il Parma, realtà in costante crescita, e la Roma di Mazzone: le due squadre passarono in testa alla quinta giornata e, si alternarono in vetta fino al 30 ottobre, quando un gol di Zola permise agli emiliani di vincere lo scontro diretto e di tentare la fuga. Nel mese di novembre guadagnarono terreno la Juventus, nonostante un'alluvione avesse colpito il Piemonte e costretto i bianconeri a rinviare a gennaio il derby, accompagnata dalla Lazio di Signori e dalla neopromossa Fiorentina di Batistuta, capocannoniere al termine della stagione (26 gol) mentre, appena sotto le zone di vertice, il Milan puntava alla Champions League. Con dicembre migliorò la Juve, che il 4 rimontò la Fiorentina e l'11, dopo una vittoria in trasferta con la Lazio, guadagnò la vetta solitaria con una gara in meno rispetto alle avversarie. Pur impattando la settimana successiva con il Genoa, per un gol fantasma di Galante nel finale di partita, la vittoria al Tardini contro il Parma, l'8 gennaio, spinse i bianconeri verso il titolo d'inverno. Con l'inizio del girone di ritorno, il 29 gennaio, il torneo venne funestato dai fatti di Genova dove gli scontri tra i tifosi genoani e milanisti portarono all'uccisione del sostenitore rossoblu Vincenzo Spagnolo. L'episodio provocò la sospensione della partita e una settimana di stop ai campionati, decisione che non risolse l'annoso problema della violenza ultras negli stadi italiani. Con l'anno nuovo, tra febbraio a marzo, sfruttando la nuova regola dei tre punti la Juventus seppe accumulare un considerevole vantaggio; dunque, la squadra di Lippi non risentì troppo delle inattese sconfitte nei due derby e nella partita interna contro il Padova. La Signora, nelle domeniche successive, amministrò il vantaggio e conquistò il tricolore battendo l'ultima rivale, il Parma, per 4-0 a Torino, il 21 maggio. I gialloblù, sfiduciati ma appagati dalla vittoria in Coppa UEFA proprio contro i bianconeri, si lasciarono agganciare dalla Lazio al secondo posto. Per la Juve fu il ventitreesimo scudetto, trionfo che mancava dal 1986. In zona UEFA, braccata dal Cagliari, l'Inter faticò a tenere a bada gli avversari a cui si era aggiunto anche il Napoli forte di quattro vittorie consecutive e riuscì a prevalere sulle inseguitrici solo all'ultimo minuto dell'ultima giornata con un gol di Marco Delvecchio contro il Padova e che andò ad escludere proprio il Napoli, che si consolò con la magra soddisfazione di essere risultata la migliore squadra del girone di ritorno. La corsa per la salvezza premiò la Cremonese e il neopromosso Bari, tuttavia calato alla distanza dopo un buon avvio, mentre un crollo di rendimento nel girone di ritorno (dopo un girone d'andata nei pressi della zona UEFA) sancì il ritorno in Serie B del Foggia. Rimasero sul fondo della classifica Reggiana e Brescia, con le rondinelle che persero consecutivamente gli ultimi 15 incontri di campionato. L'ultima squadra a scendere di categoria fu il Genoa, sconfitto ai rigori nello spareggio-salvezza di Firenze con il Padova, ritornato in Serie A a 32 anni di distanza dall'ultima partecipazione.
Ma ecco il momento saliente
Campionato di Serie A 1994-1995
32a Giornata - Juventus-Parma 4-0
21 Maggio 1995
Radiocronaca di Sandro Ciotti
Ecco la nostra collezione speciale
06 Roma 1982-1983
01 Verona 1984-1985
03 Napoli 1989-1990
02 Sampdoria 1990-1991
04 Milan 1992-1993
07 Juventus 1994-1995
05 Milan 1998-1999
Noi torniamo fra due settimane
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