Nota a margine: giù dal carro...GRAZIE
di Fabio Stellato
Le prime avvisaglie si sono avute gia nella serata di ieri, quando piu' di qualcuno è stato visto timidamente gironzolare attorno a quel carro da cui l'anno scorso scesero in molti; e puntualmente stasera, tanti di quei molti che a Londra decisero di scendere, sono immediatemente risaliti, con sconcertante facilità, su quello stesso carro, il carro che ha di nuovo portato in trionfo Federica Pellegrini. C'è un piccolo problema pero': in questi dodici mesi sul carro semivuoto di Federica, ci siamo trovati bene, eravamo pochi, buoni e stavamo comodamente larghi. Per cortesia quindi, tutti giù, non c'è più posto per chi a Londra ha deciso di scendere, noi stiamo bene cosi!
Nel giorno in cui Santa Federica da Spinea torna sul podio mondiale e salva la spedizione azzurra del nuoto in piscina, assistiamo impotenti a lodi e celebrazioni nei suoi confronti, da parte di chi solo dodici mesi fa non ha esitato un attimo prima di esporla al pubblico ludibrio; ancora una volta, nel giorno di un trionfo, sale alla ribalta la totale assenza nel nostro paese della cultura del "saper perdere".
Noi di "tuttoilcalcioblog", nel nostro piccolo, 12 mesi fa siamo stati tra i pochi (e tra i pochi mi piace citare il GRSport) a rimanere, e fieri di farne parte, sul carro di Federica; eravamo delusi certo, ma avevamo la consapevolezza di essere al fianco di una campionessa che in vasca aveva già più volte portato il tricolore in trionfo, e che fuori dalla vasca avevamo a che fare con un' atleta che , siapur rappresentava un personaggio a molti antipatico, in realtà era una ragazza come tante, talmente normale che ogni giorno era capace di sorridere e di arrabbiarsi per delle sciocchezze, pensate un po.....da non credere!!!!
E Santa Federica da Spinea oggi ha ripagato tutti coloro che non l'hanno abbandonata a Londra, ha vinto una medaglia che non doveva vincere, con un tempo clamoroso che è anche il suo primato "scostumato" (senza costume in poliuretano), in una specialità che quest'anno aveva accantonato.
A Santa Federica da Spinea va unicamente il GRAZIE di tutti gli sportivi italiani, un GRAZIE che pero' le dovrà andare anche quando altre delusioni le giungeranno.
2 commenti:
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Gian'76
Ciao Fabio, perdonami, ma sono d'accordo solo in parte. Della sgradevole usanza tipicamente italiota di salire sul carro dei vincitori e di scenderne con altrettanta rapidità, beh, non ci piove; e su questo punto hai perfettamente ragione. Sulle motivazioni che l'anno scorso portarono a contestare aspramente la Pellegrini (e, in qualche caso, ad esporla alla gogna in modi davvero sgradevoli ed inaccettabili: anche qui hai ragione), penso che però non si possa ridurre tutto al "personaggio antipatico" ed "alla ragazza...talmente normale...capace...di arrabbiarsi per delle schiocchezze". La verità è che da qualche anno la Pellegrini è entrata a pieno titolo nel "circutio mediatico", uscendo dalla dimensione meramente soprtiva per tutta una serie di ragioni che non serve sicuramente stare a ricordare. E, quando qualcuno accetta il gioco del gossip ed anzi sembra quasi alimentarlo, beh, poi non si deve stupire se, in mancanza di risultati (tanto più se succede come l'anno scorso, quando si vestono i panni della super-favorita) il popolo bue addebita il fallimento sportivo a ragioni che con lo sport non hanno nulla a che vedere. Figuriamoci, viviamo in un paese in cui politici, magistrati, preti vengono spiati dal buco della serratura e ci sono giornali che campano praticamente da un ventennio su intercettazioni e conversazioni telefoniche captate di frodo. Tra l'altro, da tifoso del Milan, potrei raccontarti dell'astio che in tutti i blog rossoneri trasuda verso Boateng e del fatto che le sue oscene prestazioni calcistiche da un paio d'anni a questa parte vengano imputate anche (e per taluni, soprattutto) a fattori extra-sportivi (ci siamo capiti...). No, no perdonami: ma quando si accetta di diventare personaggi pubblici non solo in piscina (o in campo, o in pedana), ma anche al di fuori, esponendo la propria vita privata in tutti i suoi anfratti, è inutile stupirsi o scandalizzarsi se la gente ti taccia di "colpe" (o presunte tali) che inficiano i tuoi risultati sportivi. Vale per la Pellegrini e vale per tutti i personaggi pubblici, anche più illustri. La campionessa non si mette in discussione, la donna un poco volubile che rilascia interviste su quante volte lo fa prima di una gara, beh, quella si può discutere, eccome. Non è "scendere dal carro": è, semplicemente, stare al gioco.
Francesco
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