di Francesco Furlan
Vincitore di giornata
Massimo Barchiesi. Privato del consueto spazio domenicale del basket, Barchiesi ha trovato comunque il modo di chiudere la stagione in modo spettacolare. Dopo aver mancato l’annuncio promozione nelle ultime giornate, sarebbe davvero stata una beffa se Sassuolo-Livorno fosse stata assegnata ad altri. Fortunatamente, al “Braglia” c’era lui; è stata una delle migliori prestazioni stagionali assolute, a mio avviso seconda solo al derby di Roma dell’andata di Cucchi. Grande pathos dall’inizio alla fine anche quando in campo succedeva ben poco; la cronaca è poi decollata definitivamente dopo l’espulsione di Antei, quando la partita è diventata un’autentica cascata di emozioni, tutte rese benissimo. Barchiesi si è poi letteralmente scatenato (forse sin troppo, anche se non mi dà mai l’impressione di “recitare”) nel rocambolesco finale di partita: il tutto è stato talmente emozionante da essere “blobbato” per intero nel riepilogo delle 23.30, commento compreso. Direi che il mettere l’ottimo Massimo in pianta stabile a seguire il campo principale della serie B è stata una delle migliori intuizioni di Cucchi negli ultimi anni. E questo ci consente di ringraziarlo una volta di più.
Top
Riccardo Cucchi: e tanto per riallacciarci alla pagella precedente, raccontiamo l’ennesima, sontuosa prestazione di Cucchi. Non ricordo onestamente un big-match da decenni a questa parte in cui Cucchi abbia deluso. Ieri sera si giocava per traguardi non di primissimo piano (anche se trenta milioni di Euro non sono bruscolini), ma Cucchi ha sfoderato una prestazione da Finale di Coppa del Mondo. Eccellente nel primo tempo, quando era “solo” campo principale; strepitoso nel secondo, quando, col passare dei minuti, la sua radiocronaca è diventata di fatto una sorta di semi-integrale. Monologo perfetto, tenuto sempre vivo ed emozionante, pur senza quel sovraccarico dei toni in cui talvolta incorrono anche i suoi migliori colleghi. Fortunato anche perché prende il 2-1 del Milan proprio in apertura di collegamento; da lì alla fine assolutamente sublime. Grazie Riccardo !
Andrea Coco: e grazie, davvero di cuore, anche ad Andrea Coco, che ieri sera ha chiuso la sua lunghissima avventura in Rai. Anche nell’ultima cronaca della carriera ha esibito quelle che sono sempre state le sue doti migliori: una cronaca, precisa, pulita, senza eccessi. Peccato che, per tutto l’arco della stagione, sia mancato quell’urlo del “Sant’Elia” che accompagnava le sue radiocronache storiche, ma questa non è certo una sua mancanza. Ci lascia un’altra grande voce, che per tanto tempo ci ha regalato tante emozioni anche in altri sport (ho ancora nitidissimo il ricordo della radiocronaca della vittoria della squadra di spada maschile alle Olimpiadi di Sidney, ascoltata sull’autoradio); sarebbe auspicabile che per lui (come già accade per Coppola e come spererei potesse capitare anche per Forma e Raffa) venisse ritagliato magari un piccolo spazio di commento, durante la settimana o nel week-end. Sono sicuro che non ci deluderebbe.
Antonello Brughini: quella che si è chiusa ieri è stata anche per Brughini una stagione assolutamente strepitosa. In tutto l’anno non ricordo più di un paio di giornate storte per l’eccellente Antonello. Da prima voce o da seconda, che fosse in B oppure in A, sempre preciso, scorrevole ed assai gradevole anche nella cronaca. Ieri ha innestato il pilota automatico in Bologna-Genoa, mentre ben più appassionante era stato il racconto della partita del “Tombolato” sabato pomeriggio. Complimenti a lui; anche in questo caso c’è la speranza che l’anno prossimo possa essere utilizzato con maggiore frequenza anche come prima voce (secondo me, farebbe un figurone anche come cronista di integrali).
Flop
Paolo Zauli: finale di stagione piuttosto tormentato per il buon Zauli, sempre assai impacciato nella conduzione del sabato e del segmento domenicale. Sabato sera gli va riconosciuta un’ottima gestione dello spazio post-partita della serie B, in cui è riuscito a riepilogare tutti gli avvenimenti del pomeriggio senza incartarsi. Da lì in poi, purtroppo, ne ha combinate più di Carlo in Francia (cit.): ha sbagliato a dare il quadro delle semifinali dei play-off di B prima di Samp-Juventus; ha dato una curiosa interpretazione dei risultati delle serie del campionato di pallacanestro (Varese sul 4+1…); nella puntata domenicale ha parlato del tifo milanista del patron del Sassuolo Squinzi chiudendo con un’agghiacciante (per i tifosi milanisti) “passione nerazzurra”. Diciamo che il suo finale di stagione non è fra i migliori della carriera (eufemismo 3, cfr. puntata della scorsa settimana).
Filippo Corsini: eccellente la gestione delle puntata di sabato e domenica (anche se magari nella presentazione di sabato, poteva mostrare un po’ più di entusiasmo). Però, onestamente, mi è sembrato uno sgarbo davvero imperdonabile il negare a Coco l’ultimo minuto di radiocronaca della carriera. Con tutto il rispetto per i tifosi della Fiorentina, penso che il commento di Delfino al monologo dei Viola, a quel punto non fosse così indispensabile. Coco avrebbe davvero meritato il proscenio per il finale di Cagliari-Lazio. Si è parzialmente riscattato con delle parole molto gentili e meritate nei confronti del collega più anziano prima del commento, ma a mio avviso la macchia resta.
Emilio Mancuso: ha gestito per tutta la settimana i collegamenti dal “Foro Italico”. Fra un “eccoci qua” e l’altro, i suoi resoconti durante i giornali radio sono stati piacevoli ed esaurienti. Assai diverso il discorso quando è stato costretto ad abbozzare qualche brano di cronaca. Sia nella semifinale della Errani sia nelle partite domenicali ha toccato punti di depressione abbastanza ineffabili. Quest’anno gli è stato dato molto spazio, fra tennis e sci, ma la sensazione è che per diventare un cronista di punta, di strada ne debba fare ancora parecchia.
Per chiudere, vi lascio quella che, secondo me, è la classifica top e flop stagionale:
Top stagionale
1- Il derby di Roma di andata (Cucchi)
2- La promozione del Sassuolo (Barchiesi)
3- La vittoria dell’Italia sulla Francia al Sei Nazioni (Pacitti)
Flop stagionale
1- La terribile (non)-gestione della finale scudetto maschile della pallavolo (Zauli)
2- Il gol dato, poi tolto, poi ridato in apertura di secondo tempo in Brescia-Reggina (Mazzeo)
3- La versione 2013 di “Canzoni e Campioni”, davvero la peggiore degli ultimi anni (Tedeschi-Foderaro)
In conclusione, ringrazio ancora una volta Massimo, che mi ha dato l’opportunità di annoiarvi con le mie elucubrazioni da Agosto ad oggi. Un ringraziamento particolare e sentitissimo va anche all’amico Stefano Stradotto, che mi ha surrogato (era già capitato durante gli Europei e l’Olimpiade di Londra) in tutte le circostanze (e non sono state poche) in cui non sono riuscito ad essere davanti ai diffusori. Senza di lui, non penso sarei riuscito ad essere presente ogni settimana. Grazie ancora a tutti e, speriamo, a rileggerci ai primi di Settembre, quando ricomincerà il campionato di serie A.
#TICBemozioni
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4 commenti:
Concordo totalmente su Barchiesi, forse è stata l'intuizione migliore di Cucchi per questa stagione. Barchiesi come voce principale della Serie B è stato in grado di colmare un po' di quel vuoto che il campionato aveva perso senza i due mostri sacri Raffa e Forma. E' sempre sul pezzo, entusiasmante ma soprattutto competente, quasi sempre preparato sui vari giocatori da riconoscere (in B non è da tutti, qualche cronista "big" in B ha avuto parecchie lacune).
Corsini non mi è piaciuto molto nella gestione del secondo tempo della B: il campo di Modena sarebbe dovuto essere più lungo ben prima e non dal minuto 89.
Zauli ne ha combinata un'altra mentre Mazzeo parlava dalla Moto del Giro: lo sappiamo tutti che dalla Moto non sentono il ritorno, dovrebbero quantomeno saperlo da studio. Zauli entra su Mazzeo per dare la linea a Mancuso sul matchball di Nadal, poi nemmeno preso in diretta. Ma prendere la linea prima che finisse a Mazzeo, era chiedere troppo?
Pagelle che comunque sono una fotografia della stagione: Cucchi (assolutamente meraviglioso è dire poco), Barchiesi e Brughini, insieme a Repice, sono stati i grandi top della stagione.
Marco
Ciao Marco, ammetto di essermi perso il balletto sul match-point di Nadal/moto di Mazzeo. Stefano me lo aveva raccontato, ma direi che per queste due ultime settimane Zauli la sua razione di critiche se l'era già ampiamente presa. In effetti, fra i top avrei voluto citare anche almeno una cronaca di Repice (ad esempio, Lazio-Napoli o Fiorentina-Roma, splendide), ma ci tenevo anche a mettere un evento extracalcistico. E la vittoria dei rugbisti sulla Francia mi ha davvero emozionato.
Francesco
No ma, sui top sono sostanzialmente d'accordo con te. Pacitti merita la citazione.
Sul miglior Repice della stagione, voglio augurarmi che il suo fiore all'occhiello della stagione possa diventare il derby della finale di Coppa Italia, una partita molto molto difficile da commentare, per tanti motivi (Cucchi scrisse, una volta: "Il derby di Roma è la partita più difficile da raccontare").
Marco
Me lo auguro di cuore, nonostante gli ultimi precedenti di Repice con il derby di Roma non siano proprio incoraggianti in tal senso (soprattutto se raffrontati con le occasioni in cui lo ha commentato Cucchi). Evidentemente il grande Riccardo ha ragione: è una partita che incute un poca di "sudditanza psicologica". Peccato che quest'anno non ci sia la finale di CL, dove lo scorso anno Repice era stato bravissimo. Speriamo bene, anche perché ho la sensazione che a Roma la partita si stia davvero caricando in modo se possibile ancora più "forte" rispetto alle ultime volte (Stefano mi raccontava che le radio romane sono in fibrillazione da almeno una ventina di giorni...)
Francesco
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