La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 39

di Francesco Furlan
Giornata complessivamente positiva: penso che si possa tranquillamente tralasciare la colonna dei cattivi. Solo due annotazioni: ricordo che tanti anni fa la Gazzetta bacchettò Dotto, cui era scappato un “è finita l’agonia” al termine di un Piacenza-Genoa di fine stagione; ieri sera Bisantis ha parlato di “supplizio” per la partita dell’Olimpico. Ecco: forse termini così forti (specie in giornate come quella di ieri) è meglio riservarli ad altri contesti. Direi che lo “spettacolo inqualificabile” di cui l’inviperito Giuseppe ha riferito proprio sul fischio finale sia più che sufficiente. Assai godibile anche la cronaca mond…cioè l’integrale dell’Adriatico, con Delfino e Monaco in versione Gastone de Letorières e Dottor Grenvil (se fra i lettori c’è qualche melomane, capirà subito a cosa mi riferisco).

Vincitore di giornata: Roberto Gueli. Le sorti della squadra rosanero sembrano oramai irrimediabilmente compromesse. Peccato, perché l’anno prossimo il bravo Roberto scalerà al sabato pomeriggio. Partita emozionante al Barbera, che lui ha restituito con la passione che aveva riacquistato negli ultimi tempi. Da brividi i due gol del Palermo, aiutati anche da effetti sonori che rendevano molto bene l’atmosfera dello stadio. E’ il suo probabile congedo dalla serie A dopo tanti anni (anche se c’è un’ultima partita casalinga), ed è stata una prestazione davvero eccellente.

Top

Antonello Brughini: ammetto onestamente che quest’anno speravo gli venisse riservato più spazio anche in serie A. Ci si può comunque largamente accontentare, dato che, quando è stato chiamato in causa, è sempre stato uno dei migliori. Ancora una volta da Bergamo (dove tornava dopo lo strepitoso Atalanta-Roma di Febbraio); ancora una volta per una partita che, a dispetto di ciò che ci si poteva aspettare, è stata emozionante sul campo è rovinata dai soliti imbecilli fuori dal campo. Brughini non perde mai il controllo anche nei concitati momenti della sospensione e rimane concentratissimo anche in cronaca, dove è davvero irreprensibile. Peccato solo che non gli venga lasciato un po’ più di spazio, soprattutto nel finale. Oramai è davvero auspicabile un suo impiego più massiccio anche per le partite della massima serie.

Umberto Avallone: seconda partita in serie A da “titolare” per lui; fra l’altro una partita con squadre di rango e molto più sentita del Parma-Atalanta di domenica. Intendiamoci: i problemi restano (spesso gli si “intrecciano” le parole, scambia i nomi delle squadre, raramente riesce ad essere bello fluido), però rispetto alla partita del “Tardini” è già molto più sicuro (ha addirittura tentato di tenersi la linea per i due-tre minuti finali del primo tempo), come dimostra anche la descrizione (buona) dei due gol presi in diretta. Sfortunatissimo sull’1-0 della Lazio che vince sicuramente il premio di gol più “incasinato” dell’anno (e Corsini gli chiede pure il marcatore, povero…). C’è ancora parecchio da lavorare, ma un bel “top” di incoraggiamento se lo merita alla grande.

Francesco Repice: se non ho fatto male i conti, è il quarto giro di pagelle consecutivo che lo metto fra i migliori. Poco da dire: il suo finale di stagione è davvero da incorniciare. Eccellente (grazie anche al bravissimo Graziani) l’integrale dell’”Olimpico”, dove oltretutto resiste benissimo fino alla fine e non “soffre” affatto il gol del Chievo, anzi. Benissimo anche nel derby toscano di ieri, gestito con la solita maestria, anche da campo principale. Se riuscisse a limitare quegli eccessi da cui ogni tanto si fa prendere la mano…