Vincitore di giornata
Francesco Repice. Standing ovation per il miglior Repice stagionale. Il fatto che in campo non ci sia Pirlo è già un fattore positivo quando tocca al radiocronista calabrese. Privo del suo pupillo, Repice ci conduce con grande patos in una delle più belle partite della stagione. E se l’ottimo Graziani stavolta rimane per davvero una seconda voce, non si può certo farne una colpa al nostro, che anzi ci fa godere fino alla fine (e gli perdoniamo pure i toni davvero un po’ troppo alti del finale di partita: ci stavano ampiamente) lo splendido incontro dell’Olimpico. Auguriamoci che l’altissimo standard dimostrato sabato sera rimanga una costante anche per il prosieguo della stagione.
Top
Massimo Barchiesi: spedito inopinatamente al Piola, per la disperazione di tutti i partecipanti al Tototcronista, gli tocca una partita in cui capita più o meno di tutto. Bravissimo nella cronaca, bravissimo nel non perdersi nell’azione del doppio rigore per il Sassuolo, bravissimo anche nella ripresa (non coglie subito l’espulsione negli spogliatoi di Abate, ma, onestamente, la circostanza si verifica talmente di rado che si può tranquillamente abbonargliela), con tanto di commento finale. Torna alla sua amata pallacanestro nella giornata di domenica e non delude neanche qui: chiamato in causa durante “Pallavolando” (a proposito: gran bella puntata e complimenti alla Martellini ed alla Collazzo) sembra gli tocchi descrivere l’ennesima cavalcata trionfale di Siena. Invece, la partita si riequilibra e, nel finale, Zauli gli lascia la linea per un’integrale degli ultimi minuti raccontata con la solita passione. Oramai, per Barchiesi vale il consueto: un nome, una garanzia.
Maurizio Ruggeri: ero molto curioso di sentire come se la sarebbe cavata il timoniere di “Zona Cesarini”, di cui, in cronaca, ricordavo solamente gli Europei di atletica dell’estate scorsa (di cui conservo un ottimo ricordo). E Ruggeri non ha per nulla deluso, descrivendoci la due giorni della Fed Cup riminese con passione e competenza. Sabato gli è stato lasciato uno spazio più che soddisfacente; così come anche domenica durante “Tutto il Calcio”: francamente, si poteva forse lasciargliene di più durante la seconda parte di “Domenica Sport” (piuttosto incomprensibile la decisione di mandare in onda la registrazione di Ballardini sul match-point della Vinci) e metterlo come quinto campo di “Pallavolando” anziché far intervenire sempre Zauli per dargli la linea. Ma, chiaramente, questi non sono problemi dell’ottimo Ruggeri che, a mio avviso, merita, almeno nel tennis, qualche altra chance, nonostante il Mancuso in ripresa della scorsa settimana.
Enzo Del Vecchio: Del Vecchio c’è! Oramai è diventato anche lui una vera e propria colonna di “Pallavolando”. Devo dire che ieri lo aspettavo un po’ al varco, vista l’edizione lunga della trasmissione dedicata al volley. E per Del Vecchio è stata una giornata memorabile: splendida la partita di una lanciatissima Castellana Grotte ed ottima la cronaca del grande Enzo, che oramai sta diventando quasi un talismano per la formazione pugliese. Peccato che, nelle settimane “normali”, “Pallavolando” duri mezz’oretta scarsa: sono convinto che in una trasmissione un poco più lunga, i nostri cronisti sotto rete, ci darebbero soddisfazioni ancor maggiori. Ma, come si dice, il meglio è nemico del bene: accontentiamoci e speriamo che Martellini, Del Vecchio & C. proseguano su questo eccellente livello.
Flop
Enzo Del Vecchio: è oramai evidente che a commentare il Bari non c’è il Del Vecchio che partecipa a “Pallavolando”, ma il suo gemello triste. A parte un memorabile Bari-Sassuolo, quest’anno (e mi duole ripeterlo) Del Vecchio non è mai stato all’altezza della sua meritatissima fama. Toni dimessi, effetti audio limitatissimi (va beh, se lo stadio è mezzo vuoto non è colpa sua) ed un’aria da “Foglie morte” che sta davvero intristendo il campionato dei pugliesi. Anche col Varese, poco da segnalare a parte la malinconia. Speriamo che il campionato di B finisca presto e chissà che l’anno prossimo Del Vecchio possa un pochino ritrovarsi: aspettiamo con ansia il suo “ILGOLDELBARI !!!”.
Davide Novelli: mentre, zitto zitto, il nostro ottimo Mancuso si gode due medaglie in due giorni (con tanto di splendida intervista alla Fanchini), Davide Novelli, contravviene ad una delle regole basilari della scaramanzia sportiva (scusate, io non sono superstizioso, ma a questo cose credo ciecamente) e proclama Nadia Fanchini Campionessa del Mondo con due o tre discese di anticipo. Errore fatale; dato che a strettissimo giro di posta (non più di un paio di minuti) la Rolland lo punisce infrangendo il sogno dell’Azzurra, che rimane comunque con il suo splendido argento. Lo so, lo so: siamo nel 2013 ed a certe cose non bisogna più credere. Però, il mondo dello sport è fatto anche di questi piccoli rituali: penso che, in cuor loro, tantissimi di quelli che ieri mattina stavano seguendo la discesa abbiano fatto lo stesso mio pensiero.
Roberto Gueli: ahi ahi ahi, Roberto…aria di “Delvecchizzazione” per la voce del Palermo. Sempre preciso e puntuale nella cronaca, con il passare delle settimane il suo tono va assumendo sempre più un’aria da Requiem di Mozart (cit.). Anche nella partita di ieri, ho avuto l’impressione di uno che oramai non ci crede più. Certo, la retrocessione dei rosanero sarebbe davvero un fatto doloroso, viste le soddisfazioni che il Palermo si è tolto in questi anni. Coraggio, Roberto, l’ultima parola non è ancora detta: riprenda quella sua aria spigliata che ne ha fatto uno dei regionali più interessanti degli ultimi anni.
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