L' intervista di questa settimana è dedicata a una delle voci più ceelebri del Basket su Radio 1.
Stiamo parlando di Massimo Carboni, ex conduttore di Tutto Basket a cui abbiamo chiesto alcune curiostià
Come sta Massimo Carboni? Cosa fa da pensionato? Sappiamo di alcune collaborazioni.
Massimo Carboni sta bene, con i piccoli acciacchi di un settantenne. Cura i propri hobbies (lettura, cinema, passeggiate, cene con amici, week-end da spettatore di sport nei campi o palazzetti)
Ho rinunciato a collaborazioni fisse ed impegnative. Dopo quasi 4 anni di ozio la scorsa stagione ho realizzato le telecronache per la Sutor Montegranaro nonchè un appuntamento settimanale di basket. Quest'anno un breve commento al campionato di basket per il Corriere Adriatico
Una domanda che poniamo a tutti? Il suo esordio a Radio 1 Sport? (e/o Tutto il calcio)?
Il mio esordio è stato a Radio 2 nella trasmissione Domenica Sport il 2 settembre 1979 a San Benedetto per una gara di Coppa Italia tra Samb ed Atalanta.
Lo studio era curato da Mario Giobbe. Due settimane dopo debutto a Tuttobasket.
Per Tutto il calcio occorrerà attendere la metà di novembre.
Ascolta ancora la trasmissione? Che ne pensa del suo successore Alberto Pancrazi?
Si spesso ascolto Tuttobasket. Cosa penso di Pancrazi? Primi anni 70 assieme al Corriere Adriatico, poi alla Rai, quindi nella trasmissione, una volta al mese a pranzo assieme, quando abbiamo bisogno di consigli ci telefoniamo e siamo entrambi tifosi della stessa squadra di calcio e di basket.
Vorrei una suo commento su un'altra voce storica del basket oltre a lei ovveo Gianni De Cleva
Per me Gianni Decleva è il miglior telecronista di basket dopo Aldo Giordani. Come Aldo non urla, non eccede in commenti o inutili notizie su giocatori e tecnici, dice quello che accade con il ritmo della TV.
Molti lo criticano sostenendo che è lento. Andate a riascoltare i suoi interventi alla radio e ascoltate che ritmo aveva.
Che ne pensa della nuova prima voce Massimo Barchiesi?
Massimo Barchiesi è il futuro della trasmissione. Può essere il primo campo oppure il conduttore. Le piccole sbavature ha tutto il tempo per correggerle.
Chiudo la pagina del basket con un commneto sul movimento: la nazionale stenta nonostante qualche azzurro in NBA. I club arrancano dopo la"dismissione" di Siena. E' il momento più buio del nostro movimento?
Per il nostro basket è il momento più critico. Mancano i soldi, è mancata una programmazione, sta mancando il coraggio di porre certe garanzie per fare in modo che chi gestisce una società cestistica lo possa fare con serietà, non abbiamo più voluto puntare sui giovani italiani preferendo pescare "fuori" e non so quanto potrà cambiare l' imminente arrivo di Petrucci.
I club sono obbligati ad un drastico ridimensionamento non tanto dei traguardi quanto delle megalomanie di certi dirigenti. Dirigenti che mancano nel basket dove molti s'improvvisano manager. Siena ha fatto storia a se è vissuto un lungo momento di mancanza di avversari.
Ma credo possa continuare ancora per qualche tempo.
Lei ha partecipato a Tutto il calcio? Se sì qualche aneddoto o ricordo che vuole riportare all'attenzione in questa occasione?
La mia partecipazione a Tutto il calcio è stata sporadica, condizionata dalla presenza in serie A delle squadre marchigiane ma soprattutto dalla scelta di preferire il basket. Ricordo che la prima volta commentai un Cremonese-Catania con un giocatore con la maglia numero 11 che m'impressionò. Era Vialli.
Mi ricordo che la prima volta arrivai a Milano e avevo a disposizione una vettura, l'autista, il tecnico radio e il suo aiuto per arrivare allo stadio e montare l'attrezzatura. L'ultima volta che sono uscito per Tutto il calcio ero solo, con la mia auto e ho montato io l'attrezzatura. Ma mi sono divertito entrambe le volte
Un pensiero, un ricordo particolare di Alfredo Provenzali
Con Alfredo eravamo amici ma soprattutto fratelli di sigaretta. Cercavamo i posti più strani per poter fumarne una delle tante giornaliere. Ho cercato di copiare il suo ritmo e la stupenda bravura che aveva di allungare le vocali per poter pensare alla frase successiva. Un Grande,un Maestro.
Sente ancora alcuni colleghi in Rai?
Almeno una volta il giorno, o quelli di Ancona o quelli di Roma. Purtroppo il discorso da qualche tempo è sempre lo stesso, le difficoltà della Azienda, la gestione della stessa e le incertezze del futuro.
In certe occasioni anche ascoltando TuttoBasket viene da pensare che la pallacanestro doppi quanto a civilità il pallone. Concorda? O il calcio è per molti aspetti una piaga sociale?
Senza presunzione: ho seguito i mondiali dal 1982 al 2006 (escluso il 1998) e nonostante stessi dietro la nazionale non ho il ricordo di nessun giocatore. Con quelli di basket mi sento, ci si telefona, si è visitato musei o cattedrali durante le trasferte e si parla criticamente senza offenderci. Come può non essere una piaga sociale uno sport dove si truffa (scommesse e gare pilotate) dove si falsifica (ricordate la stori...ella dei passaporti), dove si litiga, dove c'è violenza, dove c'è una ingiustificabile ricchezza, dove a volte le conseguenze di una determinata preparazione portano a letali malattie e dove ormai il rispetto del pubblico passa attraverso le esigenze delle TV?
Progetti per il futuro? Speranze per il 2013?
Ma non dovevavno esser 10 le domande? Come quelle a Berlusconi o quelli dettati a Mosè?
Per il mio futuro spero possa continuare l'attuale presente. Le speranza per il 2013 potrebbero sembrarvi scontate ma solo quelle della pace in tutto il mondo, della possibilità che la ricerca continui in tutti i settori, che la politica italiana cominci ad occuparsi dei cittadini che deve tutelare e proteggere. E che...vinca lo scudetto mentre... faccia la Champions e che... torni al posto che merita,la serie B.
Buon Natale a Tutti e sereno 2012 da Massimo Carboni
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