di Francesco Furlan
Vincitore della sedicesima giornata: Ugo Russo. E’ dall’inizio dell’anno che Ugo Russo folleggia dai nostri diffusori con entusiasmo e competenza davvero mirabili. Penso che l’unica giornata un po’ storta gli sia capitata nell’orrendo Parma-Siena di qualche settimana fa. Anche nell’ultimo week-end ha fornito altre due eccellenti prestazioni: migliore in campo nel sabato pomeridiano dedicato alla B, dove, dopo un primo tempo piuttosto scialbo (come da lui sottolineato) si è letteralmente scatenato nella ripresa, ricordandoci anche una storica finale di Supercoppa Juventus-Liverpool (che effettivamente penso sia la prima partita che vidi in TV con il pallone colorato). Peccato che la nebbia calata sul “Tombolato” lo abbia privato degli ultimi minuti. Eccellente anche la cronaca della vittoria del Genoa a Bergamo, così come le interviste del post-partita. Oramai, Ugo (peraltro, presenza oramai consueta nelle grandi interviste di Majo) ci sta davvero viziando.
Top
Giulio Delfino: quando si dice tentarle proprio tutte. L’impresa della Ferrari era ardua, ma Delfino si è messo di buzzo buono fin dal venerdì (“prove libere negative, ma qui tutte le previsioni chiamano pioggia per i prossimi giorni”), ha proseguito al sabato (del resto le prestazioni non brillantissime delle Rosse nel corso delle qualifiche ufficiali sono state una costante) ed è esploso durante la cronaca del gran premio. Dall’autentica danza della pioggia manco fosse stato lo stregone dei Navajos di Tex Willer poco prima della partenza (“qui è tutto nero; nero a destra, nero a sinistra…”), alle terribili gufate lanciate sul malcapitato Vettel o, meglio, sulla sua monoposto (che stavano quasi per funzionare, visto l’incidente in partenza; ma, nel duello, Gastone Paperone Vettel ha sconfitto maga Magò Delfino), alla strepitosa sequenza di emozioni che la gara brasiliana ha regalato; dai pochi giri in cui Alonso ha cullato il sogno di diventare campione alla disillusione finale per la rimonta del pilota tedesco. Forse, il miglior Delfino stagionale e, visto lo standard sempre molto alto tenuto nel corso della stagione, uno dei migliori di sempre. Forza Giulio, adesso ci faccia entusiasmare anche con le Sue cronache calcistiche.
Paolo Pacitti: il titolare del rugby si inserisce da par suo in una puntata del sabato già molto divertente di per sé ed infila un’altra grande cronaca dedicata alla splendida partita della Nazionale di Brunel. Anche stavolta ottimo nel pre-partita; piuttosto scarico in un primo tempo in cui ogni volta che Corsini lo chiama in causa (fortunatamente molto spesso), il desolato Paolo riesce solo a dirci con tono sempre più scorato che “l’Australia allunga”. Grandi emozioni nel secondo tempo, con la rimonta quasi completata dagli Azzurri, da lui raccontata con passione ed un giusto tocco d’enfasi. Peccato per il solito centesimo per fare una lira che manca sempre alla nostra compagine. Dalla prossima settimana ci auguriamo di risentirlo, o per il Campionato italiano o per la Celtic League.
Francesco Repice/Tarcisio Mazzeo: serata di ottima vena per la coppia oramai consueta nei big-match. Quest’anno Milan-Juventus non era uno scontro d’alta classifica, ma il fascino della sfida restava sempre immutato. Repice (che si era pure scusato su Facebook per un errore durante Anderlecht-Milan: perdonato, anche perché, inter nos, non è che i giocatori della squadra belga siano così conosciuti) è stato all’altezza per tutta la partita, senza cadere negli eccessi “caressiani” che, a dire il vero, quest’anno ha palesato solo durante Juventus-Inter. Eccellente lui (anche nell’episodio del rigore, dove non ha voluto sbilanciarsi a definirlo inesistente, come in effetti era, ma ha sottolineato più volte il “presunto” fallo di mano di Isla) ed ottimo Mazzeo, che oramai è, secondo me, la migliore delle seconde voci “stabili” di Tutto il Calcio, nonostante la sua tendenza ad indulgere a giochi di società (cit.) si sia palesata anche nella tombola pre-partita, durante Domenica Sport. Attenzione: la mia recensione arriva per la cronaca fino all’ottantesimo; gli ultimi quindici minuti non sono riuscito ad ascoltarli…giusto per capire come, nonostante il Milan sia tagliato fuori dal discorso scudetto, la partita fosse sentitissima dai suoi tifosi.
Flop
La Coppa del Mondo di sci, o meglio: non la Coppa in sé. Ma il fatto che per questa terza prova non si sia mai sentito neanche un aggiornamento (rectius: io, almeno, non l’ho mai sentito). D’accordo che stavolta si trattava di gare oltreoceano, oltretutto in orari piuttosto “scomodi” (tutte le gare cadevano durante le integrali). Però penso che almeno qualche intervento del buon Mancuso (che peraltro nel secondo appuntamento stagionale mi era parso in crescita) non sarebbe stato sgradito. Evidentemente, lo sci stavolta ha fatto la fine delle partite di pallavolo che non hanno la fortuna di terminare entro la fine di Tuttobasket: desaparecido.
Emanuele Dotto: stavolta il grande Emanuele ha un pochino sbroccato, Niente da dire sulla cronaca di Samp-Bologna, partita che, verosimilmente, non passerà alla storia del calcio, ma che lui ha raccontato con la solita verve. La piccola frittata l’ha combinata a mio avviso sabato, quando, evidentemente emozionato durante l’intervista a Mogol (assieme ad un eccellente Brocani, che oramai con Dotto si intende a meraviglia), gli è scappata una battuta assai infelice su “quelli che dopo la partita di calcio tornano a casa e picchiano la moglie”. Forse la citazione di Jannacci gli è venuta spontanea; diciamo che, nel giorno che precedeva la giornata ONU contro la violenza sulle donne, mi è sembrata un tantinello inopportuna.
Infine, chiudo con un altro paio di citazioni: il solito, ottimo Barchiesi, che oramai è una presenza fissa anche nelle puntate del sabato ed a cui, oramai, faremmo fatica a rinunciare; un davvero sorprendente Dario Di Gennaro, che ha di fatto svolto la funzione di seconda voce di Scaramuzzino nella vittoriosa trasferta svedese del Napoli, compito riuscitogli alla grande (casomai Dario si stancasse della TV, lo accoglieremmo a braccia aperte); ed un imperdonabile Damato di Barletta che, sul secondo gol del Toro, per scacciare un insetto molesto che gli passava davanti agli occhi, ha indotto il Sommo a poter pensare, per qualche secondo, ad un gol annullato. Due mesi di sospensione (per Damato, ovviamente) mi sembrano il minimo della pena.
#TICBemozioni
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mercoledì 28 novembre 2012
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4 commenti:
io avrei da dire una cosa sul duo dotto brocani. come mai dotto non vuole mai intervenire nel caffe ristretto della domenica mentre quando caffè ristretto lo conduceva Foderaro u suo intervento era fisso
Ale
Ma saranno pure cazzi suoi se non vuole intervenire? E soprattutto, che cavolo centra con questo post?
A proposito di Barchiesi: sabato campo principale in Tutto il calcio serie B, domenica campo principale di Tuttobasket, lunedì impegnato col big match del campionato di basket in posticipo, martedì semi-integrale del posticipo di Serie A di calcio. Strike!
Un plauso anche a Bisantis che riesce sempre a rendere interessanti partite di Serie B non di altissimo livello.
Concordo su tutto, Delgiu! In compenso, questa settimana (salvo che non sia a Catania domani sera, ma ne dubito) digiuno calcistico totale per Barhiesi. Con gravi danni al mio pronostico del Totocronista!
Francesco
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