Partiamo dalla capolista JUVENTUS (6,5) che ha battuto un coriaceo BOLOGNA (6) per 2-1 all'ultimo respiro. Si potrebbe dire che nella notte di Halloween i bianconeri hanno visto le streghe con il pareggio a un passo e l'incombere dell'Inter con lo scontro diretto a +2. Ma si potrebbe dire che la Juve ha fatto un bel scherzetto ai tifosi interisti che già pregustavano tabelle e conti alla mano in vista di Sabato ma la strega Pogba (8) ha portato un dolcetto prelibato tutto da gustarsi per la platea bianconera, dolcetto assai amaro per chi aveva la bocca pronta a ben altri sapori.
Pogba non ha fatto sentire l'assenza di Marchisio e Vidal, ha segnato un gol, ha colpito una traversa e ha cucito gioco con forza, muscoli e decisione senza la timidezza della giovane età e dell'inesperienza. La carta in più per Conte, due gol tutti da 6 punti di una pesantezza inaudita per una Juve alle prese con il solito problema e cioè la concretezza sotto porta per chiudere i match ma al tempo stesso con quella voglia e quell'orgoglio insito nel dna bianconero da 49 partite di campionato di fila. Vittorie come queste fanno capire l'andazzo generale e anticipano i risvolti di Maggio. Un pò sfortunato il Bologna che allo Stadium si comporta sempre bene, sfiorando risultati prestigiosi.
Eccoci all' INTER (7,5) che sembra non volersi più fermare, fuori la SAMPODORIA (5) per il secondo posto a -4 dalla vetta con lo scontro diretto di Sabato per tastare le ambizioni della squadra di Stramaccioni. Juve favorita ma non sarà semplice contro questa Inter che sembra aver trovato i giusti automatismi, pronta a cambiare modulo senza snaturarsi, una difesa ermetica e un attacco fortissimo grazie al trio delle meraviglie Milito, Palacio e Cassano alla faccia dell'età. La Juventus stia molto attenta perché chi di scherzetto ferisce...
Nuovo ko esterno per il NAPOLI (5) contro l'ATALANTA (7), 1-0 che complica la situazione in classifica con la vetta a -6 e la perdita del secondo posto a vantaggio dell'Inter. C'è poco da dire, i partenopei soffrono l'assenza di Cavani, l'hanno sofferta domenica scorsa e a Bergamo ancora di più. Il gioco c'è stato, la squadra si è mossa bene ma è mancata la vena realizzativa del matador, la sua cattiveria e cinismo sotto porta. Insigne ci ha provato in tutti i modi ma non è ancora al livello del compagno di squadra. Detto di Cavani, bisogna aggiungere che la sconfitta di Torino ha sicuramente lasciato il segno, evidentemente le aspettative erano superiori rispetto a quella che è la realtà: il Napoli non poteva e non può vincere il tricolore.
Ancora delusione per il MILAN (6) nonostante la rimonta contro il PALERMO (4,5). Un punto che non serve a nessuna delle due squadre. Primo tempo inguardabile per i rossoneri, spenti, senza lucidità e con l'ennesimo cambio tattico di Allegri che ha mandato su tutte le furie Galliani e Berlusconi con i quali ci sentiamo di condividere. Allegri ha perso il timone tattico della squadra, ogni partita una formazione diversa, e spesso anche nel modulo. Fragilità che si riflettono sulla squadra e nel campo. Lo stesso Max è stato bravo a correggere in corso, confermando però gli errori iniziali, con l'innesto di giocatori determinanti per la rimonta. Oggi il Milan non può fare a meno di El Sharawi ed Emanuelson ma evidentemente due su 11 sono troppo pochi. Sicuramente Deve fare a meno di Pato.
Pareggio deludente per la LAZIO (5,5) contro il TORINO (6) all'Olimpico. Prime crepe per i biancocelesti a conferma dei nostri dubbi relativi alla panchina laziale. Le assenze delle colonne portanti Hernanes e Ledesma si è fatta sentire e domenica a Catania mancherà Klose per squalifica, pronto a riposarsi per il derby. In ogni caso la Lazio ha comunque una sua identità sulla quale poter fare affidamento per una stagione importante.
Infine la ROMA (4) sconfitta anche dal PARMA (8) per 3-2 con i gialloblu sempre più in alto in classifica. Roma che paga errori gravissimi e consecutivi della società in sede di mercato e gestionale del gruppo, che paga la scarsa attenzione dei giocatori, un gruppo dotato di buone individualità ma con poca determinazione, che paga l'ostracismo del suo tecnico il quale vede il calcio in un solo modo, che non si prende le sue responsabilità scaricandole sempre sui giocatori, su fattori esterni e sugli arbitri coprendosi di ridicolo anziché aprire gli occhi e cercare l'equilibrio. Se ognuno proseguirà per la propria strada personale per difendersi e mettere le mani avanti sarà un'altra stagione horribilis.
MIGLIOR SQUADRA: CAGLIARI
PEGGIOR SQUADRA: SIENA
SPECIAL ONE: POGBA
SPECIAL FLOP: DODO
SPECIAL GOL: CARMONA
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