Il Bird's Nest di Pechino, teatro della Supercoppa TIM |
Spettacolo indegno, quello della Supercoppa Italiana 2012. Uno spettacolo incommentabile se non con queste parole, poche, ma pesanti. Alla fine, chi ne esce vittoriosa è la Juventus, che dimostra a se stessa e agli altri che, se non si rinchiude nella sua sindrome da accerchiamento, è e resta per sempre la più forte. Una sindrome di accerchiamento che l'arbitraggio di oggi, non scandaloso come i napoletani vogliono far credere, ha smentito: non credo che se ci fosse davvero voglia di far male ai bianconeri, il buon Mazzoleni si fosse spinto ad espellere due napoletani in pochi minuti, a buttar fuori l'allenatore azzurro, il tutto dopo aver concesso un calcio di rigore. Che c'era. Come c'erano le due espulsioni di Pandev (insultare la mamma e company di qualcuno non è mai una grande idea, figuriamoci di un giudice di gara) e di Zuniga (ingenuo a sotterrare Giovinco a 2'' dai supplementari). Un Napoli che se la deve prendere soprattutto con se stesso, per aver lasciato campo e iniziativa ad una Juventus (complimenti a Carrera, che oggi esordiva in panchina) non bellissima in difesa, ma trascinata da un Mirko Vucinic che, quando è entrato al posto di Matri, ha fatto ammattire tutti. Un Napoli incapace perfino di sfruttare i regali bianconeri di un ancora traumatizzato Bonucci, che a momenti regala anche l'1-3 a Cavani nel secondo tempo, dopo aver fatto due regali natalizi anticipati nel primo.
Fin quando il vittimismo italico non si è impossessato di Mazzarri e company, era stata una bella partita. Juve domina, ma va avanti il Napoli con Cavani, che sfrutta una difesa juventina schierata in stile Luis Enrique (27'). Gran gol di Asamoah dieci minuti dopo, raddoppio napoletano con Pandev (cucchiaio al 42' su clamorosa dormita del 19 juventino, vice-campione d'Europa con gli azzurri di Prandelli). Entra Vucinic e la Juventus, a parte aver rischiato l'1-3, domina e sfiora il gol ripetutamente, fino a trovarlo meritatamente con un rigore di Vidal (77') arrivato dopo un netto tocco da dietro di Fernandes (subentrato a Paolo Cannavaro, decisione incomprensibile di Mazzarri) sull'ex n. 9 della Roma.
Tutto comunque bello per 87', a parte gli isterismi azzurri da karate, fino al finale, dove il calcio italiano si fa ancora una volta riconoscere, stavolta per mano di un Napoli frustrato. L'autogol di Maggio e il gol di Mirko nell'extratime passano in secondo piano di fronte a questo spettacolo vergognoso, che trova il culmine nel rifiuto del Napoli di sfilare per la medaglia d'argento. Un ennesima brutta figura. Iniziamo proprio bene. Forse è meglio che dal prossimo anno rimaniamo a casa nostra, se dobbiamo fare figure così. E intanto il povero Brasile, che non riesce a vincere un Olimpiade nemmeno per sbaglio, oggi ha dato l'ennesma lezione al calcio italiano a milioni di chilometri di distanza. Chapeau a voi, vergogna a noi. Noi tutti, perché lo spettacolo indecoroso del Napoli di oggi, purtroppo, non è roba inedita nel nostro martoriatissimo pallone. Alla prossima.
Mario Aiello
3 commenti:
É giusta la prima ammonizione di zuniga? É giusto non fischiare il fallo prima della seconda ammonizione di zuniga? Lei ha sentito uscire dalla bocca di pandev parole che diffamavano la madre del guardalinee? Il rigore non bisognava ripeterlo e magari si sbagliava pure? Mi dispiace ma oltre al calcio italiano, esce anche lei sconfitto che ha scritto questo stupido e di parte articolo... Non sono del Napoli ma e scandalosa una partita e un arbitraggio del genere ed é scandaloso leggere articoli del genere... Un tifoso DEL calcio
Per quanto discutibili e sbagliate possano essere le decisioni arbitrali, non ci si astiene mai, e sottolineo mai, al partecipare ad una premiazione.....nessun motivo e' valido per compiere tale atto.....non si risponde ad un torto subito commettendo un altro torto, prendiamo esempio da Sarmiento, Mangiacapre e Clemente Russo,napoletani DOC che sanno comportarsi fuori dai campi di gara con rispetto per tutti. Tommy
Caro signor "tifoso del calcio", mi deve scusare, ma io sono tutto tranne che di parte (si vede che lei frequenta poco il sito). Innanzitutto, io sono lo stesso che 24 ore fa ha criticato la Juventus per l'atteggiamento nel caso-Conte e l'ha sempre difesa sul muro (che forse lei non ha MAI letto) su Calciopoli. Quindi quando scrivo di Juve, ho delle mie idee, sono obiettivo e, soprattutto, NON sono juventino (né lo sarò mai). Fatta questa premessa, a prescindere dalle sfumature discutibili che ci stanno in qualsiasi arbitraggio (anche il migliore), se lei viene qui a giustificare il comportamento del Napoli alla consegna delle medaglie, allora lei non ha nulla a che fare non col calcio, ma proprio con lo sport. Buonasera.
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