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venerdì 10 agosto 2012

(01) Riflessioni - Ignoranza, vittimismo e disinformazione: il "dramma" juventino del 2012

La maglia della Juventus Campione d'Italia
La "sorpresa" è arrivata stamattina. Sorpresa, perché già si sapeva da giorni: 10 mesi a Conte, assolti Bonucci e Pepe, Lecce e Grosseto in Lega Pro. Questo per limitarci alle sentenze più attese e più clamorose. Già da tempo, invece, si sapeva della sentenza contro il Siena: sei punti di penalità, la stessa zavorra da cui partì l'Atalanta (nuovamente penalizzata) nel campionato 2011-2012, senza che questa compromettesse loro la partecipazione alla A successiva, che prenderà il via sabato 25 agosto con l'anticipo Fiorentina - Udinese (in bocca al lupo ai friulani, che hanno avuto un sorteggio Champion's ben più morbido del 2011: Sporting Braga per l'accesso alla fase finale).

Ma queste riflessioni non vogliono parlare delle sentenze (che siano sacrosante o meno, lo considerino chi è realmente implicato in esse), ma del clima assolutamente stupido, assurdo, incomprensibile che si è formato attorno ad esse. Soprattutto attorno ad una squadra, la Juventus, fino a prova contraria la più forte del campionato italiano (scudetto sul petto, e organico da 100 punti nel 2013 se messo a confronto con le altre diciannove squadre). Una squadra che, fino a prova contraria, non ha nulla a che fare con lo scandalo scommesse: partirà da zero, come tutte quelle che non c'entrano nulla. E lo scudetto, il meraviglioso scudetto del 2012, non si tocca. L'unico errore juventino, se così lo si può definire, è avere in panchina l'allenatore del Siena nell'incriminato 2010-2011, quell'Antonio Conte che ha insegnato un calcio meraviglioso ai suoi bianconeri nell'ultima annata.

Ecco, errore. Chiaramente, errore non lo è stato: non credo che il signor Andrea Agnelli sapesse che Conte, almeno secondo i giudici, avesse in qualche modo favorito una combine in un campionato di B infestato dal demone del gioco. L'errore il signor Agnelli lo comincia a commettere questa primavera, quando, una volta venuto a conoscenza che il suo tecnico fosse in qualche modo coinvolto, invece di coprirsi le spalle ha iniziato a difenderlo, forse per far dimenticare ai loro tifosi il "porgiamo l'altra guancia" del 2006, quando Cobolli e soci non fecero nulla per difendere quel gran patrimonio che era (ed è) la Juventus. E ha commesso un errore, se non addirittura più grave, quantomeno pari con quello di Cobolli: se quest'ultimo lasciò la Juventus in pasto al giudizio sportivo (che lasciò perplessi, soprattutto per la distanza tra le pene ai bianconeri con le pene agli altri), Agnelli ha deciso di far sua una questione che con lui non aveva niente a che fare. Difendendo Conte come se stesse difendendo se stesso, come se fosse la Juventus, e non il Siena, a rischiare grosso, grossissimo.

Insomma, dalla paura del 2006 all'ignoranza del 2012 il passo è più che breve. Ma il dramma intellettivo non finisce qua. Perché a questo punto, era lecito aspettarsi (ma poi, solo dopo, ci ricordiamo di essere in Italia) che i media, in maniera molto intelligente, cercassero di spiegare non tanto ad Agnelli, quanto al popolo italico, che la Juventus, in questa storia, non c'entra niente e che anzi deve cautelarsi, cercando un nuovo tecnico dal pedigree del vincente. Invece, no. Nessuno nota la clamorosa incongruenza. Piuttosto, si pensa a vendere, a fare audience. E così, un marziano che va in visita sulla Terra pensa che sia la Juventus, e non il Siena, a rischiare grosso. Il vittimismo juventino (sì, è vittimismo) raggiunge il colmo nei forum, quando si continua a parlare di Calciopoli, di Moggiopoli, di Farsopoli e di tutti gli "opoli" possibili. Lo juventino che difende il proprio scudetto, come se qualcuno lo avesse messo a giudizio (ma chi? Quando? Dove?). L'antijvuentino (che va al tifoso del Bologna al tifoso dell'Udinese, senza distinzione di colori) che attacca lo scudetto 2012 (ma dov'è sta sporcizia? Chi la pubblicizza?) e anche quelli precedenti. Nessuno, e sottolineo nessuno, che fa notare ad Agnelli e al popolo di italioti che la Juventus ha fatto sua una crociata che sua non lo era, non lo è e non lo sarà mai. Né i media, nè i tifosi scatenati nei forum. Nessuno.

E intanto, il Siena, sotto un silenzio assordante (chi lo nega, deve farsi un esame di coscienza), finisce a -6. Forse addirittura graziato. Mentre la Juventus, giustamente, rimane lì: partirà da zero con uno scudetto lucente sul petto e un organico che, senza sindrome di accerchiamento, vale almeno 100 punti in 38 giornate e un piazzamento di quelli importanti in Europa! Ma intanto, sono proprio i tifosi juventini a urlare il loro vittimismo, un vittimismo alimentato dagli attacchi degli antijuventini, ignoranti quanto loro, ignoranti quanto l'Italia intera. Qualcuno, leggendo questo post, attaccherà anche me. Vi rispondo in anticipo: juventini, è vero, siete delle vittime. Di una società che per la seconda volta in sei anni è stata incapace di difendere bene la vostra squadra del cuore. Se le cose quest'anno dovessero andare male, non prendetevela con Palazzi, per quanto incapace sia. E intanto Capello va ad allenare in Russia...

Chiudo questa riflessione con un ammonizione generale ai miei colleghi: se i media sono ignoranti, ricordiamoci che noi rappresentiamo i fan di una trasmissione, quella sì, immacolata. Abbiamo tutti un po' più di senno quando scriviamo. Grazie. Mario Aiello

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Due stagioni or sono , quando il milan vinse nettamente e meritatamente lo scudetto, soprattutto grazie allo strapotere negli scontri diretti, a poche giornate dalla fine le prime 4 si trovavano racchiuse in 6 punti.
Riccardo cucchi aprì quella puntata di Radio anch io dicendo "ora il campionato è più aperto che in passato". cio bastò x chè iun tifoso juventino ci vedesse un attacco alal sua squadra.
addirittura questi cercò una pagina fb nn ufficiale di cucchi( quella ufficiale nn era ancora aperta) per invitarlo a diciamolo in modo fine " utilizzare le stanghette dei suoi occhiali come carta igenica".
Ale

Anonimo ha detto...

dimenticavo un dettaglio : l'ultima volta di 4 squadre in 6 punti era stata nel 98 quindi 13 anni dopo.
Ale

Anonimo ha detto...

Finalmente un po' di buon senso ed obiettivita, cose che hanno sempre contraddistinto questo blog da quando lo seguo, a parte lo spiacevole pezzo di qualche giorno fa. Sergio

Davide S. ha detto...

Sottoscrivo ogni parola di questo post. Le sentenze dimostrano che non c'è nessun complotto anti juventus costruito artificiosamente per demolirne il nuovo corso vincente. Antonio Conte sarebbe stato squalificato anche se in sella alla Battipagliese o al Marsala. Pepe e Bonucci, nonostante siano juventini sono stati assolti e non condannati se ci fosse stato un complotto. Alcuni hanno preso 4 anni, altri 3 e diverse società penalità e retrocessioni eppure non si chiamano Juventus. ..Punto! Davide

Mario Aiello ha detto...

Chiedo ai gentili lettori una cortesia, e cioè quella di postare idee, opinioni sull'argomento e critiche alla mia persona garbate, in positivo o in negativo, senza che devono essere scritte minacce o insulti di vario genere. Ho già cancellato due commenti volgarissimi. Al terzo tolgo la possibilità di commentare questo post. Grazie.

Mario Aiello

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RaiBobo ha detto...

Pieno sostegno a Mario. O si parla democraticamente e con educazione esponendo il proprio parere o commento cancellato.

marco ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Mario Aiello ha detto...

Possibilmente, evitare di scrivere tutto in maiuscolo. I commenti tutto in maiuscolo vengono cancellati. Grazie a Bobo per l'appoggio.

marco ha detto...

Avere il coraggio, di interpretare con assoluta coerenza, vicende inerenti alla juventus fc 1897, la dimostrazione, che nel mondo del calcio, esistono persone dotate di personalità ed infinito coraggio. Esposizione chiara, che merita un sincero ed inequivocabile plauso. Finalmente un giornalista da apprezzare, per competenza e serietà. Nota bene: francamente bizzarro, cancellare i commenti in maiuscolo. Obiettivamente, una mancanza di rispetto, nei confronti di quelle persone, che oltre ad intendersi di calcio giocato, hanno il privilegio di scrivere in maniera alquanto concisa e garbata. Scusate, per la critica...

Anonimo ha detto...

x marco
nel linguaggio di internet scrivere in maiuscolo equivale a urlare.
Capità anche a me un paio di anni fà, le prime volte che intervenivo qui sopra o nel muro
ale

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