La Radio-Pagella Europea 5

di Francesco F.

Spagna-Portogallo: incredibile come la sorte si sia accanita con il povero Bisantis. In 210 minuti complessivi fra Spagna-Francia e Spagna-Portogallo gli sono toccate le due partite più noiose (e quindi più difficili da raccontare) dell’intero Europeo. Se l’è cavata molto bene; francamente ritengo fosse impossibile fare meglio. Ottimo il resoconto dei rigori. Ma se il momento clou della partita è stato quando, già verso la mezz’ora, Corsini da studio ha letto l’SMS della simpatica Matilde che ha detto “Qualcuno batta la Spagna. E’ la morte del calcio” (con chiosa immediata del buon Giuseppe “…forse del calcio no, ma del divertimento sì…”), si capisce bene quanto inguardabile sia stata la partita. Comunque, bravissimo Bisantis. Per il secondo grande torneo di fila è stato gratificato di una semifinale; a questo punto la sua consacrazione (meritatissima) è definitiva. Adesso un mesetto di vacanza e poi lo ritroveremo a Londra. Premio meritato per il vero “Stakanov” del microfono…
Voto per Spagna-Protogallo: 6,5.
Voto totale al suo Europeo: 7,5

Germania-Italia: Corsini, in una delle puntate di “Europa in gol” di venerdì ha affermato che il video della partita con il commento di Cucchi e Repice era il secondo più visto su You Tube. Un giro per i blog calciofili mi ha peraltro fatto rendere conto di quanto apprezzati siano i nostri eroi, anche da chi non è più abituato ad ascoltare il calcio alla radio. Effettivamente, il loro racconto della semifinale assurge ad uno dei momenti più alti degli ultimi anni di cronache. Precisi, puntuali, entusiasti senza essere retorici. E se questa per Cucchi è un abitudine, devo dire che Repice, inascoltabile nel quarto contro l’Inghilterra, ha finalmente trovato la sua dimensione: commento mai banale, intelligente, divertente (Balotelli “statua d’ebano…”) e finalmente non urlato (anzi, negli ultimi minuti addirittura sussurrato, tanto palpabile era la tensione) . Una vera “seconda voce” che si integra alla perfezione con il principale. Da antologia l’annotazione sul “dolcissimo errore” quando Cucchi nomina Del Piero in luogo di Di Natale, così come il parallelo fra le formazioni dei Germania-Italia del passato e quella vittoriosa di giovedì sera. Bravi, bravi, bravi.
Voto ad entrambi: 9,5 (perché il dieci non si dà per definizione..)

Spagna-Italia: l’ultimo atto è stato preparato per due giorni e per un intero pomeriggio. Il crescendo rossiniano si è poi definitivamente concretizzato in un’altra cronaca che temo non resterà negli annali solo per il risultato negativo (a proposito di “morte del calcio…”). Fin dall’inizio sottolineano le difficoltà dell’Italia; Cucchi descrive da par suo la prima rete dei Campioni uscenti e rientranti (“la segnaliamo con rammarico, ma davvero una grande azione della Spagna..”); Repice con i suoi ripetuti “mamma mia” sul possesso palla degli spagnoli mette bene in luce lo stupore per la super-prestazione della Furie Rosse che sicuramente avrà colpito tutti gli spettatori. Il buon Francesco tenta perfino di farci coraggio quando nel prolungato torello dei difensori iberici Ramos ed Arbeloa sbagliano due stop elementari (“…chissà che con questi errori da matita blu, la serata non finisca per colorarsi di azzurro…”), ma sul 2-0 il loro tono ci fa capire come oramai ci sia poco da fare (“…scusate per l’errore ma se un terzino come Jordi Alba, fa un inserimento come se fosse Fabregas…”). Ripresa al piccolo trotto, del resto non c’è più molto da raccontare. Bravissimi nel tenere viva una partita già ampiamente finita ed ottimo il commento finale, anticipato quando gli spagnoli sono ancora sul 3-0.
Voto ad entrambi: 9.

Infine, il mio personale riepilogo dei voti a tutti i protagonisti dell’Europeo Radiofonico):
Riccardo Cucchi: 9
Francesco Repice: 7,5
Emanuele Dotto: 8 (7 per le radiocronache; 9 per le conduzioni e gli strepitosi servizi di calcio e non solo, durante “Europa in gol”)
Giulio Delfino e Giovanni Scaramuzzino: 7,5
Giuseppe Bisantis: 7,5
Enzo Del Vecchio: 6,5
Antonio Monaco: 6,5
Daniele Fortuna e Filippo Corsini: 6,5
Filippo Grassia: 8,5

Italo Cucci: 7
Paolo Casarin: 6
Marco Zunino-Antonio Cabrini: 5

Per concludere, voglio ringraziare la redazione di Ticb che mi ha dato la possibilità di pubblicare queste (spero) innocenti annotazioni; chissà che non ci si possa risentire in futuro. Grazie in particolare all’amico Stefano Stradotto che, di fatto, mi ha mandato cinque radiocronache via SMS durante quelle serate in cui non ho potuto indossare le cuffie. Senza di lui, temo avrei dovuto lasciare le pagelle incomplete.