Re-te, re-te, re-te, perchè Andrea Pirlo e Totò Di Natale che infilano la Spagna e con una classe così, è roba da urlo. Non arrivano i tre punti ma uno solo, ma con una prestazione che va applaudita e con parvenze di squadra e anima che possono finalmente regalarci un sorriso e farci anche rimpiangere di non averne segnato un secondo con Balotelli: la notizia è che possiamo permetterci di farlo, dopo aver giocato lo stesso sport dei Campioni di Tutto irraggiungibili per Tutti.
Azzurri che hanno finalmente fatto sprizzare entusiasmo, tanto da regalare i caratteristici voli repiciani, che con un pizzico caressiano e uno spruzzo pellegattiano rimembrano Von Karajan per quell'Andrea Pirlo che ha suonato l'ennesima maestosa sinfonia. Però se pensiamo ancora a Dossena e Collovati, è da folli mettersi ad eccepire perfino su un soffio di fiato dei "nostri", per l'amor del cielo. Anche perchè le annotazioni in diretta di Repice valgono almeno 9 commentatori tecnici della Rai messi assieme.
L'unica vera critica da sollevare è sulla gestione di quei quindici minuti finali di chiacchiere allegre che hanno seguito il triplice fischio, perchè nel frattempo scattava il Gran Premio del Canada a Montreal e la partenza non è stata raccontata in diretta: ok, non c'è Giulio Delfino e ci è rimasto il solo Paolo Zauli a Saxarubra. Però, però..
Aspettando la Croazia e aspettando la conferma che di un nazionale non più cartapesta da stracciare dopo strombazzate illusorie. Abbiamo ancora tanta voglia di re-te, re-te, re-te!
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