Vincitore della seconda giornata
Riccardo Cucchi Premio che comprende anche l'eccellente radiocronaca di Spagna- Italia. Anche ieri, nonostante una piccola incertezza proprio sul gol degli Azzurri, la solita grande competenza, unita ad aplomb ed alla giusta dose di entusiasmo (e, nel secondo tempo, di rammarico) che gli consentono di tener testa al solito, torrenziale Repice (a proposito, ma il "Professore" non era Seedorf ?). Ad multos annos !
Top 3
Emanauele Dotto: ammetto di avere un debole per lui. Ma, dopo un po' di fatica emersa nel secondo tempo di Polonia-Russia (quando dava l'impressione di lottare per trattenere qualche colpetto di tosse), ieri ha regalato perle in serie, perfino prima degli stacchetti pubblicitari, con esibizioni da poliglotta, prima con la "reklama" polacca e poi con la locuzione latina "pacta sunt servanda" che mi ha fatto tornare ai bei tempi in cui davo l'esame di diritto internazionale. Ah, se poi qualcuno mi ragguagliasse su cosa sia di preciso il "football gaelico" gliene sarei grato. Solo un paio di minuzie: il litigio con il nome del povero Santi CazorLa (per scusarsi gli aveva perfino fatto segnare il 4-0) e "l'agonia del Trap sta per finire": forse termini siffatti è meglio lasciarli per altri contesti. A parte tutto, è difficile riuscire a tenere viva un partita che, come da lui affermato più volte, era "finita dopo quattro minuti". Bisogna essere dei fuoriclasse: non sussiste alun dubbio sul fatto che Dotto lo sia.
Enzo Del Vecchio: lo ha fatto notare anche Marco D'Alessandro: finalmente il Del Vecchio che ci piace. Dopo un pre-partita lirico, con divagazioni sulla cultura yddish e sul fatto che "a Leopoli sembra di vivere in un quadro di Marc Chagall", era incappato in un primo tempo ai limiti del disastroso, dove, oltre all'incapacità cronica di riconoscere i marcatori (diamine, che avesse segnato Pepe, me ne ero accorto io in diretta...), gli era scappato un agghiacciante "gol del Portogallo" sull'1-2 di Bendtner. Si riscatta alla grande con un secondo tempo ai limiti della perfezione, dove sottolinea impietosamente (e ci mancherebbe !) gli strafalcioni di CR7 e, dopo aver evocato gli dei del calcio sul pareggio dell'ex attaccante dell'Arsenal, si esalta sul rocambolesco 3-2 di Varela. Avanti così !
Massimo Barchiesi: gli viene giustamente dato uno spazio rilevante durante Germania-Olanda e Svezia-Inghilterra e lui non tradisce, con la strepitosa cronaca degli utlimi minuti di gara 3 di Milano-Siena, culminata nella rocambolesca azione che regala ai campioni uscenti la palla decisiva dopo lo 0/2 dalla lunetta di Stonerook, azione che curiosamente si ripete quasi identica a parti invertite in gara 4, con Fotsis che cattura il rimbalzo decisivo. Termina gara 4 ai limiti dell'afonia. Ammetto onestamente che mi piacerebbe sentirlo impegnato un po' di più nel calcio, però oramai nel basket ha raggiunto e superato i suoi illustri predecessori, almeno a mio avviso. Lo aspetto con ansia alle Olimpiadi.
Flop 3
Giulio Delfino: intendiamoci: nulla da dire sulle radiocronache. Riesce a non farci addormentare durante la partita finora più brutta degli Europei (Francia-Inghilterra). Ottimo anche in Ucraina-Francia, nonostante nel secondo tempo il suo apparato laringo-faringero ingaggi una dura lotta on l'umidità di Donetsk (a proposito, penso che più di qualcuno di noi maschietti del blog avrebbe voluto controllare di persona il "bel vedere" delle tifose ucraine e francesi sotto il fortunale). Anche in Germania-Olanda offre un ottimo ritmo e considerazioni tattiche all'altezza, al netto di qualche imprecisione nell'individuazione dei ventidue in campo (magari per colpa dei moscerini...). Però, non è possibile che in tutta la squadra dei radio-telecronisti Rai gli unici in grado di pronunciare correttamente i nomi tedeschi siano Bizzotto e Giovannelli. Ai cultori della lingua di Goethe o a chi la deve usare per lavoro otto ore al giorno (in entrambi i casi, il sottoscritto) sentir dire per novanta minuti "Hammels" (a parte in un caso: deve essergli scappato...) o (più di qualche volta) "Neier" fa, letteralmente, accapponare la pelle. Suvvia, farsi aiutare dal professorino Bizzotto non penso sarebbe un'umiliazione così terrificante, anche per uno dei primi della classe come il bravo Giulio.
Antonio Cabrini: ribadisco, rispetto ai vari Zazzaroni, Varriale e Gnocchi, gli opinionisti della radio sembrano luminari del calcio. Però, caspita, se uno non ha potuto vedere tutte le partite o non ha capito la domanda, ci si può anche tenere sulle generali, senza accartocciarsi nella banalità. Se a precisa richiesta di Corsini di fare qualche nome di giocatore che si vedrebbe bene nel nostro campionato si risponde nominando Iniesta, beh, è segno che si stava evidentemente pensando ad altro. E dire che nella Spagna stava giocando un gioiellino come Xavi Hernandez del Bilbao. O che, dato che poco prima si parlava della conferma di Thiago Silva, si sarebbe potuto nominare l'unico giocatore che, forse, nei prossimi anni potrebbe avvicinarsi ai suoi livelli, HUmmels. Va beh, si vede che il bell'Antonio non era in gran serata. Rimandato.
Antonio Monaco: senza "ilpescaradizeman" o "ilgoldiciroimmmmmmm(etc.)obile" sembra un pesce fuor d'acqua. Giovedì, grazie alla "reklama" che andava in onda su Rai 1, gli è riuscito di accalappiare Prandelli per primo, ma avevo la sensazione che fosse un pochino intimorito. Una domandina sul fatto che l'Italia nel secondo tempo, più che calare sia sparita non sarebbe stata del tutto fuori luogo. Forza Antonio, tira fuori le unghie. E pensa che l'anno prossimo "ilpescaradistroppa" potrà perfino tentare di ripetere l'exploit del 1993, quando asfaltò gli attuali Campioni d'Italia.
0 commenti:
Posta un commento