di Roberto Pelucchi
Il 1970 è l'anno dello scudetto del Cagliari di Gigi Riva. Uno scudetto che viene ipotecato il 22 marzo 1970 quando i sardi si portano a +4 in classifica sulla Juve. Quel giorno nella scaletta di Tutto il calcio minuto per minuto ci sono i seguenti collegamenti: Fiorentina-Juventus con Enrico Ameri, Cagliari-Verona con Sandro Ciotti, Brescia-Napoli con Everardo Dalla Noce, Milan-Sampdoria con Beppe Viola, Palermo-Bari con Nuccio Puleo, Piacenza-Catania con Piero Pasini. Quando alle 16.01 Roberto Bortoluzzi dallo studio centrale invita i colleghi a comunicare soltanto i risultati dei primi tempi, Ameri annuncia il 2-0 della Fiorentina e cede la linea a Ciotti, la cui voce roca viene sovrastata dal boato dei tifosi dell'Amsicora. Il giorno dello scudetto aritmetico è invece il 12 aprile: la Juventus gioca a Roma contro la Lazio, il Cagliari ospita il Bari. All'Olimpico c'è Ameri, dall'Amsicora il racconto è di Ciotti. La Stampa del giorno dopo racconta un episodio successo negli spogliatoi al termine della partita. "C'è chi stravede per Nené. Una signora grassissima, che una volta si è anche tinta il volto di scuro per meglio identificarsi con il centrocampista cagliaritano. Domenica ha violato gli spogliatoi, ha investito il radiocronista Ciotti con tutta la violenza che aveva in corpo, accusandolo senza alcuna ragione di aver osteggiato il Cagliari. Raccontò poi Walter Chiari che negli spogliatoi si alzarono urla come «Hanno sputato su Sandro Ciotti», urla pari al famoso «Hanno ammazzato compare Turiddu»".
Nel corso della stessa stagione desta scalpore l'iniziativa di far vedere sul tabellone luminoso dello stadio Olimpico di Roma, a partire dai secondi tempi, i risultati parziali di tutte le partite di Serie A, aggiornati minuto per minuto attraverso le comunicazioni dei radiocronisti. In giugno in Messico si gioca il Mondiale e la radio organizza la trasmissione Tutta la coppa Rimet minuto per minuto, coordinata dallo studio centrale dal solito Roberto Bortoluzzi. I radiocronisti sono cinque (sicuramente Ameri, Ciotti e Luzzi, quest'ultimo al suo primo Mondiale). E' Ameri a raccontare, con tutto il pathos di cui era capace, il 4-3 dell'Italia contro la Germania Ovest. Gli azzurri perdono poi la finale contro il Brasile e al rientro in Italia, a Fiumicino, centinaia di tifosi contestano il c.t. Valcareggi per la staffetta Rivera-Mazzola. C'è un lancio di pomodori e sassi in cui rimane leggermente ferito Ciotti. Ecco, Ciotti. Il 1970 segna il suo debutto televisivo sul Secondo canale, con un programma settimanale intitolato Il Telecanzoniere. In agosto Torino ospita le Universiadi, seguite da sette radiocronisti che effettuano 17 collegamenti al giorno dai vari campi di gara.
Con l'inizio della stagione 1970-71, ogni domenica pomeriggio al termine delle partite di campionato, sul Programma nazionale, c'è una nuova trasmissione destinata a diventare un cult: Novantesimo minuto, ideato e condotto da Paolo Valenti, arrivato da pochi mesi dalla radio, con Maurizio Barendson. Valenti, il 27 marzo, fu anche il telecronista della Via Crucis di Papa Paolo VI. Il 1970 nasce ufficialmente il "bordocampista". Il 28 dicembre, infatti, l'Inter spedisce un telegramma di proteste alla Rai: "Protestiamo fermamente per aver voi utilizzato durante partita Inter-Juventus due permessi ingresso fotografi inviando in campo a nostra completa insaputa due radiocronisti (uno dietro ogni porta, ndr) violando precisi regolamenti e provocando intervento Lega nostri confronti e reazione giornalisti sportivi. Ritenendoci completamente estranei accaduto, ogni responsabilità conseguente sarà vostro carico". Anche l'Ussi, l'Unione stampa sportiva, alza la voce con la Lega Calcio e chiede che lo stesso trattamento venga riservato anche ai giornalisti della carta stampata (cosa, ovviamente, non possibile). Negli anni successivi la presenza di un radiocronista a bordocampo diventerà fissa soprattutto in occasione delle partite della Nazionale.
Con questa puntata la rubrica va in vacanza, tornerà regolarmente con l'inizio del campionato. Buona estate a tutti.
#TICBemozioni
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mercoledì 23 maggio 2012
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6 commenti:
Mi permetto di correggerVi.
I radiocronisti inviati al Mondiale del 1970 furono : E. Ameri, R.Bortoluzzi, S.Ciotti, Guglielmo Moretti, Mario Gismondi, Alfredo Provenzali e Massimo Valentini : essendo in possesso della radiocronaca integrale di Ita-Germ. conosco a memoria anche la sigla di presentazione che declina l'elenco sopra citato. Un grosso abbraccio da Gaetano(Lecce)
Grazie mille Gaetano, purtroppo le fonti di quel periodo storico scarseggiano e le poche notizie sono difficilmente verificabili. Quindi, ben vengano le segnalazioni come la tua. Ancora grazie, Roberto.
La presenza di Provenzali era abbastanza nota perché il diretto interessato ne ha parlato più volte: quando morì Enrico Ameri Provenzali raccontò di essere stato in postazione vicino a lui e di avergli massaggiato la schiena durante la radiocronaca; in un "Porta a Porta" del novembre 2009 Provenzali ha raccontato anche che nella stessa partita era accanto a Maurizio Barendson, protagonista di un siparietto con un menagramo presente allo stadio. [Ettore'76]
http://www.youtube.com/watch?v=29RxO0C9X-8
Figurati Roberto. Potrei aggiungere tanti particolari sulla radiocronaca di Italia Germania del 1970: chiedete e Vi sarà dato.....
Un salutone da Gaetano (Lecce)
Gaetano lasciami la tua mail che ti contatto (oppure lasciala a Raibobo, che me la gira) così ti contatto. Grazie, Roberto
E-mail inviata a Raibobo.Ciao
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