di Fabio Stellato
Amici di "Tuttoilcalcioblog" da questa settimana, e fino alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, diamo vita a questa nuova rubrica che altro non è che uno spin-off di "Amarcord Speciale"; infatti all'interno di "Schegge a 5 cerchi" vi proporremo ogni settimana un documento audio riguardante le Olimpiadi del passato.
Per questo primo appuntamento torniamo all'edizione romana del 1960, edizione che l'Italia chiuse al 3° posto nel medagliere con 36 medaglie, di cui 13 d'oro.
Delle 13 medaglie d'oro, 4 sono arrivate dal ciclismo su pista con Sante Gaiardoni, che ha vinto la velocità individuale ed il km da fermo, il quartetto dell'inseguimento a squadre (Vigna, Arienti, Testa e Vallotto) e con il tandem di Bianchetto e Beghetto. Ed è proprio la finale del tandem che andiamo a rivivere questa settimana, finale vinta da Sergio Bianchetto e Giuseppe Beghetto, entrambi originari della provincia padovana, con cognomi dal suono omofono, entrambi classe 1939, fisicamente simili al punto che in pochi erano in grado di distinguere l'uno dall'altro; in quella memorabile finale olimpica il duo azzurro si impose sui tedeschi Simon e Staber.
In ambito radiofonico, le Olimpiadi del 1960 hanno rappresentato la svolta; le radiocronache Olimpiche infatti hanno aperto il viatico a quello che pochi mesi dopo sarebbe diventato "Tutto il calcio minuto per minuto". A Roma '60 la radio italiana ha, per la prima volta, sperimentato e realizzato(con successo) lunghe radiocronache in diretta da piu campi di gara.
Le gare di ciclismo su pista furono seguite dal mai troppo compianto Paolo Valenti, di cui andiamo a riascoltare la radiocronaca della finale del tandem e della premiazione, una premiazione che vi invito ad ascoltare con particolare attenzione; un commento, quello di Valenti, in punta di piedi, quasi a scusarsi con i neo campioni Olimpici, per essersi intromesso nella loro cerimonia solenne, cerimonia "ove ogni parola in piu' stonerebbe". Un garbo ed un senso della riservatezza, quello di Valenti, che nel giornalismo odierno è forse impossibile da trovare.
Ringraziamo www.bicidepoca.com per la foto utilizzata nel video.
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