E' davvero grave che al giorno d'oggi ed in quello che dovrebbe essere lo stadio della Capitale d'Italia, un professionista non possa svolgere regolarmente il suo servizio in tribuna stampa (e non in curva Nord) ed invece possa essere disturbato in qualunque momento da chicchesia. Chissà se il poveretto invece che lanciare degli urli avesse alzato le mani o peggio.
Vi forniamo la registrazione di quanto accaduto, sperando di contribuire nella denuncia del fatto.
Tuttoilcalcioblog.it manda piena solidarietà ai due radiocronisti per l'accaduto.
Riportiamo dal portale TUTTONAPOLI.NET, la rabbia di GIULIO DELFINO via Twitter: “Complimenti vivissimi al servizio d'ordine della tribuna stampa dell'Olimpico che ha lasciato libertà assoluta all'aggressore. Complimenti vivissimi al capoufficio stampa della Lazio che mi ha liquidato con un laconico ’mandame na meil’ e poi si è fermato a farsi le foto. L'aggressione che ho subito era premeditata,il tifoso laziale e' amico intimo di un noto radiocronista locale, il tifoso della Lazio che ha preso il mio microfono e in diretta radio ha urlato ‘attaccate ar c…’ si chiama Marco Fantauzzi, chiedo il Daspo”."
3 commenti:
Giulio Delfino, avere un microfono in mano è responsabilità, rispondere ad un'esternazione, colorita, ma goliardica, non lesiva della persona, richiedendo provvedimenti fuori contesto, equivale ad ammettere delle mancanze; mi chiedo quanto conosca le finalità di una Daspo, E mi chiedo quanto benefici della notorietà che la strumentalizzazione di questo episodio gli sta conferendo.....
Mi permetto di risponderle io ,giovane radiocronista di una emittente sarda. Sul fattaccio capitato a Delfino e Raffa non credo si possa trovar un giovamento nel raccontar quanto accaduto proprio perchè se ai più superficiali puo' far sorridere una intromissione del genere, di fatto non è una situazione carina e fa molto discutere anzi la sicurezza in tribuna stampa. Urlare e sbraitare da una parte ci puo' stare, anche da parte di chi in tribuna va a fare il tifoso. Da qui a permettersi anche solo di avvicinarsi a una postazione che svolge un servizio, sempre impeccabile per altro, e per di più strappare il microfono esternando parolacce, è un fatto gravissimo!! La responsabilità di cui parla il lettore è certo da considerare, ma ,in condizioni normali ovvero in campi da professionisti si presuppone che in tribuna st. abbiano l 'accesso solo competenti addetti ai lavori, vip e pochi altri. Non credo in un olimpico privo di controlli. L'assenza di cabina non può esser una giustificazione. La società in questo caso ospitante deve far in modo che chi svolge un lavoro (qualsiasi, e di qualunque colore)sia nelle condizioni di poter operar in assoluta serenità. A. Pistis
LA VERGOGNA NON CONOSCE CONFINI. ASSURDO, DOVER COMMENTARE, EPISODI INCRESCIOSI, DI VOLGARITÀ ESTREMA. L'IMBECILLITA', AL GIORNO D'OGGI, ELEMENTO PREPONDERANTE, CHE PONE IN RISALTO, LA MEDIOCRITÀ DELL'INDIVIDUO MEDIO. SOLIDARIETÀ, NEI RIGUARDI DI GIULIO DELFINO E DEL SUO ASSISTENTE TONINO RAFFA, BARBARAMENTE AGGREDITI, NEL CORSO DELLA RADIOCRONACA LAZIO-NAPOLI, DISPUTATA IL 07-APRILE-2012.
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