MAZZEO: "Il concetto di normalità si è rovesciato!"
di Marco D'Alessandro - Una settimana fa scrivevamo con i lucciconi agli occhi per il dolore di Piermario Morosini. Oggi, a dimostrazione che parliamo di un mondo marcio nella sua prassi, siamo qui accompagnati dalla rabbia, a rimurginare dei fattacci sconcertanti di Genoa-Siena 1-4 interrotta per più di mezz'ora per volere degli ultrà. Abbiamo raccolto per voi l'amara riflessione di TARCISIO MAZZEO, il radiocronista che ha ovuto l'onere di dover raccontare i fatti nella puntata di "Tutto il calcio", nonchè fedele e generoso amico di Tuttoilcalcioblog. Sono parole da applaudire e condividere anche nelle virgole e nei punti.
"Marco D'Alessandro, che ha curato questa sintesi, ha gentillmente tagliato
una sciocchezza che ho detto e sulla quale ho riflettuto per tutta la
sera, e ancora mi fa pensare. Grazie Marco, ma io non avevo capito la
storia della maglia e non lo posso cancellare. Riconosciuta la
svista, anzi la non-vista, mi sono chiesto: ma come poteva venirmi in
mente che Rossi e compagni si fossero tolti la maglia non perchè
consideravano la partita finita ma perchè così gli era stato ordinato da
un gruppo di teppisti? Una squadra che prende ordini, con il consenso
della società - questo ormai è evidente - dai duri della sua tifoseria?
Credo che in tutta la vicenda la riflessione non possa che
concentrarsi su questo punto: nel calcio il concetto di normalità si è
semplicemente rovesciato. Le società hanno blindato il percorso
normale delle relazioni fra i calciatori e il resto del mondo, imponendo
spazi e modalità (giocatori inavvicinabili dai giornalisti, l'ufficio
stampa che decide chi viene in conferenza stampa eccetera) e di fatto
hanno sottratto, o pensano di aver sottratto, se stesse e i loro
tesserati al giudizio libero e autonomo della pubblica opinione, che non
si forma secondo le regole ma secondo le volontà del sistema.
Però questa blindatura non vale per una serie di persone, diciamo, a
rischio: sono loro che comandano in questo calcio, in cui l'arroganza è
pane quotidiano, la legge che si rispetta è quella del più forte, che è
la forza di chi ha tanti soldi per comprare i diritti televisivi e può
imporre orari e calendari, ma è anche la forza di chi ha i soldi per
comprare giocatori e partite e infine è la forza di chi queste partite
può farle finire come e quando vuole. Sono gli elementi che
abbiamo sotto gli occhi: in permanente conflitto fra loro, determinano
il funzionamento del giocattolo. E' quanto ci stanno ricordando da
qualche tempo le cronache intorno al calcio. I fatti di domenica ci hanno
restituito una verità che tutto il mondo vide la sera di un derby
romano, qualche anno fa. Successe lì ma poteva succedere ovunque. Infatti."
N.B. Per la cronaca, nell'apertura del pensiero, Mazzeo si riferisce all'episodio delle magliette: in diretta aveva parlato di giocatori che se le sono tolte per il sudore. Sono errori umani e soprattutto, innocenti. A differenza di ben altre brutture.
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