Lo Stadio "Friuli" è il maggiore stadio di calcio della città di Udine, del Friuli-Venezia Giulia e il 7° per capienza in Italia. Ospita le partite casalinghe dell'Udinese Calcio e numerosi concerti durante tutto l'anno.
Progettato da Giuliano Parmegiani e Lorenzo Giacomuzzi Moore per sostituire il glorioso Stadio Moretti, lo stadio Friuli fu costruito per volere dell'allora sindaco di Udine, Angelo Candolini, che voleva dare una nuova e più moderna struttura alla squadra della città, la quale da troppo tempo arrancava in categorie che non le competevano per le sue potenzialità.
Fu utilizzato ancora incompiuto e senza nome per la prima partita di serie C tra Udinese e Seregno il 26 settembre 1976, appena 10 giorni dopo la seconda grande scossa del Terremoto del Friuli.
L’intitolazione, decisa nel 1976, è nata nel contesto del dopo terremoto, ed anche in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’emigrazione friulana in Argentina.
Progettato prendendo spunto dallo Stadio Olimpico di Monaco di Baviera e dal Gateway Arch di Saint Louis nel Missouri, lo stadio si è subito caratterizzato in Italia e in Europa per la sua estrema bellezza e linearità, che lo rendono un impianto unico al mondo. All'apertura dello stadio gli unici spalti in cemento erano quelli della tribuna coperta. Il resto, vale a dire le curve e i distinti, erano composti da terra: la prima fila di settori infatti è stata costruita sfruttando il terreno a conca (anche lo Stadio Olimpico di Roma sfrutta lo stesso principio), questo per ridurre notevolmente l'impatto ambientale.
Negli anni '80, con il completamento dell'impianto, sono stati realizzati i vari settori usando delle travi di cemento armato prefabbricato e montato sul posto. L'arco che sorregge la copertura della tribuna centrale è lungo circa 200 metri e alto 31,30 metri, è costituito da una serie di 17 blocchi in cemento armato ed è interamente percorribile tramite un passaggio pedonale interno. L'arco è la prima parte dell'impianto che ha preso forma, in seguito si è proceduto con la costruzione della tribuna e della copertura. I suoi appoggi sono formati da due fondamenta alte 9 metri, lunghe 24 e larghe 5.
Il principale intervento di restyling è stato fatto in occasione dei Mondiali di Italia '90. L'ammodernamento è costato circa 5 miliardi di lire: sono stati costruiti parcheggi (5.000 posti auto), creata una nuova sala stampa, installati nuovi seggiolini, migliorato il sistema d'illuminazione e realizzate le due torrette poste sopra le due curve per effettuare le riprese televisive di tutto l'impianto con un colpo d'occhio notevole. E' stata inoltre montata all'esterno dello stadio, dietro la tribuna, una tendostruttura chiamata "pallone" (ne è presente una fedele copia allo Stadio Sant'Elia di Cagliari), tuttora esistente e all'interno della quale sono ricavati numerosi spazi. Tuttavia, molti dei fondi destinati al rinnovamento dello stadio vennero utilizzati per la costruzione dello Stadio Nereo Rocco di Trieste.
Nel 2005 per ottenere l'omologazione della UEFA in vista della partecipazione alla Champions League, nelle due curve sono stati installati dei seggiolini con schienale di colore blu-azzurro, dove prima vi erano solamente gradoni in cemento. Sono state inoltre smantellate le barriere tra gli spalti e il terreno di gioco (rimaste nel settore ospiti per motivi di sicurezza).
Nel 2007 sono stati realizzati i lavori di adeguamento al Decreto Pisanu. In particolare, si è creata un'area di pre-filtraggio mediante recinzione e sono stati adeguati gli accessi allo stadio con l'installazione di tornelli in grado di gestire il nuovo sistema di bigliettazione nominativa. Inoltre è stato installato un sistema di videosorveglianza che copre l'intero impianto, dalla zona esterna agli spalti e agli spazi interni.
Nel biennio 2010-2011, forte della convenzione sottoscritta con il Comune di Udine, l'Udinese ha rimesso mano alla struttura, sostituendo il maxischermo e gli altoparlanti sonori. Sono state anche ripulite le opere in muratura di tutto lo stadio, ridipinto l'arco della tribuna e sistemati servizi igienici e zone tornelli all'ingresso delle due curve. Gli ultimi lavori hanno riguardato l'installazione di nuovi tornelli e l'ampliamento dei settori stampa in tribuna centrale e ospiti in curva sud.
Per l'anno 2012 è previsto l'inizio dei lavori sulla tribuna centrale volti all'ottenimento del CPI: nel dettaglio, verrà eliminato il "pallone", sostituito da un nuovo ingresso con tettoia, e saranno rifatti l'insonorizzazione e il gruppo elettrogeno. Dopo il completamento dell'iter burocratico comincerà anche la ristrutturazione dell'intero stadio che nella prima fase vedrà la demolizione e ricostruzione delle due curve, più vicine al campo da gioco e coperte.
Allo Stadio Friuli era presente il "COSMO" o "COSMOS", un megaschermo inaugurato l'8 maggio 1984 ai tempi di Zico, voluto dall'allora presidente dell'Udinese Lamberto Mazza. Alto 8 metri e largo 9,45, costato 5 miliardi di lire, il Cosmo serviva per intrattenere gli spettatori friulani che affollavano lo stadio. Uno dei primi del suo genere in Europa, adottava la tecnologia dell'industria giapponese Matsushita (poi divenuta Panasonic Corporation), detentrice di uno dei due brevetti indispensabili per la realizzazione di questo genere di impianti (insieme alla Mitsubishi). Grazie alle sue dimensioni, figurava al tempo come il terzo schermo più grande del mondo, dietro solo a quello del Memorial Coliseum di Los Angeles (m. 10,88 x 14,85) e del Veterans Stadium di Filadelfia. Il Cosmo era dotato di un vero e proprio palinsesto, prodotto periodicamente dalla regia della Zeta Color S.p.a (società proprietaria dell'apparecchio). Veniva acceso un'ora prima della gara per fornire agli spettatori informazione, spettacolo e divertimento (filmati, cartoni animati, sequenze dei gran premi di Formula Uno). Durante la partita, tra uno spot pubblicitario e l'altro aggiornava in tempo reale sul risultato degli altri campi, e al termine trasmetteva schedina, classifica e replay dei gol dell'incontro appena concluso. Venne chiuso nel 1991, a seguito di una causa legale tra la Zeta Color di Mazza e il nuovo proprietario dell'Udinese, Giampaolo Pozzo. Solo nel 2010 la questione si è risolta, grazie anche all'intervento del Comune di Udine che ha provveduto a smontare il vecchio schermo e a riconsegnare al proprietario tutte le parti elettroniche interne, dentro 4 containers. Al suo posto l'Udinese si è assunta l'onere di installare un nuovo display di ultima generazione, composto da 1.615.600 led che hanno sostituito i 42.000 vecchi trasduttori ottici (lampade a incandescenza). Con i suoi 161 m² di superficie (14 x 11.5 metri), il nuovo Cosmo è il più grande megaschermo presente in uno stadio europeo. È stato inaugurato il 19 settembre 2010, in occasione dell'incontro di campionato Udinese - Juventus. Il costo dell'operazione si è aggirato sui 900.000 euro.
Sotto la tribuna coperta sono presenti uffici, sale e palestre: a partire dal 2012 tali spazi vengono utilizzati in esclusiva dall'Udinese Calcio, dopo che per 30 anni sono stati condivisi con altre società sportive della città (Scherma, Ginnastica, Arti Marziali e Atletica).
Lo Stadio Friuli ha visto svanire nel nulla numerosi progetti di riqualificazione, alcuni dei quali legati alle candidature dell'Italia agli Europei del 2012 e del 2016. All'indomani dell'assegnazione di Euro 2016 alla Francia, il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo ha deciso di mettere mano di tasca sua all'impianto.
Nel giugno 2010 è stata firmata una prima bozza di convenzione quinquennale tra Udinese Calcio e Comune di Udine: l'accordo prevede che la società versi un canone annuo ridotto rispetto al passato per la concessione d’uso dello stadio; in cambio, l’Udinese si impegna a mantenere il complesso sportivo in perfetto stato di conservazione, efficienza e funzionalità e a provvedere a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari, oltre alle spese di gestione (pulizia di tutte le aree interne ed esterne, custodia dello stadio, consumi di energia elettrica, combustibili, acqua, diserbo). La società si è assunta anche l'onere di realizzare alcune opere di miglioramento funzionale. La convenzione, valida per il periodo 2010-2015, è stata stipulata ufficialmente il 29 giugno 2011.
Il 15 febbraio 2011 è stato presentato in conferenza stampa, e successivamente consegnato al Comune di Udine, il progetto preliminare del nuovo Stadio Friuli realizzato dallo studio Rizzani Associati. L'opera prevede la demolizione delle due curve e dei distinti, attualmente distanti dal campo di gioco a causa della presenza della pista di atletica, lo spostamento del campo stesso al di sotto della tribuna (che resterà intatta nella struttura, ma verrà rivoluzionata all'interno) e la ricostruzione dei settori demoliti con relativa copertura, per una capienza complessiva di circa 25 000 posti. Il costo dell'operazione si aggira sui 25 milioni di euro, totalmente a carico della società. L'inizio dei lavori è previsto per la fine del 2012, compatibilmente con le pratiche burocratiche ed amministrative da espletare tra cui i bandi pubblici per la concessione dello stadio e per l'affidamento dei lavori stessi.
Qualche curiosità: sebbene la pista d'atletica fu voluta dall'amministrazione comunale dell'epoca, è stata usata soltanto tre volte dal 1976 ad oggi. Attualmente versa in condizioni di assoluto degrado. Appena aperto lo stadio si chiamava "Stadio dei Rizzi" (dal quartiere dove si trova), poi venne chiamato "Stadio Comunale del Friuli", ed infine ottenne la denominazione attuale "Stadio Friuli". Giampaolo Pozzo ha proposto di intitolare il nuovo stadio all'ex ct della Nazionale Italiana Enzo Bearzot, originario di Aiello del Friuli (UD), scomparso il 21 dicembre 2010, raccogliendo però molte critiche da parte di coloro che ritengono intoccabile il nome "Friuli", in quanto importantissimo veicolo di promozione della terra friulana e della sua gente, oltre che un ricordo delle oltre 1000 vittime del terremoto del 1976. L’Agenzia del Territorio, a cui è stata affidata la perizia di stima dell’impianto sportivo in vista dei lavori di ristrutturazione, ha determinato il valore dello stadio in 28,1 milioni di euro.
Con questo è tutto. Appuntamento a Domenica prossima.
Emanuele Pinto
0 commenti:
Posta un commento