
E dopo "sodiegotispiego", ecco che in poco più di due minuti va in onda uno spot autentico per chi ama le vere ed ultime bandiere del Nostro Calcio, aldilà del colore delle loro maglie e delle loro strisce.
Torino, Juventus Stadium, i bianconeri sono bloccati sull'1-1 dalla Lazio, 37° minuto nel corso del secondo tempo. Francesco Repice apre dicendo che "c'è un calcio di punizione in favore della Juventus" e che Del Piero, da poco entrato in campo, era alla sua presenza numero 700 da juventino. Tutto doveva avvenire in diretta, nonostante otto campi, nonostante i tempi stretti, nonostante si fosse a gioco fermo: "Parteiltiroooorrrreteeeeee!", di quelli poderosi che rimangono scolpiti nei cuori e nella memoria di chi stava ascoltando. E poi quell'urlo forte: "DELPIEROOO!", anche se più volte le grida non piacciono tanto, ma ogni tanto ne vale anche la pena di farlo per trasmettere la grandezza del mito, della leggenda, del campionissimo e del momento di totale euforia che stava percorrendo lo Juventus Stadium, perchè c'è un testa a testa che continua in maniera estenuante a suon di sorpassi e controsorpassi. E poi perchè come diceva in una recente intervista internet lo stesso Repice: "Ma come si fa a non amare Alessandro Del Piero?". Questo "fuoriclasse intramontabile".
Cambio di campo, perchè vuoi il destino, ma questo gol non serviva solamente alla Juve, ma proprio anche al prossimo collegamento, ad una tra Roma ed Udinese per cercare di andare a riacchiappare la Lazio, stesa dal "numerodiecibianconero", nella zona Coppa Campioni.
Il destino del momento voleva che la linea a Giulio Delfino dall'Olimpico di Roma, proprio lui, dovesse pervenire nel preciso momento in cui i capitolini giallorossi insistevano nell'area della formazione friulana e.... "Francescotottiportainvantaggiolaromaalquarantunesimominuto", tutto d'un fiato: la Roma, data quasi per derelitta, torna di nuovo in piena lotta per l'Europa e nel segno del suo numero 10 e della sua icona più rappresentativa: anche se porta vuota, anche se nella maniera più facile, ma doveva essere lui e così fu.
Un minuto denso di magia e di emozioni nel segno dei Campioni. Un vero minuto per minuto.
Alessandro Del Piero e Francesco Totti, i due fuoriclasse più importanti dell'ultimo decennio del calcio italiano. Francesco Repice e Giulio Delfino, i due radiocronisti destinati a diventare i protagonisti più importanti del futuro della Nostra trasmissione.
Senza dimenticare che nello stesso giro di campo, dopo aver saltato Carlo Verna e il San Paolo di Napoli in depressione, Emanuele Dotto da Milano ci raccontava di un'ovazione per Javier Zanetti dopo una spettacolosa azione degno di applausi scroscianti da parte del pubblico interista. Campionissimi ancora senza eredi. Chissà se un giorno avremo ancora campioni del genere in grado di dare un brivido solo a sentirli nominare per nome e per cognome da un radiocronista.
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