I supplementari che avremmo volentieri voluto per Inter-Marsiglia, li ritroviamo a malincuore 24 ore dopo e con la voce di un Giulio Delfino trascinante, emozionante. Un eccezionale compagno di viaggio per viverla in diretta col cuore in gola. Quando la situazione ha cominciato a farsi maledettamente seria e quasi compromessa, Delfino ha provato anche ad aggiungersi agli 11 azzurri e cominciare a fare del vero tifo: "Forza Napoli, credici!", ripetuto anche a più riprese.
Molto bello ed eccitante da vivere in diretta e ringraziamo Delfino per la carica che ha dato in diretta, anche se a mente un pò più fredda e con le scorie della partita ormai passate, qualche appunto critico c'è.
In qualche caso, forse, ha parlato un pò troppo presto. Pensiamo a trenta secondi prima che Drogba segnasse il primo gol ("Il Chelsea sta per uscire", con un tono un pò troppo rilassato) o anche quel "finisce l'incubo del Napoli"al gol del 2-1 di Inler: su questa rubrica, a commento di Arsenal-Milan, noi parlavamo delle insidie che riservano le maledette trasferte inglesi, non possiamo non ammonire. Il discorso era ancora maledettamente aperto ed inevitabilmente Delfino si è sbilanciato troppo per mettere la parola fine, a quella che poi diventerà "Una brutta storia, questa".
Ci sono stati ampi margini di cronaca in cui Giulio ha un pò perso di garbo, di puntualità e di lucidità, lasciandosi trasportare dal tifo. Più che una ragione tecnica della goleada inglese, si è sentito più l'incitamento, l'incoraggiamento a non mollare. Non si è capito moltissimo se il Napoli sia stato sfortunato o se il Chelsea, in fin dei conti, non abbia rubato niente. Se sia stato ingiusto o meno quel che è accaduto.
Non molto garbo, francamente, quando nel finale si molla un pò i freni inibitori, si accusa l'arbitro di andare a senso unico (tipico di quando una partita crea frenesia ed impazienza) e ci si trasforma in "Auriemma" tra "Crossala, tira, ma cosa fai", non regalando una grandissima chiarezza a chi sta solo ascoltando.
Insomma, ieri avevamo parlato della linea di commento di Riccardo Cucchi e Livio Forma. A Giulio Delfino, a parte la grande enfasi e il gran coinvolgimento, è mancata un pò di quella classe e di quella pacatezza che differenzia "Tutto il calcio" rispetto a tutto il resto.
Piccola differenza pratica da una pillola di Inter-Marsiglia. Riccardo Cucchi si preoccupa di "Non essere troppo di parte".
0 commenti:
Posta un commento