
Invece ci siamo ritrovati a disquisire di dirigenti che vanno ad aggredire gli arbitri, giocatori che se le danno di santa ragione, telecronisti che perdono la brocca ma che non vengono minimamente licenziati (rabbrividiamo pensando a Nicolò Carosio che venne silurato per un presunto "negraccio") per una partita che viene falsata più di una volta da un arbitraggio che riesce a sbagliare tutto quello che si sarebbe potuto sbagliare, da una parte e dell'altra, dando il colpo di grazia agli animi già fin troppo incattiviti dalla vigilia. Evvai col Festival del Livore.
E da queste righe, non perchè giochiamo quasi in casa, ma dobbiamo ancora una volta sottolineare e con forza che tra quei pochi che Milan-Juventus l'hanno vinta, ci sono i nostri radiocronisti della nostra squadra.
Francesco Repice e Tonino Raffa (alla loro "prima volta" in coppia) hanno condotto la radiocronaca in una maniera straordinariamente impeccabile: sempre fedeli a quello che la partita stava raccontando e sempre precisi, riuscendo a non dare mai l'impressione di essere di parte, senza mai perdere di mano una partita che di mano hanno perso quasi tutti.
E' stato detto della netta superiorità del Milan nella prima ora di partita che si portava in vantaggio con un "Errore marchiano di Bonucci", è stato detto anche quando la Juventus è tornata in partita: Repice è stato perfetto a far capire, fin da subito, quando la partita stava cambiando per i bianconeri, quando la squadra di Antonio Conte ha "profuso il massimo sforzo, occupando la metacampo avversaria per più minuti". Ascoltando Repice e Raffa non è stata affatto una sorpresa il gol del pareggio di Matri, invocato da un sempre prezioso Tonino Raffa che fin dal primo tempo aveva "ammonito" l'allenatore juventino delle scelte poco felici di Quagliarella e, in particolare, di un Borriello "statico". La sintesi migliore: "Primo tempo del Milan, secondo tempo della Juventus"
Tonino Raffa c'era quando il mondo vide, ai Mondiali in Sudafrica, un clamoroso gol non-gol di Lampard contro la Germania. C'eravamo anche noi e qui su tuttoilcalcioblog, scrivemmo che era assurdo che quel gol lo riuscì a vedere perfino un cronista appostato in tribuna, con quasi il doppio degli anni dell'arbitro. E anche oggi verrebbe da chiedersi la stessa cosa, chiedendosi anche com'è possibile che quel guardalinee Romagnoli non è riuscito a vedere quel che Repice, in diretta, ha annunciato in diretta come "Muntari! Muntari! Il Raddoppio del Milan!!" e sentendosi poi costretto a scusarsi con tutti gli ascoltatori, come se dovesse essere lui a doversi scusare.
Come dire: il gol di Muntari l'hanno visto perfino gli ascoltatori con gli occhi chiusi.
Così come gli ascoltatori hanno capito che "nel dubbio, la bandierina non si alza!" (parole di Raffa), in occasione del regolare gol annullato a Matri.
Insomma: i tifosi si chiedono che partita sarebbe stata con Ibrahimovic in campo, con il 2-0 di Muntari convalidato, con il Milan in dieci uomini per l'espulsione di Mexes, con il gol di Matri convalidato.
Noi ci chiediamo, nel nostro piccolo, cosa sarebbe una partita del genere senza l'equilibrio, la classe, la compostezza e la lucidità dei radiocronisti di "Tutto il calcio minuto per minuto". Crediamo e temiamo di conoscere la risposta: per informazioni, rivolgersi a certi energumeni delle tv a pagamento.
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