Care amiche ed amici di Tuttoilclacioblog.it, nuovo appuntamento domenicale con la rubrica “Stadi d’Italia”, oggi parleremo di uno degli stadi più antichi d’Italia, l’Olimpico di Torino.
Lo Stadio Olimpico di Torino, già Stadio Comunale e prima ancora Stadio Municipale Benito Mussolini, è stato la sede della cerimonia di apertura e chiusura dei XX Giochi Olimpici invernali svoltisi a Torino nel Febbraio 2006. Al termina della manifestazione olimpica fu riconvertito al calcio per ospitare le gare interne del Torino e fino a Maggio di quest’anno quelle della Juventus. L’impianto sorge nel quartiere di Santa Rita, nella zona sud della città, precisamente in Corso Sebastopoli.
Lo stadio venne costruito per volere di Mussolini nel 1933 per ospitare i Giochi Littoriali dell’anno XI e i Campionati Internazionali Studenteschi. L’Amministrazione municipale, per abbreviare i tempi della costruzione, affidò a tre imprese la realizzazione della struttura. I lavori iniziarono nel Settembre 1932 e l’opera venne inaugurata il 14 Maggio 1933 dal Segretario del Partito Achille Starace in occasione dell’inizio dei Giochi Littoriali. La prima partita disputata nella nuovo stadio fu quella del 29 Giugno 1933 tra la Juventus e lo Ujpest, squadra ungherese, in occasione del ritorno dei quarti di finale di Coppa Europa Centrale, che terminò con il punteggio di 6-2 per i bianconeri.
Nel progetto originario lo stadio era formato da un vasto anello elissoidale, il cui maggior perimetro era di circa 640 m. La base era costituita da una banchina di granito bianco, sulla quale poggiava lo zoccolo in intonaco rosso; dello stesso materiale erano formati i piani a 45° che delimitavano tre strisce vetrate per l'illuminazione dei locali interni, coronate da un parapetto bianco. Sopra questo si affacciavano ampi finestroni limitati da pilastri in cemento che sorreggevano lo sbalzo terminale, sporgente per oltre tre metri con un'inclinazione di 45°. Gli accessi all'interno erano praticati attraverso 27 aperture, la principale delle quali conduceva alla tribuna d'onore, dotata di copertura dalle intemperie. Il parterre era in parte coperto dalle gradinate che vi aggettano a sbalzo, ed era leggermente rialzato nella parte più distante dal campo. Il terreno di gioco misurava 70x105 m. Attorno vi erano la pista di atletica a sei corsie, le fosse per il getto del peso e il lancio del disco, le piste per il salto in lungo e quello in alto.
Nel 1934 lo stadio ospitò alcuni incontri del Campionato del Mondo di calcio svoltisi in Italia. Dalla stagione 1934-35 poi ospitò anche le gare di campionato: per i primi tre anni vi giocò solo la Juventus, in quanto il Torino giocava presso lo Stadio Filadelfia, di sua proprietà. Dalla fine degli anni cinquanta anche i granata si trasferirono al Comunale. Le due squadre torinesi si alternarono a giocare su questo terreno fino alla stagione calcistica 1989-90, quando si trasferirono presso lo Stadio delle Alpi costruito in occasione dei Mondiali del 1990. Il vecchio comunale fu utilizzato dalla Juventus solo per gli allenamenti fino al 2003 e fino al 2004 dal Torino.
In questo impianto la Juventus tra il 1934 e il 1986 ha festeggiato ben 16 titoli nazionali, 8 Coppe Italia e 6 titoli internazionali. Solo uno invece il trofeo alzato dal Torino, lo Scudetto del 1976.
Dal 1938 e fino agli anni cinquanta l’impianto ospitò anche la sede del Museo dell’Automobile fino al suo trasferimento in Corso Unità d’Italia.
L’11 maggio 1947 al Comunale si disputò una partita della Nazionale italiana che rimane negli annali del calcio per la presenza con la maglia azzurra del maggior numero di giocatori provenienti da una stessa squadra: in occasione di Italia-Ungheria, termina 3-2 con due reti di Gabetto e una di Loik, ben dieci giocatori su undici appartenevano al famoso e stupendo “Grande Torino”. Il solo Sentimenti IV in porta apparteneva alla Juventus.
Nel 1959 e nel 1970 ospitò le Universiadi, mentre negli anni ’80 fu intitolato a Vittorio Pozzo, il commisario tecnico due volte Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1934 e nel 1938.
In seguito agli accordi con il Comune, che intanto aveva affidato alla Juventus lo Stadio Delle Alpi, il Comunale venne affidato al Torino, in cambio dell’impegno di ristrutturarlo e renderlo operativo in tempo per ospitare l’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali. Tuttavia lo stadio tornò sotto la proprietà del Comune che avviò i lavori per completare l’ammodernamento della struttura. Il progetto di ristrutturazione ha conservato le strutture esistenti, sottoposte al vincolo della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, ed ha aggiunto nuove strutture verticali per reggere la copertura di tutto l'impianto, e un terzo anello di gradinate, continuo e strutturalmente collaborante alla copertura, dotato nella parte corrispondente alla precedente copertura di una parte chiusa ospitante 44 palchi. Circa un terzo del rivestimento della copertura è in materiale plastico semitrasparente, in maniera da evitare il più possibile che l'ombra proiettata dalla stessa possa danneggiare il tappeto erboso a causa della minore insolazione. La capienza complessiva è di 27.168 posti, tutti al coperto e a sedere, ridotta rispetto a quella originaria (in origine l'impianto poteva ospitare 65.000 persone in piedi) per rispettare le moderne norme di sicurezza. Per le cerimonie sono stati effettuati anche numerosi interventi ad hoc: l'ampliamento a 35.000 posti mediante strutture temporanee, la realizzazione di un imponente allestimento sceno-tecnico, la predisposizione del calderone olimpico. Anche all'interno sono stati fatti molti cambiamenti: la novità principale è la costruzione al piano terra di un'area commerciale di 1.163 metri quadrati, nel settore nord-ovest, sono inoltre stati ristrutturati e collocati diversamente il centro di medicina sportiva, tutti i servizi e gli uffici. All'esterno, invece, sono stati costruiti un nuovo parco olimpico ed un nuovo Palasport Olimpico. L’intera opera di ristrutturazione è costata 30 milioni di euro.
Come detto nel 2006 lo stadio tornò ad ospitare le partite di calcio di Juventue e Torino. Da questa stagione però lo stadio ospita solo le gare interne dei granata in quanto la Juventus ha portato a termine la realizzazione del proprio stadio. Pur essendo stata fisicamente eliminata la pista d'atletica (al suo posto vi è un tappeto in erba sintetica), la distanza tra gli spalti e il terreno di gioco non è cambiata (provocando delusione tra i tifosi, che avrebbero preferito avere gli spalti a ridosso del campo come in uno stadio "all'inglese"). Tuttavia in sede di ristrutturazione è stato costruito un nuovo parterre, che avvicina di qualche metro gli spettatori delle prime file. I posti riservati agli spettatori disabili in carrozzina sono 80, di cui 64 dislocati in due tribunette poste nel parterre del primo anello dei distinti centrali, 12 nella tribuna centrale e 4 nei palchi. Lo stadio Olimpico è stato il primo stadio in Italia a rispettare interamente i dettami della "Legge Pisanu" in merito alla sicurezza negli stadi. Sono state installate oltre 80 telecamere di videosorveglianza, consentendo alle forze dell'ordine di individuare e identificare i colpevoli degli atti di violenza. La recinzione vetrata, che separa il campo dalla zona spettatori, è mobile; è alta 2,2 metri, ma nelle partite che non destano rischi di ordine pubblico può essere abbassata a 1,1 metro. Inoltre il ricorso alla tecnologia è stato elevato: sotto al terreno di gioco sono state poste delle serpentine per il riscaldamento del campo in caso di temperature rigide e, in caso di pioggia, un sistema automatico provvede a tendere dei teloni a copertura del terreno. Nei suoi primi 2 anni di utilizzo, dal 2006 al 2008, essendo state inserite due distinte fasce di sicurezza per separare le tifoserie ospiti, la capienza effettiva è risultata limitata a 25.500 posti. Durante l'estate del 2008 si sono svolti lavori di ampliamento dei posti disponibili, in vista del ritorno della Juventus in Champion’s League. Sono stati installati circa 1350 nuovi posti, su quattro file, a ridosso della prima fila di distinti e tribuna, creando un nuovo anello sullo spazio dove era posizionata la vecchia pista, e per favorire la visibilità di queste nuove file di spettatori, nei settori Ovest ed Est le barriere sono state abbassate a 110 cm, rispetto ai 220 cm della conformazione precedente. Infine, sono stati recuperati 650 posti con il ridimensionamento del settore ospiti. La capienza è così diventata di circa 27.500 posti. Durante l’estate del 2009 nuovi lavori hanno permesso di abbassare il parapetto a 1,10 metri in tutti i settori e di aggiungere 444 nuovi posti nella zona parterre, portando la capienza complessiva dello stadio a 27.994 posti.
Oltre agli eventi sportivi il Comunale ha anche ospitato diversi concerti di artisti di fama internazionale, tra questi ricordiamo: Adriano Celentano (1979), Bob Marley (1980), Renato Zero (1980), Pooh (1980), Rolling Stones (1982), Madonna (1987), David Bowie (1987), Vasco Rossi (1987), Bruce Springsteen (1988), Michael Jackson (1988), Pink Floyd (1988), Zucchero (1993), U2 (2010) e nel 2011 anche il Nabucco di Giuseppe Verdi.
Anche per questa settimana è tutto, appuntamento a Domenica prossima.
Emanuele Pinto
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