20 anni dal debutto, di cui 10 al volante della Ferrari, con cui è diventato un Barone Rosso.
Ora ha scelto altre strade, ma nessuno potrà mai cancellare un connubio mai così vincente nella storia delle corse.
E' stato l'uomo che ha cambiato la storia del Cavallino Rampante, dopo due decenni di beffe, di delusioni, di bocconi amari, di cassa-integrazione, di crisi, di baratro, di tragedie, di grandi lutti.
Domenica 8 Ottobre 2000 è il giorno sacro che tutti i ferraristi hanno scolpito nel proprio cuore, perchè fu la mattina in cui veniva spezzato il filo di un terribile maleficio durato 21 anni che sembrava davvero non finire mai.
Il primo titolo di Schumi con la Ferrari, per la prima volta iridata dopo la morte del Drake, di Enzo Ferrari. Il Gran Premio di Giappone, a Suzuka, ha inaugurato un ciclo che verrà seguito da altri quattro titoli Piloti, scrivendo la leggenda dell'automobilismo. "Niente sarà più come prima", sussurrò Jean Todt a Schumacher, sul podio di quella gara..
Noi, in omaggio a quell'indimenticabile mattina e a questo immenso Campione, vogliamo ripercorrere le ultime curve di quella corsa con la perla dell'estratto radiofonico del GR1 delle ore 9 dell'8 Ottobre 2000.
Conduce in studio Pierluigi Ferrari (un cognome, un programma), Giulio Delfino narrò gli ultimi giri descrivendo ogni curva che ci separava dalla bandiera a scacchi e raccontando di un Hakkinen che stava rinvenendo, sempre più minaccioso: ma quel traguardo sognato per due decenni, finalmente arrivò. Delfino lo annuncia come uno scudetto, più di uno scudetto, in un segnale orario che comprese anche i secondi. E non c'è nient'altro da aggiungere, nient'altro da aggiungere. L'apoteosi tanto sognata era stata raggiunta.
La piazza ed il popolo avevano da urlare la propria gioia liberatoria: da Maranello, subito dopo la cronaca diretta, prese la linea Francesco Repice da una carrozzeria di Maranello, proprio lui, per farci avvertire "il trionfo di tutto il popolo della Ferrari".
E ora riascoltiamo, senza dover aggiungere altro.
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