di Marco D'Alessandro - Si vive per il gol, dipende dal gol l'andamento di una partita, di una stagione, di un torneo. Un gol che può essere bello e memorabile anche se non visto, ma ascoltato e disegnato dalla propria fantasia. Palpitare e sospirare per un azione che viene raccontata e realizzata proprio in diretta.
I nostri lettori-votanti hanno decretato che è di GIOVANNI SCARAMUZZINO il gol più bello raccontato in presa diretta
15 marzo 2010, una delle rare notti di gioia del calcio italiano a livello internazionale nella stagione che è appena andata in archivio: l'Inter di Leonardo è chiamata all'impresa di espugnare l'Allianz Arena, la casa del Bayern Monaco e conquistare la qualificazione ai quarti di finale di Coppa dei Campioni, come unica italiana rimasta ancora in lizza e come Campione d'Europa in carica.
Partita da toni romanzeschi, clamorosi e rocamboleschi: l'Inter sembra dover soccombere in un primo tempo che, seppur cominciato in maniera dolcissima, la vede in nettissimo affanno e con un piede e mezzo fuori dalla competizione.
Ma il DNA notoriamente pazzo del club nerazzurro si palesava in un secondo tempo nel quale veniva ribaltato il destino dell'ottavo di finale.
Giovanni Scaramuzzino fu la voce di una radiocronaca che rimarrà indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di poterla ascoltare in diretta, in quel continuo divenire di sussulti, di emozioni, di batticuore, di sofferenza, di costernazione ma alla fine, di gioia.
"Ahi, ahi, ahi, Inter!" alla fine del primo tempo, "Adesso ci puoi credere, Inter", dopo il gol del 2-2 di Sneijder.
E poi.. e poi, quella manovra e quella palla in area, al minuto 88, il lavoro gigantesco di Eto'o, e il piatto sinistro di Goran Pandev sotto l'incrocio dei pali, per il grande urlo "Gooooooaaaaal" di Giovanni Scaramuzzino, con il pathos perfetto non appena Eto'o ha recuperato quel pallone in area, con la sua consueta enfasi e classe, col brivido e il fiato sospeso. Emozionante, veloce, lucido e descrittivo nello stesso momento. Perfetto.
La ciliegina sulla torta di una partita e di una radiocronaca che ha vinto il premio anche per la MIGLIORE RADIOCRONACA DI COPPA DEI CAMPIONI del 2010/2011, battendo un'altra vittoria di un'italiana sul Bayern Monaco per 3-2: quella della Roma nel girone eliminatorio, in rimonta, raccontata e decantata da un grandissimo Giulio Delfino. Come dire: i tedeschi ci avranno sorpassato nel ranking, ma almeno negli scontri diretti, siamo ancora noi ad avere la meglio. Quasi sempre.
Ci riviviamo i momenti più belli di quella radiocronaca di Giovanni Scaramuzzino, che come abbiamo visto nei giorni scorsi, ha anche sfiorato il premio-rivelazione.
Il secondo gol più bello in presa diretta appartiene alla voce di Giulio Delfino che decantò le gesta del giocatore più decisivo della storia recente dei campionati italiani: Zlatan Ibrahimovic. Palleggio, rovesciata e gol. 20 novembre 2010, Milan-Fiorentina 1-0: "Strrrepi-to-so, da parte di Ibra"
Terzo posto, a pari merito, ancora con le squadre milanesi coinvolte.
C'è la doppietta di Samuel Eto'o in Inter-Palermo 3-1 di Roma, raccontata da Giuseppe Bisantis: la finale di Coppa Italia del 29 maggio 2011, eletta anche come migliore radiocronaca della stagione di Coppa Italia.
Ci sono i ben quattro gol che Riccardo Cucchi illustra in maniera magistrale in Milan-Udinese 4-4 di campionato: Sanchez, Di Natale, Pato ed Ibrahimovic. Reti "da manuale" in una partita che esaltò la prima voce di "Tutto il calcio minuto per minuto". Tanto da essere eletta la più bella delle radiocronache pomeridiane. E non solo...
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