di Marco D'Alessandro - Il dato è tratto. Poco più di un mese di voti, ha dato il suo verdetto finale: i nostri lettori e votanti di Tuttoilcalcioblog hanno decretato GIUSEPPE BISANTIS come MIGLIORE CRONISTA CALCISTICO DELLA STAGIONE 2010/2011.La seconda edizione di "Mxmawards" trova il suo vincitore nella figura e nella voce di un radiocronista emergente, entusiasmante e giovane, tra i più rampanti della nuova generazione dello squadrone di "Tutto il calcio minuto per minuto".
E' stato il suo anno, la stagione del consolidamento tra le voci più importanti per raccontare il Pallone, di cui è stato il più longevo al seguito del calcio: ha aperto il 22 agosto 2010 per Livorno-Sassuolo 0-4 di Serie B, ha chiuso il 19 Giugno 2011 per Atletico Roma-Juve Stabia 0-2 di Lega Pro.
Ma nel mezzo di questo lungo percorso stagionale, nel curriculum del radiocronista catanzarese, ce n'è davvero di tutti i colori.
C'è stata la Serie A, scudetto e provincia, retrocessione.
C'è stata tanta Serie B, anche in alcuni fine settimana in cui ha coperto due eventi in 24 ore o addirittura due radiocronache integrali di 90 minuti.
Serie A, Serie B o Serie C, Giuseppe Bisantis si è sempre dimostrato all'altezza, sempre informato su questo o quel giocatore (da Eto'o a Del Piero, da Piovaccari a Tarantino), sempre sul pezzo, sempre attento, sempre preparato.
E soprattutto, sempre con la stessa capacità di far diventare interessante l'evento a chi lo sta ascoltando, di qualunque categoria sia: Bisantis sa essere sempre entusiasmante, divertente e coinvolgente, con la sua inarrestabile parlantina, anche se sta parlando di Scapoli e Ammogliati.
Ci sono state le Coppe Europee, con le trasferte della Juve in Europa League e l'ultimo assalto fallito dal Napoli in terra spagnola, in quel di Villarreal.
C'è stata la nostra nazionale Under 21, con la caduta definitiva del mandato di Gigi Casiraghi e l'arrivo di Ciro Ferrara: l'unica vera mancanza della stagione di Bisantis sta nel non aver potuto seguire gli Europei di categoria, causa assenza dei nostri azzurrini.
Tra un tempo di una partita e l'altro, invece di farlo riposare, c'è stata anche l'occasione di vederlo in televisione, su Rai 3, nell'intervallo di Varese-Portogruaro 1-0 per 90° minuto di Serie B.
Ci sono state emozioni davvero palpitanti ed intense: i grandi gol, i tanti colpi di scena in extremis, un Napoli da far impazzire, il Novara che segna con Rigoni un gol da annali ai Playoff, l'impresa della Juve Stabia, l'Inter in finale di Coppa Italia contro quel Palermo che aveva vinto i quarti di finale ai calci di rigore dopo 120 minuti di gioco, facendo segnare un ragazzo di 17 anni: Jara Martinez.
E ci sono state anche le partite nelle partite, quelle in cui la lotta è stata anche contro altri fattori che si frapponevano tra il pallone e il suo microfono. Rimarranno indimenticabili nella memoria degli ascoltatori, quelle radiocronache "impossibili" da Borisov e da Poznan con il suo ghiaccio, nella lotta contro il freddo, il vento ed il gelo in radiocronache di 90 minuti o, peggio, anche di 120, con linee che cominciano a saltare e con il telefono che rimaneva l'unica speranza per arrangiarsi in "quella che qui in Bielorussia chiamano tribuna stampa".
Radiocronache che ci hanno consegnato un Bisantis in formato epico-eroico, con l'immagine fantasiosa di un cronista aldilà del diffusore e della radiolina, col mantello da Superman, che riuscì a trasportarci anche in mezzo a tante sventure, accompagnate dai disastri sportivi delle nostre rappresentanti italiane chiamate in causa.
Non a caso, nei scorsi giorni vi abbiamo dato conto della vittoria di Bisantis anche nel premio per "La radiocronaca di più difficile dell'anno", in occasione di Lech Poznan-Juventus 1-1 (clicca QUI per leggere).
Ma dopo le lotte da gregario e dopo aver stretto i denti, ecco il finale in gran bellezza, dove racconta la finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo, in una notte di piena primavera all'Olimpico di Roma (cronaca che è stata nominata la "Migliore di Coppa Italia").
Poi i playoff e un pò di zanzare a Novara e la chiusura di un'annata ricchissima, dalla Lega Pro, dal caldo di inizio estate al Flaminio di Roma. Sempre presente.
E la sua stagione ricomincerà subito alla grande: quando accenderete Radio 1, poco prima delle ore 14, sarà proprio la sua voce ad accompagnarci nel derby di Milano che si disputerà al "Nido D'Uccello" di Pechino, per la Supercoppa Italiana 2011.
Coincidenza vuole che sia anche il giorno del suo compleanno. I nostri più affettuosi auguri nei confronti di un uomo che ci mostrò grande vicinanza nel momento in cui, ricorderete, il nostro canale di Youtube "minutoxminuto2" con le nostre sintesi delle radiocronache, fu spazzato via. Spontaneamente, ci cercò e ci contattò per farci avere tutta la sua solidarietà. Non dimenticheremo mai quel gesto perchè anche grazie a lui, noi abbiamo continuato a coltivare questa passione sul web.
Ed allora, complimenti ancora a quel cronista che debuttò come corrispondente dal Veneto e che di anno in anno, compie e compirà ancora passi importanti nella gerarchia delle voci di questa trasmissione così bella ed unica. Può ancora migliorare e rafforzarsi.
Questo che segue, è il nostro omaggio audio a Giuseppe Bisantis da Catanzaro, radiocronista dell'anno per il suo 2010/2011.
Al secondo posto, si classifica un altro stacanovista della Radio: Emanuele Dotto, che ha cominciato la sua stagione ad agosto 2010 con la Champions League e l'ha chiusa a Luglio con un grande Tour de France 2011. Un professionista a tutto campo che ci ha regalato davvero di tutto: Serie A, B, Champions ed Europa League, Giro d'Italia, Tour de France, le conduzioni di Sabato Sport, il Festival di Sanremo. Sempre con la sua ineguagliabile simpatia. Cliccando qui, vi rimandiamo ad un bell'articolo del nostro Fabio Stellato, in suo omaggio.
Grande affollamento al terzo posto, dove le preferenze dei nostri lettori sono risultate assolutamente pari tra ben tre grandi radiocronisti: Riccardo Cucchi, Francesco Repice (vincitore nel 2009) e Giulio Delfino. Tanto per dire: le prime tre voci della nostra squadra preferita. E scusate se è poco.
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