
di Marco D'Alessandro - Dice un celebre detto che "chi ben comincia, è a metà dell'opera". Tutto il calcio e le sue mille emozioni godono di grandi narratori e cantori capace di portarci dentro l'evento già all'ascolto di quel magico "A Taste of Honey", seguito dalla voce di turno che scalda il cuore e ingrana.
O più specialmente, dalla voce delle voci, quella che dirige il traffico e apre i microfoni di tutti i radiocronisti, inaugurando il rito della Domenica.
Anzi, ai giorni d'oggi, sarebbe meglio dire: prosegue, prolunga il pomeriggio, già cominciato all'ora di pranzo.
I nostri lettori-votanti hanno assegnato il premio per la migliore introduzione 2010/2011 all'immarcescibile ALFREDO PROVENZALI e la sua impagabile saggezza, sempre graffiante ed elegante al punto giusto, come nessun altro.
Come disse il radiocronista Livio Forma in un'intervista al nostro Roberto Pelucchi: "Da conduttore, le sue presentazioni dopo la sigla di Tutto il calcio sono inarrivabili".
La migliore presentazione del 2010/2011 risale esattamente alla puntata del 5 dicembre 2010: un pomeriggio fortemente dissanguato dall'impero del calcio-spezzatino. Una puntata che vedeva come campo principale quello di Firenze, dove si fronteggiavano Fiorentina e Cagliari, che in classifica risiedevano nella parte di destra. Una presunta giornata cominciata il venerdì e finita il lunedì. E la chiamano giornata, disse Alfredo Provenzali. La bocca della verità. Chi ama il vero calcio dei bei tempi, applaudì a quelle parole così pacate ma così efficaci e veritiere. Quasi tutti i nostri lettori hanno votato queste parole che vi facciamo riascoltare..
Al secondo posto, l'apertura di Francesco Repice per la finale di Coppa dei Campioni del 28 maggio 2011, nel teatro d Wembley in cui si assegnò quella Coppa che gira per l'Europa da 55 anni ma che è sempre tremendamente giovane. Magiche come sempre le introduzioni di grande partite ad opera di Repice.
Al terzo posto, le colorite introduzioni degli anticipi a Mezzogiorno di Emanuele Dotto, per Genoa-Juve 0-2 e Sampdoria-Cesena 2-3. La tradizione a tavola: buon ascolto e buon appetito. Cima o brasato, trenette al pesto o bagnacauda, focaccia o piadina, trofie al pesto o passatelli in brodo, biscotti del Lagaccio o la ciambella romagnola. Slurp!
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