
Ma Juventus-Chievo, come avrete già intuito, evidentemente non potrà godere di una diretta radiofonica, che ci risulti. I destini della Vecchia Signora in bilico tra Europa e niente Europa, non saranno narrati: destini della squadra, piaccia o non piaccia, che conta più sostenitori nel Belpaese e di conseguenza, più ascoltatori nel Belpaese. Eppure il calcio su Radio 1 non si è fermato in questo weekend: il superspeciale per la beatificazione di Karol Wojtyla ha conosciuto interruzioni perfino per lasciare spazio al campionato di Serie B. Così come durante il Festival di Sanremo, con l'alternanza delle Canzoni e dei Campioni. E lunedì prossimo, che cosa accadrà? La potenza di uno spettacolo di Rosario Fiorello supererà quella del Festival della Canzone Italiana e quella del Vaticano, tanto da impedire la trasmissione di un evento che la Radio di stato ha comprato con i diritti di trasmissione? Juventus-Chievo non potrebbe essere deviata su Radio 2? Che frequenze (se ci saranno) dovrà sintonizzare il tifoso non dotato di pay tv? Sarebbe gradito saperlo, sarebbe gradito avere una comunicazione chiara. I tifosi interessati a capire se sarà Signora Si o Signora No, sono tanti. E la notizia non può attendere, dice qualcuno.
La lotta Champions League si è stretta con il posticipo del lunedì sera: Lazio-Juventus 0-1. Ha vinto la squadra di Delneri, non senza difficoltà, non senza sofferenze, non senza polemiche. La sorpresa trasmessa da Giulio Delfino alla segnatura di Simone Pepe al minuto 88, ha fotografato al meglio il match: un gol sorprendente e inaspettato, ma molto pesante. Quattro squadre in quattro punti per il quarto posto finale: la lotta c'è e chi si fermerà, sarà perduto.
7 commenti:
Mio caro, forse non conosci i meccanismi e le dinamiche di Radiorai, molto rigidi come quelli di qualsiasi azienda pubblica. Il calcio è finora l'unica cosa che "ammazza" ogni altro programma in palinsesto, forse Fiorello invece "ammazzerà" il posticipo. La Rai non è un'azienda privata che può fare e disfare agevolmente il suo palinsesto. Probabilmente ci saranno dei flash nella diretta, ma dietro all'annunciatissima trasmissione di Fiorello ci sono "fior" di sponsor, anche se personalmente ho qualche riserva su un Fiorello radiofonico senza Baldini.
Marcello
Ragioniamo su soluzioni alternative x chè non ce lo vedo mucciante organizzare uno speciale circo massimo x l'occasione(tanto piu che cervelli e violanti sono in onda alle 6 del mattino).
1) si Sa che gli spettacoli Teatrali non iniziano mai agli orari di Locandina x cui si potrebbe benissimo mandare il primo tempoo in diretta e fare flash nel secondo tempo.
2) Divisione onde medie fm/ partita sulle onde medie e show di fiorello in fm
Ale
soluzioni alternative con direttori diversi non sono possibili, e in alcune zone d'Italia l'AM non si sente più. Casomai, Preziosi potrebbe chiedere un favore a Isoradio.
Anche se saltasse per una volta una partita di serie A, quanti programmi sono saltati per colpa delle partite?
Marcello
Tutto il calcio minuto per minuto è LA trasmissione storica di Radio Rai da 51 anni, così come il calcio in radio. Non sono parole mie, ma dei vari direttori che si sono alternati e si alterneranno negli anni. Quindi non si può dire che il calcio (pezzo forte storico di RadioRai) "ammazzi" le altre trasmissioni.
Soprattutto se per questo calcio hanno pagato e con i soldi degli italiani.
Radio Rai ha più di 3 reti, ma è come non detto. Eppure, con calendario del campionato stabilito da parecchio tempo stiamo discutendo di una partita fondamentale del torneo che non verrà trasmessa per trasmettere uno show di Fiorello (che non è lo sbarco sulla Luna o una beatificazione di un Papa) che tra l'altro ha sempre vissuto su Radio 2 e non su Radio 1, da sempre riconosciuta come la radio dello sport, delle news, dei grandi eventi e non del varietà radiofonico.
Marco D'Alessandro
E allora? Scusami sai, ma non vedo la gravità di una cosa del genere. Il calcio alla radio non lo pagano solo gli italiani, ma c'è anche la copertura degli sponsor (come "So'Diego ti spiego" o Eni) e lo dimostra il fatto che altri sport non hanno la stessa dignità di modificare il palinsesto(vedi Formula Uno la domenica mattina; ci fosse stata una partita di serie A, a parte la Messa che è intoccabile per gli accordi con la Radio Vaticana, il palinsesto sarebbe stato stravolto, sfido chiunque a dire il contrario). E poi, scusami, Tutto il calcio è un programma cardine, ma non l'unico programma importante di Radiouno. E mi sembra che la linea di Preziosi, rispetto a Caprarica e a Zanetti, sia proprio quella dell'infotainment, non solo de "La notizia non può attendere". Altrimenti non ci sarebbe un programma come quello della Ventura che sarebbe più da Radiodue. Nulla si fa a caso in Rai, ricordalo. Un Fiorello il lunedì ha probabilmente una sua spiegazione, che noi non conosciamo e la Sipra sì. Io amo il calcio, i racconti dei radiocronisti, ma capisco anche gli ascoltatori di Zapping che si lamentano per la trasmissione spesso accorciata per una partita. Io vivo bene sia senza Fiorello, sia senza Juventus-Chievo alla radio. Detto questo, il sabato e la domenica lo sport me lo godo proprio alla radio. Ma non esiste solo il calcio. Neanche alla radio e neanche su Radiouno.
Marcello
Beh, in effetti gente come la Ventura spiega bene il ridimensionamento di Radio 1, così come agli ultimi Mondiali quando le radiocronache delle partite del pomeriggio si dovevano chiudere prima possibile o, peggio ancora, sfruttare i minuti finali di partita per infilare il commento dell'ospite telefonico da casa sua (come non ricordare Spagna-Svizzera 0-1 con Mazzeo che stava raccontando un calcio d'angolo della Spagna ma venne stroncato per far commentare Tardelli). Oppure, in effetti, questa nuova linea ce la siamo gustati volentieri nello scorso Giro d'Italia dove la cronaca dell'evento dei tre inviati sul posto è finita in secondo piano rispetto al "varietà".
Mi permetto, con tutto rispetto, di non condividere questa linea recente di Radio 1. Per quanto riguarda Zapping, non so se siano più quelli felici per sentire Forbice in edizione normale o "ridotta": secondo me, per la seconda ipotesi.
Marco D'Alessandro
Tutto è soggettivo. Io Zapping lo farei chiudere alle 20.30,ma non necessariamente per far iniziare prima Zona Cesarini.
Almeno quest'anno il Giro d'Italia viene inserito in un contesto giornalistico come Baobab, sperando che capiti di più con Graziani che non con la Ribichesu.
Quanto ai mondiali, credo che ci fosse una necessità di giustificare maggiormente lo studio centrale, anche perché in studio c'era un graduato e usare il conduttore principale dello sport (Provenzali escluso) solo per introdurre e chiudere le dirette era probabilmente ritenuto riduttivo. Ripeto, tutto in genere ha una spiegazione, legata anche a situazioni interne alla Rai e a dinamiche che da ascoltatori non si possono comprendere fino in fondo.
Marcello
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