Il lungo viaggio è iniziato. Da qui ad un mese sapremo chi gioirà e
chi invece dovrà leccarsi le ferite. I play off sono questo, ma non
solo.
Girone A
Tre squadre lombarde, Renate Feralpi Salò e Pro Patria, una sola piemontese, la Pro Vercelli. Queste le squadre che si sono aggiudicate la possibilità di giocarsi un posto per la prossima Prima Divisione.
Allo "Speroni" i biancoblù di Novelli incontravano la Pro Vercelli di mister Braghin. Per la Pro Patria era la partita della vita e l'ha interpretata come meglio non si poteva. Un 5-2 clamoroso che lascia alla Pro Vercelli davvero pochissime possibilità di riuscire ad arrivare in finale. Ci vogliono almeno tre gol di scarto per arrivare
in finale; partita bellissima, come poche volte in questa stagione. Si è vista in campo una Pro Patria spumeggiante che ha giocato un calcio veloce e piacevole, con Pacilli, imprendibile per la difesa bianca,
che ha fatto il bello e il cattivo tempo, coadiuvato da un Serafini in grande spolvero. Per la Pro Vercelli una delle domeniche peggiori che gli siano capitate finora. Raggiungere la finale è pura utopia, anche
se nel calcio niente è impossibile. Braghin ha gettato alle ortiche una stagione intera e se non dovesse farcela, difficilmente la società gli rinnoverà la fiducia.
Costruita per vincere il campionato a mani basse, già il fatto di giocarsi la Prima Divisione ai play off non è
andato giù alla dirigenza.
Il salvacondotto degli spareggi è stato sprecato con una prestazione
disastrosa e ora il tecnico avrà il suo bel da fare per ricostruire
una parvenza di fiducia ad una squadra che ha subito una sconfitta
davvero pesante. Alla Pro Patria basterà giocare tranquilla per
arrivare in finale. Di certo, queste vittorie danno una forza
increbidile e se Novelli saprà gestire questo entusiasmo la promozione
non potrà sfuggire loro.
Nell'altra partita, la Feralpi Salò era impegnata a Meda contro il
Renate. Nerazzurri che non hanno sfruttato il fattore campo e l'1-1
finale gli lascia molti rammarichi per il ritorno. Partita meno
divertente di quella tra Pro Patria e Pro Vercelli, con la tensione
che ha influito sul calcio giocato. La squadra di Boldini ha pagato
l'inesperienza in una partita in cui vince chi sa gestire meglio la
pressione. Domenica prossima la Feralpi potrà giocare per due
risultati su tre. Non è male, ma spesso quando giochi con più chance a
disposizione rischi di arrivare scarico all'appuntamento. Dovrà essere
bravo Rastelli a tenere il gruppo in tensione.
In questo girone si giocava l'unico play out. Sanremese che batte in
rimonta la Sacilese e andrà in Friuli con l'obiettivo di giocarsi una
stagione intera in 90 minuti. Kabine segnava il vantaggio degli
ospiti. La squadra di Calabria non si disuniva e con un Sifonetti
sopra le righe prima pareggiava dal dischetto e poi regalava, ad
inizio ripresa, l'assist per Ubaldi.
Alla squadra di Andretta ora non resta che vincere. Ricordiamo che se
dovesse finire con medesimo punteggio, allora sarà la Sanremese ad
andare in serie D per la peggior classifica finale. Saranno 90 minuti
carichi di tensione che le squadre dovranno giocare sapendo che non
c'è domani.
Girone B:
La lunga corsa a braccetto con il Carpi non ha influito minimamente
sulla Carrarese. La squadra di Monaco, con un gol di Merini ad inizio
partita ipoteca la finale. A San Marino si è vista una Carrarese meno
spumeggiante del previsto, più attenta a gestire che a offendere. Il
San Marino non può recriminare su nulla, perchè ci ha provato in tutti
i modi, colpendo anche un legno con Lepri. Petrone sapeva che queste
partite rischiano di diventare maledette e a fine partita non si
scoraggia e lascia aperta l'opportunità di poter fare l'impresa. A
Carrara ci vorrà più precisione per cercare di vincere con due reti di
scarto.
A L'Aquila si giocavano un posto in finale i ragazzi di Ianni contro
il Prato di Bellini. Partita avvincente con il gol decisivo che
arrivava al 91° ad opera del brasiliano Franciel. La punta carioca è
molto esperta in questo campionato e la scelta della società abruzzese
è stata premiata alla grande. L'Aquila che partiva alla grande
tramortiva gli ospiti con i gol di Falconieri e Carcione. Il Prato
subiti i due gol non si è perso d'animo e ha continuato a giocare come
sà. Nell'intervallo mister Bellini ha catechizzato alla grande i suoi
e ha saputo ritrovare la squadra che ha centrato i play off.
Accorciava le distanze con Lamma e un minuto dopo Basilico pareggiava.
Sugli spalti tornava il terrore di un Prato che quest'anno in stagione
regolare aveva fatto sei punti su sei a disposizione. Il gol di
Franciel faceva esplodere il "Fattori". Domenica tutto può accadere,
perchè le due squadre hanno dimostrato che nulla è scontato.
Girone C:
Finora abbiamo commentato solo le partite, senza polemiche inutili, ma
come sempre in Lega Pro c'è sempre chi deve mettere del pepe dove non
serve. Il presidente del Neapolis Moxedano ha avuto da ridire sulla
scelta della Lega pro di giocare ad Isola Liri. Francamente di
polemiche simili non ne sentivamo la mancanza. Sul campo la squadra di
Mugnano ha pareggiato 1-1 contro il Trapani. Aperto ancora il discorso
finale, soprattutto pensando che il Trapani in casa ha perso solo
contro il Neapolis tra le mura amiche. Partita nel complesso non
eccelsa, con il Trapani che dopo aver trovato il pareggio con Filippi
dal dischetto, ha gestito la partita e ora domenica ha a disposizione
il match point.
L'Avellino dinanzi ad un pubblico numeroso come non se ne vedeva da
tempo demolisce le certezze del Milazzo e con un secco 2-0, che poteva
essere più corposo, ha un piede e mezzo nella finale. Lupi che hanno
iniziato a tambureggiare fin dal fischio d'inizio e con De Angelis e
Scandurra ha liquidato un Milazzo troppo brutto per essere vero. Alla
squadra di Venuto ora serve una vera impresa, visto che dovrà vincere
almeno per 2-0 per arrivare in finale per la migliore classifica
finale. In queste partite vince non tanto chi è forte, ma chi sa
gestire al meglio le proprie risorse fisiche e mentali. Vullo dal suo
arrivo ha fatto un lavoro eccellente, con la squadra che ha cambiato
marcia e ha chiuso il campionato in crescendo. La partita contro i
siciliani è l'ennesima dimostrazione che questo Avellino ci crede e
vuole la promozione. La città, dopo il fallimento del vecchio marchio,
ha iniziato nuovamente ad amare questo Avellino e solo i risultati
possono far tornare il pubblico ad assiepare nuovamente gli spalti del
vecchio "Partenio".
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