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martedì 17 maggio 2011

Il punto sulla Lega Pro 66

di Daniele Mosconi

Dopo 34 giornate è finita. E' stata una stagione logorante ma allo stesso tempo entusiasmante, vissuta tutta d'un fiato, che ci ha fatto dire, nonostante tutto, ne è valsa la pena. Gubbio e Nocerina si sono prese i riflettori della grande stampa sportiva con le loro imprese sul campo. Però non possiamo non dimenticare che, protagonista non richiesta, è stata la giustizia sportiva. Campionati che ogni settimana vedevano squadre perdere punti, con la credibilità che scendeva sempre più in basso. Società in crisi economica, giocatori che non hanno visto stipendi per mesi, punti decurtati e farse indegne. I casi Catanzaro Pomezia e ultima, ma solo in ordine di tempo, Ravenna, ci danno l'altra faccia della medaglia. Una faccia amara, che ci fa riflettere. Questo sistema, così com'è congegnato fa acqua da tutte le parti. Urge una seria riforma che dia credibilità. Ma crediamo che tutto questo parlare di riforme porti a partorire il solito topolino. Quest'ultima giornata ci ha fatto tornare alla mente il fortunato libro di Tomasi di Lampedusa. Un'ultima giornata gattopardesca, in cui tutto poteva cambiare ma tutto è rimasto immutato o quasi.

Prima divisione Girone A
Si doveva decidere la griglia play off, chi tra Salernitana Verona e Spezia avrebbe fatto compagnia a Sorrento e Alessandria. Mentre in chiave play out, chi tra Monza Paganese e Sud Tirol sarebbe retrocessa immediatamente in Seconda Divisione.
Le ultime giornate sono sempre state drammatiche. Questa non è stata da meno.
La Salernitana ospitava il Gubbio e aveva bisogno di vincere per evitare di essere scavalcato dal Verona al quarto posto. Per la squadra di Breda missione compiuta. Il Gubbio non ha regalato nulla e ha sovente messo in difficoltà la squadra granata. Con questa vittoria e il contemporaneo pareggio del Verona, la Salernitana giocherà in semifinale contro l'Alessandria. Per la Salernitana è stata una stagione vissuta come sulle onde del mare in inverno. A Dicembre il tecnico di Treviso era ormai in procinto di essere esonerato. La voce era che Campilongo dovesse prendere il suo posto. Breda ha affrontato questa situazione con estrema dignità e ha sempre fatto parlare il campo. E questo domenica gli ha dato ragione. Senza dimenticare la meteora Joseph Cala. Il girone di ritorno della Salernitana era iniziato malissimo con la sconfitta per 4-1 tra le mura amiche contro il Sorrento. Dopo questa scoppola la Salernitana ha messo la quarta e ora si gioca tutta una stagione in due o tre partite. Tutto dipende da loro.
Grigi che chiudono in bellezza una stagione vissuta sempre nelle zone alte della classifica, andando a vincere sul campo del Bassano per 1-0. Sarri si è tolto una enorme soddisfazione portando un gruppo come quello piemontese ad un passo dal sogno serie B, che manca da ben 37 anni. Lo scoglio Salernitana è tosto, ma con tutte le traversie che ha vissuto questa squadra il successo è proprio quello di esserci. La crisi societaria sembra passata e in settimana Mongarli dovrebbe assumere la presidenza, provvedendo fin da subito a saldare le pendenze con i giocatori che aspettano di vedersi corrispondere parecchie mensilità arretrate. Questo è un modo concreto di aiutare un gruppo che ha fatto tutto con estrema professionalità nonostante ad un certo punto si siano trovati soli e abbandonati.
Il Verona a Crema non riesce a vincere e nonostante entri nei play off se la dovrà vedere contro il Sorrento. Con l'aggravante di giocare il ritorno in trasferta. I gialloblù ci hanno provato in tutti i modi e solo la scarsa lucidità di Ferrari e Pichlmann condannano il Verona ad un quinto posto che sa tanto di beffa. Però i play off ci hanno insegnato che tutto si capovolge e le gerarchie del campionato si annullano. Il Verona ha tutto per tornare in B, ma ci vuole maggiore cattiveria sotto porta per sognare in grande.
Il Sorrento saluta il proprio pubblico con una sconfitta contro la Cremonese. Per i rossoneri sconfitta indolore e testa già rivolta ai play off. L'avversario è il Verona.L'assenza del bomber Paulinho è un grave handicap per il gruppo di Simonelli. La squadra di Montorfano, per lui prima vittoria come allenatore professionista, si toglie una soddisfazione, una delle poche in una stagione per loro maledetta. Dopo parecchi anni in cui il sogno serie B sfumava sempre in dirittura d'arrivo, questo doveva essere l'anno buono. L'esordio contro il Gubbio (5-1) faceva sognare la tifoseria. Poi pian piano il giocattolo ha mostrato le prime crepe e a pagarne le conseguenze è stato Baroni. L'arrivo di Leo Acori aveva ridato entusiasmo alla tifoseria ma anche l'ex tecnico del Livorno nulla ha potuto e l'esonero è stato inevitabile visto che la squadra stava sprofondando lentamente in zona play out. Dalle ceneri si rinasce e chissà che la Cremonese non tragga da questa stagione il giusto spunto per ripartire alla conquista della serie B.
Lo Spezia dice addio alle residue speranze play off andando a perdere sul campo del Lumezzane per 2-1. Una sconfitta cocente per una città che nell'ultimo mese ci stava credendo per davvero ad un posto nei play off. La società ha speso e investito tantissimo, ma non è stata ripagata appieno da una squadra che poteva fare molto di più. Per i bresciani ennesimo campionato da protagonista in cui si è tolta le sue belle soddisfazioni. L'addio di Galabinov aveva fatto storcere il naso ai più, ma Rey Volpato ha saputo sostituirlo degnamente.
Chiuso il capitolo play off, si passa alle dolenti note. Tra Monza Sud Tirol e Paganese, a retrocedere matematicamente in seconda divisione è la squadra di Capuano.
Il gol di Radi a 20 minuti dalla fine ha riacceso le speranze dei tifosi accorsi al "Torre". Infatti alla Paganese un gol non bastava, ce ne volevano almeno 2 per capovolgere il discorso con gli ospiti che all'andata vinsero per 2-1 (solo una volta la Paganese ha vinto con 2 gol di scarto. Contro la Reggiana, vittoria per 2-0). Capuano ci ha provato in questi mesi, ha sfidato tutto e tutti; ad un certo punto ha sfidato anche il destino. Il mercato di Gennaio gli ha dato una nuova squadra, ma neanche i nuovi arrivi sono riusciti a salvare una squadra che in tutto un campionato ha segnato la miseria di 17 gol (uno ogni due partite). Per i tirolesi di Pellegrino ora ci sono i play out da giocare contro il Ravenna.
Giallorossi romagnoli che nella giornata di Giovedì si sono visti crollare il mondo addosso. 7 punti di penalità per la presunta combine architettata dal Ds Buffone nella gara contro il Lumezzane. Leonardo Rossi si è trovato a preparare una partita diversa da quella che si era prefissato. Il pareggio, gol di Djokovic per i padroni di casa e pareggio di Gerbino Polo per gli ospiti, non permette al Ravenna di evitare la coda drammatica dei play out. Per i brianzoli un pari che comunquq evita la gogna di una retrocessione diretta e se la vedranno contro i cugini del Pergocrema. Motta ha già fatto tanto, risollevando un gruppo che era ormai spacciato. Ma il difficile viene ora.
Il Pavia, con una doppietta del suo bomber Ferretti (anche se nel primo gol c'è la deviazione di Aya) si salva all'ultima giornata battendo la Reggiana per 2-0. Carbone ha ereditato da Andrissi un gruppo forte che aveva perso la bussola. Il presidente Zanchi ha rilasciato un'intervista ultimamente in cui parla di un progetto ambizioso per il Pavia. Staremo a vedere.
Chiudiamo con la vittoria del Como in quel di Ferrara contro una Spal in disarmo. L'unica nota lieta per gli estensi è stato il ritorno al gol di Cipriani. Proprio i gol di Cipriani sono mancati ad una Spal che era partita con ben altre ambizioni. Se la società riuscirà a trattenerlo e l'attaccante finirà la sua via crucis di infortuni, la Spal il prossimo anno si può preparare ad un grande campionato. Senza dimenticare che il "figliol prodigo" Arma non ha mai disdegnato un ritorno nella città che lo ha lanciato nel grande calcio.

Prima divisione Girone B
In questo girone i riflettori erano puntati sulla zona retrocessione. Cavese-Foligno era la partita clou della giornata. L'unica partita che contava realmente e che metteva in palio la permanenza in 1a Divisione. Ospiti che avevano a disposizione 2 risultati su 3, mentre alla Cavese serviva solo la vittoria.
Alla fine fa festa il Foligno, che due volte in vantaggio si fa rimontare ma alla fine condanna la Cavese alla retrocessione diretta in Seconda Divisione.
Retrocessione amara per una società che ha rischiato fino all'ultimo di non iscriversi al campionato. Le tante difficoltà che ha dovuto affrontare la società alla fine hanno avuto la meglio e ora la città piange un mesto ritorno in Seconda Divisione. Una retrocessione figlia di tanti errori, questo è innegabile; primo fra tutti l'esonero di Marco Rossi. L'ex difensore del Piacenza e della Sampdoria non aveva fatto male, ma con una scelta incomprensibile è stato chiamato Melotti. Quest'ultimo ha vissuto la sua esperienza sulla panchina metelliana dimettendosi una settimana si e l'altra no, fino a quando anche la società, stufa di tanti tira e molla ha deciso di affidarsi a Dellisanti. Ma questi è arrivato quando ormai la frittata era bella che bruciata. Le sconfitte aiutano chi sa rialzarsi; siamo convinti che la città di Cava meriti molto di più. La dirigenza ora deve raccogliere i cocci e ripartire. Il Foligno non ha rubato nulla e ha meritato sul campo di giocarsi la permanenza in Prima Divisione nei play out, dove se la vedrà contro i cugini della Ternana. Giovanni Pagliari ha saputo dare a questa squadra la giusta carica e ora si gioca tutto contro le fere in una sfida da dentro o fuori.
La Ternana aveva il vantaggio di giocarsi in casa la possibilità di evitare i play out contro l'Andria. In una stagione disgraziata neanche questo è servito. Sotto di un gol, ad opera di Statella, le fere trovano la forza di ribaltare il risultato con Tozzi Borsoi e Sinigaglia. Quando ormai mancava una manciata di minuti alla fine della partita e la Ternana sentiva sua la salvezza, l'Andria ha commesso, come si dice nei thriller, il delitto perfetto. In 7 minuti ribaltano il risultato, prima con Doumbia e al 94° con Carretta mettono il sigillo ad una salvezza senza passare dalla coda dei play out. Per la Ternana la beffa è cocente, ma Giordano adesso ha 15 giorni di tempo per preparare al meglio il derby contro i falchetti di Pagliari.
Il Cosenza era impegnato in casa contro il Foggia di Zeman. Per i pugliesi era l'ultima partita stagionale che per loro si chiude comunque con un più che dignitoso sesto posto. Per i calabresi c'era la possibilità, con una vittoria, di salvarsi senza andare ai play out, confidando in un pareggio in quel di Terni. Con una prova d'orgoglio in un "San Vito" che ha risposto presente, i rossoblù di De Rosa riescono a vincere grazie ad un gol di Biancolino. Quando ormai tutti aspettavano il fischio finale della partita tra Ternana e Andria, che portava il Cosenza alla salvezza diretta, arrivava la doccia fredda del gol di Carretta che spediva i silani dritti al play out contro il Viareggio. Una mazzata tremenda, ma questo Cosenza quest'anno ha dimostrato, nonostante tutto, di non meritare la retrocessione. A livello dirigenziale la presidenza del Cosenza sembrava la porta di un hotel. Uno usciva l'altro entrava. La squadra a lungo andare ne ha risentito.
Chiudiamo il discorso salvezza con la sconfitta del Viareggio in quel di Taranto. Decide un gol di Antonazzo. Per i toscani di Scienza ora ci sono i play out. Per i pugliesi questa vittoria consente di giocare contro l'Atletico Roma. Pensiamo che chi vince questa sfida ha ottime possibilità di andare in B.
I romani giocavano contro il Barletta e avevano bisogno di non perdere per mantenere un ottimo terzo posto. Per una neopromossa come loro è un grande risultato. La cura Chiappara sta dando ottimi risultati (10 punti in 4 partite). Saranno due sfide al cardiopalma contro i pugliesi. Barletta che si era salvato già settimana scorsa e saluta la propria tifoseria festeggiando con loro la permanenza in Prima Divisione. La società ha fatto di tutto per conservare la categoria e gli sforzi compiuti sono stati ripagati appieno.
Pareggio tutto sommato giusto tra Benevento e Juve Stabia. Era un anticipo dei prossimi due scontri diretti in semifinale play off. Le squadre non si sono dannate più di tanto e ora prepareranno al meglio i prossimi incontri. Per le streghe l'ennesima occasione per tentare la scalata alla B, mentre per le vespe rimane il rammarico di non aver potuto conservare il terzo posto. La vittoria del Taranto li ha relegati addirittura in quinta posizione. La sfida contro i cugini sanniti si prospetta affascinante e molto avvincente.
La Nocerina si congeda dalla Lega pro e festeggia con la propria tifoseria un campionato dominato in lungo e in largo. Il pareggio contro il Lanciano è servito più che altro ad Auteri per far giocare chi ha avuto meno spazio durante la stagione. Petrilli per i padroni di casa e un'autorete di Amabile fissano il punteggio finale sull'1-1. Riguardo al Lanciano la presidente Maio è stata molto dura e ha già dichiarato che tutti sono sul mercato. Una presa di posizione derivante dalla delusione per un campionato che si prospettava migliore del previsto.
Pisa chiude con un rotondo 4-0 la sua salvezza conquistata con una giornata di anticipo in casa contro un tranquillo Gela. I gol di Obodo, la doppietta di Fanucchi e per chiudere in bellezza non poteva mancare la firma di un autentico trascinatore dell'attacco nerazzurro come Carparelli. A quasi 35 anni vedere l'ex attaccante della Sampdoria correre come un ragazzino per recuperare un pallone quasi sulla linea di fondo, ci fa riconciliare con il calcio. Al Pisa in questi 2 anni ha dato tanto e ha ricevuto moltissimo da una tifoseria che lo ama come pochi.
Per concludere la stagione regolare, c'era Lucchese-Siracusa, che ha visto la vittoria dei rossoneri per 4-2. Tipica partita di fine stagione tra 2 squadre che non avevano più nulla da chiedere al campionato. Rimane la stagione memorabile della squadra di Ugolotti. Dopo 5 giornate, l'allora Siracusa di Romano era ultimo con zero gol fatti e zero punti. L'arrivo del tecnico toscano ha ridato fiducia ad una squadra che la maggior parte degli addetti ai lavori già vedeva retrocessa. Per parecchie settimane hanno sognato i play off, ma alla fine si sono arresi perchè non ne avevano più. Per i rossoneri chiusura di un campionato comunque positivo. Si vedono anche i primi segnali di una schiarita a livello societario. Tutto è bene quel che finisce bene.
Ricordiamo qui gli accoppiamenti per i play off e i play out dei 2 gironi:

Domenica 29 Maggio
Semifinali Play off girone A:
Verona-Sorrento; Salernitana-Alessandria

Finale andata play out:
Monza-Pergocrema; Sud Tirol-Ravenna


Semifinali Play off girone B:
Taranto-Atletico Roma; Juve Stabia-Benevento

Finale andata play out:
Viareggio-Cosenza; Foligno-Ternana

Ricordiamo che nei play out, se le due partite terminano con due risultati uguali (una vittoria a testa oppure un pareggio a testa) retrocede la peggio classificata in stagione regolare

Per la Seconda Divisione, si giocava la prima partita della "Supercoppa di 2a Divisione". Al "Francioni" si incontravano la vincitrice del girone C, il Latina, contro la vincente del girone A la Tritium. Alla fine l'hanno spuntata gli abduani che con un gol di Sinato ad inizio partita. Ennesima soddisfazione per una Tritium che ancora non è soddisfatta e vuole continuare a stupire. Domenica si disputerà la seconda partita del mini girone tra il Carpi, vincitore del girone B contro il Latina.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve,

siamo la redazione di Uniroma Tv. Abbiamo realizzato un servizio che raccoglie le opinioni dei cittadini romani sul campionato appena terminato, e pensiamo possa interessarvi.

Al seguente link potrete vedere il nostro servizio: http://www.uniroma.tv/?id=18884

Grazie
Buona giornata

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