Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone la rubrica che da i voti al campionato giunto alla 33^ giornata che ha lasciato un'impronta decisiva per le sorti del campionato che parla solo Milan in una sorta di discesa libera a +6 e +8 su Napoli e Inter che sono cadute nonostante i pronostici della vigilia.
La lotta per il quarto posto si è ristretta a due sole contendenti, Lazio e Udinese mentre Roma e Juve hanno abbandonano mestamente i sogni di coppa dei campioni.
Anche in coda c'è stato movimento con il Brescia pronto ad accompagnare il Bari in B e la Sampdoria per la prima volta in zona retrocessione.
Partiamo dalla capolista MILAN (8) che ha liquidato senza problemi la SAMPDORIA (4), 3-0 e gara a senso unico con i blucerchiati rimasti con la testa a Genova. Dopo le vittorie contro Inter e Fiorentina ecco la terza sinfonia e tutte e tre in maniera assai convincente con un bel gioco espresso e soprattutto la partita sempre in pugno, segno di una forte personalità acquisita e di un'ottima integrazione di squadra che ha recitato alcune trame a memoria per la gioia dei tifosi rossoneri. Dunque Milan bello e padrone del proprio destino che sembra essere ormai segnato con la conquista del titolo. Ci piace sottolineare la padronanza, la sicurezza di chi non sente la paura, la pressione di uno scudetto ormai vicino, nessun segnale negativo per gli avversari e anzi una condizione crescente come mostrato ultimamente da Seedorf (7,5) un faro per i rossoneri, ma tutto il centrocampo ha giocato benissimo. Sicuramente il protagonista è stato Cassano (8) che ha dispensato belle giocate e la trasformazione del rigore con dedica al figlioletto da poco nato, è un peccato vedere il barese solo in alcune partite e ancora ostaggio dei propri limiti caratteriali.
Per i rossoneri la prospettiva è ottima con 6 punti da conquistare contro Brescia e Bologna nelle prossime due partite, al Milan basterà giocare con concentrazione e sicurezza da non confondere con l'eccesso di sicurezza, Allegri saprà lavorare bene come ha fatto dall'inizio.
Si è fermata la corsa del NAPOLI (5) bloccato dall' UDINESE (8) alla quale diamo un voto alto non per la prestazione, comunque più che positiva, ma per l'importanza della posta in palio con vista al quarto posto. Vincere a Napoli non è semplice, anzi è impossibile e nessuno si aspettava il crollo dei partenopei viste le assenze di Di Natale e Sanchez tra i friulani che hanno giocato con cinismo e concentrazione, capacità di soffrire e di resistere nel finale alla spinta azzurra. Napoli poco concreto sotto porta, serataccia per Cavani (4,5) che ha sprecato diversi gol e si è fatto parare il rigore da Handanovic (7,5). Troppo nervosi i partenopei che evidentemente hanno sentito la forte pressione in seguito alla vittoria del Milan. E' stata una partita complicata, con pochi spazi, la gara che ha maggiormente messo in difficoltà i ragazzi di Mazzarri al San Paolo. Solo dopo lo 0-2 c'è stata la reazione d'orgoglio che non ha portato alla solita rimonta finale.
Si sono infranti i sogni scudetto, ma il Napoli merita un applauso lunghissimo come quello tributatogli dal suo pubblico, la stagione è stata fantastica, la Champions League è a portata di mano e questo basterà per fare una grande festa a fine campionato. Mazzarri ha ragione nel dire che per parlare di scudetto c'è bisogno di una crescita graduale e il solo fatto che se ne sia parlato da quest'anno è un punto di partenza non indifferente. Bravi!
L' INTER (5) ha abbandonato le residue speranze di scudetto contro il PARMA (8) che ha conquistato tre punti pesanti in vista della salvezza. Per i nerazzurri si tratta delle quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, segno di una resa incondizionata da parte di un gruppo stanco, logoro nella testa e nelle gambe, con la pancia piena e voglioso di nuovi stimoli. Occorrerà cambiare qualche pedina lasciando liberi quei giocatori che per svariati motivi sono rimasti quest'anno nonostante il desiderio di partire come Mou, e dunque i vari Maicon, Sneijder e Milito potrebbero lasciare Milano certi che la dirigenza nerazzurri saprà sostituirli degnamente. E Leonardo? Questo è il vero dilemma per Moratti che sicuramente attende notizie da Madrid e da Barcellona con Mou e Guardiola sott'occhio, altrimenti Leo potrebbe anche rimanere nonostante le difficoltà dell'ultimo mese che vedono il brasiliano colpevole così come tutto il gruppo e spetterà a lui cercare di rimettere insieme i cocci e ricostruire psicologicamente la squadra in vista della Coppa Italia e della gara contro la Lazio che potrebbe mettere a rischio la qualificazione diretta alla Champions.
Passiamo alla lotta per il quarto posto che ha subito una clamorosa svolta con le sole Lazio e Udinese in corsa, siamo onesti e diciamo che non ci saremo aspettati le vittorie delle due e allo stesso tempo ci ha stupito la sconfitta della Roma, sulle possibilità della Juve ci eravamo mostrati scettici.
Partiamo dalla bellissima LAZIO (9) che ha colto tre punti a dir poco pesanti vista la difficoltà generale di uscire con la vittoria da Catania, segno del gran momento di forma dei romani e di questo meraviglioso campionato. Sempre Hernanes ad accendere la luce, Mauri a rifinire, ed ecco anche il ritardatario, in tutti i sensi, Zarate (8) autore di una rete e di due assist che hanno deciso la sfida contro gli etnei. Ci è piaciuta la reazione della squadra al pareggio del CATANIA (4) che avrebbe potuto tagliare la gambe a una Lazio che si è dimostrata famelica. Piccola chiosa per Lotito che farebbe bene a parlare della propria squadra senza fare i conti in tasca agli altri. Puara?
Dell'Udinese ne abbiamo parlato sopra, la lotta sarà dura e forse continuerà fino alla fine senza dimenticarci dello scontro diretto alla terzultima.
Passiamo alla ROMA (4) che ha clamorosamente mancato l'appuntamento con la vittoria che è andata al PALERMO (7) che si è ritrovato con i tre punti in tasca grazie alle gentili concessioni dell'attacco e della difesa romanista. Incredibili gli errori sotto porta di Menez e Vucinic (4) che pesano come un macigno sulla mancata vittoria. Ancora una volta la Roma è mancata nel momento chiave della stagione, un'altra stecca in casa, un'altra prova di superficialità e di sufficienza da parte dei giocatori. La tanto attesa svolta societaria è arrivata e a fine campionato sarà il momento di cambiare tutto, DiBenedetto, Baldini e Sabatini dovranno operare come ruspe, buttando giù tutta la bella costruzione di Spalletti che è ormai vecchia e malata psicologicamente. Dunque largo a giocatori nuovi e affamati con il solito Totti a guidare il nuovo corso.
Anche la JUVNETUS (5,5) ha abbandonato le residue speranze di Champions che erano maturate dopo il tris di vittorie, 0-0 contro la FIORENTINA (6+) che ci è piaciuta di più rispetto ai bianconeri, più volitivi, più incisivi ma poco concreti sotto porta, la Juventus ha giocato a nascondino uscendo solo a tratti senza fare tana ai viola. Delneri ci crede ancora, essere onesti no?
In coda la situazione è in continua evoluzione, pesantissimi i tre punti del PARMA (8) e del CESENA (7+) che respirano. Altrettanto prezioso il punto conquistato dal LECCE (7) in rimonta finale sul Cagliari. Il CATANIA (4) guida la mini classifica delle sei che lottano (non contiamo il Bari) ma non può rimanere tranquillo nonostante i 4 punti di vantaggio sulla SAMPDORIA (4) alla sesta sconfitta nelle ultime 7 gare, era inevitabile la discesa libera per i doriani che hanno toccato la piena zona retrocessione, la situazione è assai complicata con una squadra alla sbando totale sia in difesa che in attacco. Condanniamo fortemente la vile aggressione al pullman della squadra, non vi è nessun risultato negativo e insperato che possa giustificare simili gesti, giusto contestare, errato aggredire. Infine il BRESCIA (3) che sembra non avere più speranze, a Genova abbiamo visto vuoti difensivi non degni della Serie A.
Il calendario è più o meno omogeneo per tutte e sei con incontri alla portata e altri meno che rendono sempre più appassionante la lotta salvezza.
MIGLIOR SQUADRA: LAZIO
PEGGIOR SQUADRA: BRESCIA
SPECIAL ONE: CASSANO
SPECIAL FLOP: VUCINIC
SPECIAL GOL: MARCOLINI
#TICBemozioni
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lunedì 18 aprile 2011
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