
Un Milan spietato trapana un Napoli che ha reso sostanzialmente consentito ad Abbiati di potersi ascoltare la partita alla radio, oltre che vederla dal vivo: mai un tiro da parte degli azzurri che ci potranno riprovare senz'altro nei prossimi campionati quando la squadra sarà più matura anche per sfide di altissima classifica. Ma come avrà sentito anche il mai impegnato portiere di Abbiategrasso, "è stato un confronto impari". Dopo un primo tempo dove "la montagna ha partorito il topolino", la squadra rossonera ha rotto gli indugi ed aldilà di ogni risibile polemica, è meritatamente là in testa a condurre e meritatamente esce a braccia al cielo dal superposticipo del lunedì. Noi lo abbiamo vissuto con le voci di Francesco Repice e Tarcisio Mazzeo, due tra le ottantamila unità sugli spalti in una sfida introdotta con toni meravigliosi epici e che hanno messo i brividi anche a chi non tifava per nessuna delle due ed ascoltava dal diffusore. Scontato, come sempre, dire che Francesco ci ha saputo portare lì al secondo anello dove campeggia la tribuna stampa. Scontato dire che ce l'ha fatta vivere con quell'entusiasmo esplosivo che lo contraddistingue. E quindi scontato ringraziare la coppia. Solamente un piccolo appunto: a tratti forse un pò troppo esagerato il ritmo, anche in fasi in cui il gioco (come nel primo tempo), non stava decollando. Quando la partita non lo richiede, forse ogni tanto Repice potrebbe staccarsi dai 350 km/h, anche perchè se poi veramente la partita accellera per davvero, si rischia di incepiscare nelle parole e di commettere qualche lapsus. Anche se Repice dimostra sempre di essere una forza della natura facendo quasi 100 minuti di cronaca a piena birra e non si può non amarlo dopo tutti i brividi che sa dispensare. Ce lo rigodiamo nella nostra consueta sintesi.
Ed un omaggio lo merita anche il miglior fantasista della serata, Alexandre Pato: una perla da artista, quella del 3-0. L'affresco a firma di Francesco Repice e Tarcisio Mazzeo
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