QUESTO E' IL POST N° 2000!!!!
Visto il turno infrasettimanale di campionato, la rubrica Amarcord torna fra 7 giorni!
di Roberto PelucchiLeggendo le scalette del passato di Tutto il calcio riproposte da Fabio Stellato, avrete notato che tra gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta i campi delle Marche erano "coperti" da Sabatino D'Angelo, giornalista in forza alla Rai di Ancona. Anche nelle ultime puntate delle scalette, relative alla stagione 1993-94, l'abbiamo visto presente 12 volte. Sono state le sue ultime radiocronache prima della sua prematura scomparsa, a soli 48 anni, avvenuta il giorno di Natale del 1994. Ecco due lanci dell'agenzia Ansa di quei giorni.
GIORNALISTI: MORTO SABATINO D'ANGELO
E' morto oggi all'età di 48 anni a Porto D'Ascoli (Ascoli Piceno), per una grave malattia che gli era stata diagnosticata l'estate scorsa, il giornalista della sede Rai di Ancona Sabatino D'Angelo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni e avevano consigliato il ricovero presso l'ospedale ''Torrette'' del capoluogo marchigiano, dove lo hanno assistito la moglie Giulia e i parenti piu' stretti. D'Angelo lascia anche due bambine, Francesca e Chiara, alle quali era legatissimo. Nato ad Offida, era stato assunto dall'azienda alla fine degli anni Settanta, dopo aver collaborato al ''Resto del Carlino'' per la pagina di San Benedetto del Tronto e aver fatto il praticantato nella redazione ascolana del quotidiano. Cronista attento a cogliere il lato più umano delle cose aveva legato però il suo nome ai commenti sportivi, seguendo dapprima la Samb e poi l'Ascoli e l'Ancona. Sempre nello sport aveva firmato servizi dettati da una sua personale e dichiarata passione: i cavalli. Al lavoro giornalistico aveva affiancato anche l'impegno nel sindacato, ricoprendo l'incarico di segretario del Sindacato giornalisti marchigiani e di consigliere nazionale della Fnsi. La notizia della sua scomparsa è stata accolta con dolore dai colleghi e dai tecnici della Rai: sulla sua scrivania, stamane, qualcuno ha posato un fascio di rose rosse. I funerali si svolgeranno domani alle ore 11 nella chiesa di Cristo Re a Porto D'Ascoli.
GIORNALISTI: FUNERALI SABATINO D'ANGELO
Un vera e propria folla, fra parenti, amici, colleghi, semplici conoscenti e persone che avevano avuto modo di apprezzarlo seguendo i suoi servizi in televisione, ha preso parte stamane a Porto D'Ascoli (Ascoli Piceno), nella parrocchia di Cristo Re, ai funerali di Sabatino D'Angelo, il giornalista della sede Rai di Ancona morto la mattina di Natale a 48 anni in seguito a una grave malattia che lo aveva colpito l'estate scorsa. In una chiesa stracolma (molti sono rimasti fuori, sul sagrato) il sacerdote che ha officiato la messa ha detto ai presenti di non avere lui stesso risposte per la perdita del giornalista, amato da molti per la vitalità, l'irruenza del suo carattere e la sua generosità e ha rivolto un pensiero particolare a una delle due figlie avute dalla moglie Giulia, ricordando che la bambina aveva cantato nel coro alla vigilia di Natale mentre il padre si stava spegnendo. La funzione religiosa è stata seguita anche
dal presidente del Consiglio regionale, Franco Paoletti. D'Angelo era stato assunto dalla Rai alla fine degli anni Settanta, dopo aver fatto il praticantato nella redazione ascolana del Resto del Carlino e nell'arco della sua carriera
aveva legato il suo nome soprattutto alle cronache sportive. I colleghi dell'ordine e del sindacato, nazionale e regionale, gli hanno dedicato un manifesto in cui si staglia un semplice saluto: ''Ciao Sabatino''.
8 commenti:
Con tutto il rispetto per D'Angelo e per la sua figura professionale, non mi sembra uno dei giornalisti che hanno caratterizzato la trasmissione. Capisco sia difficile trovare ogni settimana qualcosa da inserire in questa rubrica. Forse sarebbe meglio renderla mensile.
Claudio
Oppure si può non leggerla e lasciare la lettura a chi può essere interessato. O no?
D'Angelo ha fatto parte di quella schiera di "gregari" regionale che da sempre fanno parte della trasmissione. Dei big , dei nomi di primo piano si sa tutto....dei radiocronisti regionali invece si sa poco, troppo poco....e trovo sia bello ed interessante scoprire qualcosa su di loro, da Sabatino D'Angelo a Mario Petrina, da Luigi Tripisciano a Giovanni Stefani, da Tino Zava a Michele Peragine e tanti altri.
Chi non è interessato, bhe..se ne faccia una ragione :)
Io invece approfitto per ringraziare di cuore Roberto per tutti i documenti che riesce a recuperare e a diffonderci, rendendoci un archivio vero e proprio di tutto il calcio minuto per minuto, che non è solo Cucchi, Ameri e Ciotti, ma anche e soprattutto i suoi corrispendenti. Chi è giovane e magari non sa, attraverso il blog deve poter "studiare" tutto il possibile sulla trasmissione. Non solo "Scusa Ameri sono Ciotti". Grazie Pelu.
perchè nn cerchi notizie del cronista toscano Degli innocenti(quello del famoso scusa Ciotti sono Ciotti)
Ale
all'anonimo che ha scritto: "Oppure si può non leggerla e lasciare la lettura a chi può essere interessato. O no?" rispondo NO e te lo motivo. Per prima cosa mi è sembrata, scusami, una risposta un po'spocchiosa ad una mia osservazione credo legittima. In secondo luogo, mi sembra un po'troppo esagerato andare a recuperare gli articoli relativi alla morte di un giornalista che certo ha contribuito a Tutto il calcio, ma in un limitato periodo storico e mai tra i protagonisti. Non è Piero Pasini, per capirci. Immaginavo che la mia opinione avrebbe trovato i più in disaccordo, ma la confermo.
Claudio
Personalmente credo che tutti coloro che abbiano almeno un gettone di presenza meritino riconoscimento.
Lele
Leggo solo ora tutto questo dibattito e do il mio piccolo contributo. Partendo da una premessa: questo è un blog che vive sul volontariato, nulla di quanto si legge è "dovuto", ma sono contributi che mettiamo a disposizione degli appassionati rubando tempo prezioso al nostro lavoro. "Tutto il calcio" non è una squadra di pallone, che finisce sui giornali tutti i giorni. Già essere arrivati a 45 puntate della rubrica è un piccolo miracolo, trovare materiale che non riguardi solo Ameri e Ciotti è faticosissimo. Certo, alcune puntate forse sono tirate per i capelli, ma piuttosto di pubblicare interviste a Ciotti e ad Ameri ogni volta (ne ho ancora molte altre nel cassetto, tutte uguali) preferisco variare. E' ovvio che a un certo punto il materiale si esaurirà e, con esso, anche questa rubrica.
Un saluto a tutti
Ro.Pe.
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