
Nell'abbuffata del mercoledì sera al quale perdiamo un pò tutti l'abitudine (e forse anche la trasmissione stessa: rivedibile qualcosina sulla gestione dei tempi), occhio, anzi, orecchio di riguardo per Roberto Gueli alla prova big match al terzo campo della scaletta: Palermo-Juventus. Una partita intensissima e molto divertente, un peccato che passi in archivio solamente per i disastri di un impresentabile arbitro Morganti, ma tant'è. La voce siciliana del Renzo Barbera, a nostro avviso, supera l'esame e si dimostra degno dell'appuntamento: è in crescita, ha buoni margini di miglioramento, ha ritmo, ha sintesi, ha voce radiofonica, sa stare al di sopra delle parti anche se è conosciuto come voce della squadra di cui è corrispondente. Bravo Roberto Gueli, aldilà del piccolo lapsus in occasione dell'annuncio dell'uno a zero di Miccoli: più che Udinese, forse, sarebbe stato il caso di parlare di Juvinese per quel che sono stati i primi minuti della squadra torinese. Aldilà di gaffe che involontariamente si tramuta in amara ironia per chi tifa bianconero, sono lapsus che ci possono assolutamente stare ed accadono a tutti, così come al monumento Livio Forma che ieri sera ha introdotto Parma-Siena. Succede.
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