Nell'abbuffata del mercoledì sera al quale perdiamo un pò tutti l'abitudine (e forse anche la trasmissione stessa: rivedibile qualcosina sulla gestione dei tempi), occhio, anzi, orecchio di riguardo per Roberto Gueli alla prova big match al terzo campo della scaletta: Palermo-Juventus. Una partita intensissima e molto divertente, un peccato che passi in archivio solamente per i disastri di un impresentabile arbitro Morganti, ma tant'è. La voce siciliana del Renzo Barbera, a nostro avviso, supera l'esame e si dimostra degno dell'appuntamento: è in crescita, ha buoni margini di miglioramento, ha ritmo, ha sintesi, ha voce radiofonica, sa stare al di sopra delle parti anche se è conosciuto come voce della squadra di cui è corrispondente. Bravo Roberto Gueli, aldilà del piccolo lapsus in occasione dell'annuncio dell'uno a zero di Miccoli: più che Udinese, forse, sarebbe stato il caso di parlare di Juvinese per quel che sono stati i primi minuti della squadra torinese. Aldilà di gaffe che involontariamente si tramuta in amara ironia per chi tifa bianconero, sono lapsus che ci possono assolutamente stare ed accadono a tutti, così come al monumento Livio Forma che ieri sera ha introdotto Parma-Siena. Succede.
Maledizione 0-0 per Delfino. Bravo Gueli
L'anticipo del martedì, la seratona del mercoledì, il posticipo del giovedì. Le inventano naturalmente tutte. Ormai c'è una partita al giorno nel vero senso della parola, anche quando le Coppe Europee sono a riposo: nel caso in cui ci sia un giorno senza la Serie A, c'è un posticipo di cadetteria. In attesa di Bari-Inter, sembra essere stato il turno del ciapanò per quanto riguarda la vetta della classifica: il Milan vince anche senza vincere. Ci siamo goduti lo 0-0 di Milan e Lazio con la voce di Giulio Delfino: lo abbiamo scritto anche in passato (dopo Inter-Juve) che sfortuna vuole che con il buon Giulio si mettano d'accordo per fare risultato ad occhiali nei match d'alta classifica. Così come i due pali colpiti con un solo tiro di Ibrahimovic (palo-palo) che illudono il tabellone del Meazza e regalano un secondo di pura apnea radiofonica, con quel boato di sottofondo strozzato, interrotto dal "palo-palo" delfiniano. E' una gran cronaca quella di Giulio Delfino, mai da zeroazero. Ce lo andiamo a risentire.
Nell'abbuffata del mercoledì sera al quale perdiamo un pò tutti l'abitudine (e forse anche la trasmissione stessa: rivedibile qualcosina sulla gestione dei tempi), occhio, anzi, orecchio di riguardo per Roberto Gueli alla prova big match al terzo campo della scaletta: Palermo-Juventus. Una partita intensissima e molto divertente, un peccato che passi in archivio solamente per i disastri di un impresentabile arbitro Morganti, ma tant'è. La voce siciliana del Renzo Barbera, a nostro avviso, supera l'esame e si dimostra degno dell'appuntamento: è in crescita, ha buoni margini di miglioramento, ha ritmo, ha sintesi, ha voce radiofonica, sa stare al di sopra delle parti anche se è conosciuto come voce della squadra di cui è corrispondente. Bravo Roberto Gueli, aldilà del piccolo lapsus in occasione dell'annuncio dell'uno a zero di Miccoli: più che Udinese, forse, sarebbe stato il caso di parlare di Juvinese per quel che sono stati i primi minuti della squadra torinese. Aldilà di gaffe che involontariamente si tramuta in amara ironia per chi tifa bianconero, sono lapsus che ci possono assolutamente stare ed accadono a tutti, così come al monumento Livio Forma che ieri sera ha introdotto Parma-Siena. Succede.
Nell'abbuffata del mercoledì sera al quale perdiamo un pò tutti l'abitudine (e forse anche la trasmissione stessa: rivedibile qualcosina sulla gestione dei tempi), occhio, anzi, orecchio di riguardo per Roberto Gueli alla prova big match al terzo campo della scaletta: Palermo-Juventus. Una partita intensissima e molto divertente, un peccato che passi in archivio solamente per i disastri di un impresentabile arbitro Morganti, ma tant'è. La voce siciliana del Renzo Barbera, a nostro avviso, supera l'esame e si dimostra degno dell'appuntamento: è in crescita, ha buoni margini di miglioramento, ha ritmo, ha sintesi, ha voce radiofonica, sa stare al di sopra delle parti anche se è conosciuto come voce della squadra di cui è corrispondente. Bravo Roberto Gueli, aldilà del piccolo lapsus in occasione dell'annuncio dell'uno a zero di Miccoli: più che Udinese, forse, sarebbe stato il caso di parlare di Juvinese per quel che sono stati i primi minuti della squadra torinese. Aldilà di gaffe che involontariamente si tramuta in amara ironia per chi tifa bianconero, sono lapsus che ci possono assolutamente stare ed accadono a tutti, così come al monumento Livio Forma che ieri sera ha introdotto Parma-Siena. Succede.
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