P.S. In fondo, noi speriamo fortemente che Giulio Delfino possa narrare un emozione indimenticabile tra un mese circa. Chi tifa Ferrari avrà capito..
Leonino Ugone Russo, Delfino non troppo fortunato..
Prima di ogni commento al weekend di campionato alla radio appena trascorso, un dato di fatto scientifico, con standing ovation annessa, per Ugo Russo. Sabato 2 Ottobre 2010, ore 16,51: all'interno di "tutto il calcio minuto per minuto" della Serie B, annuncia ufficialmente il risultato finale di Triestina-Crotone 3-0. Passavano 81 minuti esatti e alle ore 18,11 esatte, sentiamo il buon Giovanni Scaramuzzino dire: "Ma ecco che ci ha raggiunto in postazione Ugo Russo". La postazione è quella dello Stadio Friuli di Udine, sede del primo anticipo di A della giornata, Udinese-Cesena 1-0, per gli interventi da seconda voce. 89 km (circa) in 81 minuti per sentire la sua voce sulla stessa frequenza, da una postazione all'altra, da uno stadio all'altro. Eroico, leonino. Crediamo possa essere stato segnato un record nella storia di questa trasmissione, di un inviato che nel giro di un'ottantina di minuti parla in due stadi diversi. Se qualcuno dovesse ricordare altri precedenti simili, ci può contattare. Il Demis Roussos del calcio, non pago, è presente anche al posticipo domenicale di 24 ore dopo: Inter-Juventus 0-0, spalla di Giulio Delfino, che conferma di poter essere assolutamente una grande voce da big match, perfettamente alternabile con Francesco Repice. C'è però una cosa che non gira nelle grandi sfide che ultimamente ha raccontato il buon Delfino, un pò buffa, curiosa, e non certo per colpa sua o di chicchesia, ci mancherebbe. Gli manca la fortuna di poter commentare una supersfida con emozioni memorabili: era già successo nel Roma-Milan 0-0 della passata stagione, nel Milan-Juve 0-0 del 2007/2008, nel Roma-Lazio 0-0 del 2004/2005, tanto per citare qualche esempio, senza dimenticare (anche se non è stato un "big match") il recente Fiorentina-Lazio 1-2 dove i due gol laziali arrivano fuori onda e in minispot. Nonostante tutto, le sue cronache non sono affatto da risultato ad occhiali, avrebbe senz'altro meritato quel che magicamente, invece, avviene sempre sui campi dove Francesco Repice lascia traccia. Perchè in fondo, il gol, la prodezza, la palla che s'insacca, è la ciliegina sulla torta di una partita di calcio e nonostante Inter e Juve hanno messo in scena un buonissimo spettacolo, rimane quello 0-0, senza gol. Una grande cronaca diventa ancor più da ricordare con una palla in rete, che in realtà ci sarebbe anche stata, ma con un fuorigioco di Iaquinta poi giustamente ravvisato. Repice è senza dubbio più prediletto dalla Dea Bendata, basti pensare che per una delle rare volte in cui non viene chiamato a fare il match di cartello della giornata, si ritrova a magnificare una prodezza balistica di Andrea Pirlo al Tardini, di Ilicic al Franchi o un collo destro al volo di Maicon dopo un dribbling aereo al limite dell'area. E' stato perfino più fortunato, in questo senso, anche Tarcisio Mazzeo, ultimo campo del giro della puntata della domenica pomeriggio: in una decina di secondi, allo scadere del suo Genoa-Bari, eccoti lo stacco di testa di Luca Toni proprio in diretta. Rigodiamoci allora le immagini del miglior gesto tecnico della giornata di campionato, quello di Pirlo a Parma, con la voce di Francesco Repice.
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